È un fatto indiscusso che il piano industriale sia uno strumento di programmazione economico-finanziaria indispensabile perché descrive strategie, obiettivi, marketing, vendite e previsioni finanziarie della tua impresa. In pratica, ti fornisce un aiuto a chiarire i progetti della tua azienda. Tuttavia, proprio per questa sua impostazione, il piano industriale risulta anche estremamente utile per migliorare la strategia della tua azienda perché obbliga la dirigenza a confrontarsi e a fare una profonda analisi delle attività in modo da condividere gli obiettivi, migliorare l’organizzazione e stabilire precise responsabilità e linee guida.
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Che cos’è e cosa si intende per piano industriale?
Il principale obiettivo di un piano industriale è di consentire ai dirigenti della tua azienda di definire in che modo l’azienda stessa intende accrescere il valore creato per gli azionisti.
Stilare un piano industriale è fondamentale per un’impresa che inizia la sua attività, ma è altrettanto importante per tutte le altre organizzazioni perché consente di identificare e illustrare una strategia di sviluppo. È inoltre un passaggio obbligato qualora un’impresa decida di quotarsi in Borsa.
Un buon piano industriale dovrebbe poterti consentire di risponde alle seguenti domande:
- Qual è lo stato attuale della mia azienda?
- Qual è la nuova strategia che dobbiamo seguire?
- In quale ambito ci muoveremo e in quale situazione di mercato?
- Quali investimenti e finanziamenti ci serviranno?
- Quando la nuova strategia ci permetterà di generare ricavi e profitti?
- Cosa ci serve per il successo della strategia?
- Quale valore porterà la strategia alla mia azienda e agli azionisti?
Piano industriale: come costruirlo efficacemente
Un piano industriale è essenziale che sia suddiviso in due parti: la prima fotografa lo stato attuale della tua azienda, la seconda imposta invece le direttive che dovrai seguire per le evoluzioni strategiche future.
A fronte di questa suddivisione, come suggerisce la Borsa Italiana, il piano industriale dovrebbe essere composto da cinque elementi essenziali:
- Strategia realizzata – Descrive la strategia attuale della tua azienda e quali sono le opportunità o i fabbisogni per un rinnovamento strategico;
- Intenzioni strategiche – Illustra le scelte dei dirigenti della tua azienda in relazione al ruolo che intendete rivestire all’interno del settore di vostra competenza, alla vostra proposta e in termini competitivi. In sostanza, descrive come intendete creare valore;
- Action Plan – È l’insieme delle azioni che riducono il divario tra la strategia realizzata e le intenzioni strategiche. Si riferisce in particolare agli investimenti da realizzare, alle tempistiche, all’impatto economico/finanziario e organizzativo, alle azioni che modificano clienti/target, alle condizioni e vincoli di realizzabilità;
- Ipotesi – Riguardano i valori chiave e i dati prospettici inerenti alle grandezze macroeconomiche, ai costi diretti e indiretti, allo sviluppo dei ricavi, all’evoluzione del capitale investito e della struttura finanziaria;
- Dati finanziari prospettici – Devono essere coerenti con le intenzioni strategiche e il piano d’azione e devono riferirsi a canali distributivi, aree geografiche, tipi di clienti, mercati geografici, prodotti, servizi e brand.
Per la Borsa, ma non solo
Nel caso il tuo piano industriale abbia come obiettivo la quotazione in Borsa, è necessario che rispetti tre requisiti essenziali. Si tratta però di requisiti che sarebbe bene caratterizzassero comunque un qualsiasi piano industriale, perché se non dovessero essere rispettati l’azienda andrebbe incontro a importanti rischi, sia economici sia operativi.
Tali requisiti sono:
- Sostenibilità finanziaria – Questo requisito deve essere valutato a fronte della qualità e quantità delle fonti di finanziamento di cui intendi avvalerti per la realizzazione della strategia prevista;
- Coerenza – Si riscontra se tutte le cinque componenti del piano industriale risultano coerenti tra loro. Affinché ciò avvenga, le tue scelte strategiche devono riflettersi nelle attività preventivate e queste ultime devono a loro volta trovare un riscontro nei dati prospettici;
- Attendibilità – Un piano industriale è attendibile se formulato sulla base di ipotesi realistiche e giustificabili e ha l’obiettivo di raggiungere risultati ragionevolmente conseguibili.
Il fattore incertezza
Devi impostare un piano industriale in modo da delineare un percorso che si sviluppa nell’ambito del medio-lungo termine. In tal senso, devi basarti su assunzioni fatte in un determinato periodo di tempo e quindi soggette a un alto livello di incertezza.
Devi considerare questo aspetto quando redigi il piano. Soprattutto, devi considerare un probabile cambiamento delle principali variabili qualitative e quantitative che possono avere un elevato grado di influenza sulla creazione di valore. È bene quindi che effettui un’analisi di sensitività riferita a scenari differenti, i più ottimisti e i più pessimisti possibili, a cui potrebbero essere associate tali variabili. Dovresti poi verificare l’effetto delle possibili variazioni sui principali dati economici, patrimoniali e finanziari (come fatturato, margine operativo, utile netto e così via.)
