Super e iperammortamento, occhio alle rate… troppo convenienti!

Pubblicato il 20 Mar 2017

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Le modifiche introdotte ai criteri per la compilazione dei bilanci hanno un impatto negativo sul calcolo di super e iper ammortamento, almeno nei casi in cui il bene acquistato venga pagato a rate con interessi nulli o “irragionevolmente bassi”.

A ben vedere si tratta di una situazione non rarissima: il fornitore, anziché scontare il costo di acquisto del bene, pratica condizioni di favore per il pagamento. Ma che cosa c’entra tutto questo con super e dell’iper ammortamento?

Come sappiamo, questi incentivi consistono in una maggiorazione rispettivamente del 40% e del 150% del capitale messo ad ammortamento. E proprio qui sta la novità: dal Bilancio 2016 è infatti obbligatorio scorporare dalla quota capitale del bene gli interessi impliciti, cioè la quota di interessi che sarebbe stato normale pagare prendendo quel capitale a credito. Questo principio si applica soltanto ai debiti che prevedono piani di rimborso delle rate superiori ai 12 mesi e tassi di interesse espliciti nulli o – appunto – “irragionevolmente bassi”. Va da sé che, abbassandosi in tal modo la quota di capitale da ammortare, si riduce di conseguenza anche il beneficio di super e iper ammortamento.

Qual è il tasso di interesse da considerare? Quello di mercato oppure quello medio pagato per i capitali presi a credito.

Un esempio pratico

Consideriamo il caso di una macchina 4.0 che costa 100 mila euro e che dà diritto all’iperammortamento al 250%. Se si paga interamente il bene al momento della consegna, il risparmio ottenuto alla fine del periodo di ammortamento è pari a 60.000 euro (100000*250%*24%).

In caso di dilazione del pagamento con rate oltre i 12 mesi occorre invece ricalcolare la quota capitale sottraendo la quota di interessi impliciti. Se la quota di interessi impliciti fosse di 5.000 euro, il risparmio diventa quindi 57.000 euro (95000*250%*24%).

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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