Proprio perché anticipa quanto dovrebbe accadere nel giro di qualche anno, l’evoluzione del piano industriale dovrebbe essere oggetto di frequenti verifiche. A tal fine, sarebbe importante che stabilissi dei KPI (indicatori chiave di prestazioni), degli indici essenziali misurabili in modo che tu possa avere una misura dell’andamento della nuova strategia e stabilire così se stai procedendo secondo quanto previsto e se ti stai discostando e di quanto.
Quali sono gli strumenti ideali per costruire un piano industriale?
Sviluppare un piano industriale può essere difficile, soprattutto se non sai da dove cominciare o non hai abbastanza tempo. In questo senso, può venire in aiuto la tecnologia. Infatti, oggi non è necessario iniziare a creare un piano partendo da zero. Esistono diversi software che ti possono efficacemente aiutare a creare un piano industriale.
Si può andare da semplici modelli preimpostati per Excel, da usare nelle situazioni meno complesse, per arrivare ad applicazioni particolarmente sofisticate: in commercio puoi trovare sicuramente la soluzione a ogni tua esigenza.
Redigere un piano è una procedura lunga e laboriosa perché oltre a descrivere l’azienda devi tracciare una panoramica della situazione di mercato, fare un’analisi finanziaria e delineare gli obiettivi che ti sei posto per il medio e lungo termine, spiegando come questi modificheranno l’assetto aziendale e la sua situazione finanziaria.
Un software per la creazione di un piano industriale ti consente di ottenere un documento che contiene tutti i predetti dati in una forma adatta alla consultazione da parte di chi è interessato alle performance dell’azienda, come i soci o eventuali finanziatori. Permettendo di effettuare interventi a chi ha voce in capitolo, se necessari.
Solitamente, i software per creare dei piani industriali possono importare i dati dalle più diffuse applicazioni gestionali e per la contabilità, consentendoti così di avere un piano in formato Word o PDF.
Riguardo la modalità di fruizione di un software di questo tipo, le più recenti tendenze sono di utilizzarlo in abbonamento (mensile o annuale) oppure come SaaS (software as a service) in cui il pagamento avviene “a consumo”. Sta a te valutare quale modalità può essere più conveniente. Prima di procedere alla spesa, devi però considerare che spesso è consentito provare per un certo periodo di tempo il software, in modo da verificare se è la soluzione più adatta alle specifiche necessità.
Piano industriale, piano strategico e business plan: quali le differenze?
Spesso si usano nomi simili per definire concetti simili, ma con scopi differenti. Questo è quanto accade con i termini piano industriale, business plan e piano strategico. I primi due hanno la medesima logica di fondo, ma sono usati in ambiti differenti. Invece, piano strategico ha tutto un altro significato.
Piano industriale e business plan hanno entrambi lo scopo di spiegare come un’azienda produca denaro e come venga gestita quotidianamente, compresi budget e risorse.
Tuttavia, il primo viene solitamente associato a un’azienda esistente mentre il secondo viene riferito a nuove imprese e start-up.
In pratica, se hai un’azienda da diversi anni e intendi redigere un piano industriale, devi descrivere anzitutto l’azienda allo stato attuale in ogni sua parte. Poi devi considerare i piani per il futuro e, a seconda degli obiettivi che intendi raggiungere, cosa, come e perché ritieni possa cambiare in termini di prodotti, organizzazione o situazione economico-finanziaria.
In pratica, l’obiettivo del tuo piano industriale è illustrare in dettaglio ai soci dell’azienda o a eventuali acquirenti o investitori i cambiamenti che prevedi rispetto alla situazione attuale.
Il business plan lo devi invece redigere se vuoi avviare una nuova attività. Il business plan ha infatti lo scopo di spiegare la validità del progetto imprenditoriale che sta alla base della nuova impresa. Siccome non c’è uno storico, il tuo business plan descrive come e quando prevedi di ottenere un ritorno e un profitto.
Il pubblico a cui viene presentato un business plan è solitamente costituito da banchieri, investitori o partner e lo scopo è quello di convincerli a investire o a prestare del denaro.
Obiettivi del tutto differenti sono quelli che potresti raggiungere stilando un piano strategico e le azioni da intraprendere per raggiungerli. Il pubblico di riferimento in questo caso è il gruppo interno, tutti i dipendenti. Lo scopo principale è infatti creare un allineamento e una capacità decisionale che consentano di preparare la tua azienda al futuro.
Per esempio, se il modello di business della tua azienda è produrre biciclette, il tuo piano strategico potrebbe essere di espanderti nella costruzione di biciclette elettriche. Il tuo piano aziendale dovrebbe quindi delineare il budget e le risorse necessarie per sostenere il modello esistente e il nuovo prodotto.
In sostanza, mentre il business plan e il piano industriale illustrano come gestisci l’azienda giorno per giorno, il piano strategico si concentra su come realizzare iniziative specifiche per sviluppare l’attività. Un business plan e un piano industriale descrivono la tua attuale attività o un tuo nuovo progetto specifico. Un piano strategico definisce, invece, come desideri cambiare l’azienda per farla crescere o essere pronta per il futuro.