L’automazione industriale intelligente, che abbraccia la robotica e l’intelligenza artificiale, non è soltanto una questione che interessa le grandi imprese industriali. Ma anche le numerosissime Pmi italiane attive nel settore manifatturiero: questo il messaggio che OMRON, fornitore di tecnologia nell’automazione industriale, nel settore sanitario e nella componentistica elettronica, ha portato in occasione dell’Industry 4.0 360 Summit.
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Una lunga storia alle spalle
OMRON Electronics, infatti è la sede italiana di OMRON Corporation, che dal 1933 anno della sua fondazione vanta una lunga esperienza nel settore. Come racconta Giacomo Pallucca, Business Development Specialist di OMRON Electronics “Il nostro modello di business si è sempre basato sulla ricerca di tecnologie e servizi in grado di risolvere i social needs di ogni epoca. Nel 1933 inventammo il primo relè per il controllo delle macchine a raggi X. Negli anni 60, per far fronte alla nascita dei mezzi di trasporto pubblico in Giappone è stato sviluppato il primo sistema di ticketing per le metropolitane di Kyoto. Per poi arrivare ai giorni nostri dove il nostro core business è l’automazione industriale, con innovazioni legate allo Smart Manufacturing e Industry 4.0”.
Non solo robotica
Ma quali sono le tecnologie che, secondo OMRON, possono effettivamente concretizzare il paradigma di Industria 4.0 nelle fabbriche italiane? Innanzitutto la robotica, collaborativa e mobile, nonché delle reti capace di far dialogare l’intero ecosistema fabbrica. “La robotica mobile può aiutarci a destrutturare il nostro impianto produttivo e razionalizzare meglio i processi, rendendo l’impianto molto più flessibile. La robotica collaborativa, invece, può aiutarci a liberare l’essere umano da task ripetitivi e aiutarlo a concentrarsi maggiormente su processi e sulla loro qualità, aumentando sensibilmente il valore aggiunto all’interno delle operazioni di assemblaggio. Attenzione, però: non si tratta di sostituire l’uomo con una macchina. Piuttosto, gli si evitano dei task ripetitivi, permettendogli di concentrarsi più sul processo e sui suoi parametri di qualità.
Per OMRON è importantissima l’integrazione di tutto il processo e poter contare su una rete all’interno del quale i dispositivi possono comunicare con quelli di terze parti. Noi possiamo mettere in campo una rete che permette di ottenere una tracciatura completa del funzionamento di una macchina industriale, abilitando il suo monitoraggio real-time e la manutenzione predittiva”.
Un parco clienti differenziato
OMRON è molto focalizzata nell’ottenimento del necessario knowledge collegato a queste tecnologie, infatti la multinazionale negli ultimi anni ha effettuato molte acquisizioni e accordi strategici, sia per la robotica mobile che per quella collaborativa, ma anche per le macchine a controllo numerico, importanti per la loro altissima precisione. Questo approccio ha permesso a OMRON di essere partner tecnologico dei maggiori gruppi industriali italiani (in particolare nel food & beverage e nel farmaceutico), nonché con i principali costruttori di macchine industriali. Oltre la metà del fatturato di OMRON nel nostro Paese è però legato alle Pmi industriali, che il gruppo può supportare e seguire da vicino grazie anche a uno staff di circa 250 persone, di cui 150 impegnate sul campo. A clienti grandi e piccoli OMRON può inoltre offrire un supporto di tipo globale, sempre più importante in un’epoca in cui i business seguono ormai logiche internazionali.
Uno sguardo al futuro
Per quanto riguarda il futuro, “Come OMRON crediamo e investiamo nelle nuove tecnologie quali l’intelligenza artificiale, che può aiutarci a monitorare le macchine e a renderle intelligenti e auto ottimizzanti. Questa tecnologia è già presente nei nostri controllori, in modalità edge e si integra con le nostre soluzioni, come i robot collaborativi e mobili, la robotica classica e anche tutto il nostro pacchetto di automazione. Anche i nostri sistemi di visione stanno beneficiando della AI: infatti gli algoritmi possono essere impiegati nel controllo qualità, permettendo alle telecamere di distinguere i pezzi buoni da quelli non riusciti migliorando la loro affidabilità tramite esperienza”.
Per il futuro più immediato, che arriva dopo un 2020 caratterizzato inevitabilmente dalla pandemia e da una maggiore attenzione delle imprese alla digitalizzazione, i piani di OMRON Italia sono chiari” Quello che vogliamo fare nel 2021 è continuare il nostro trend di crescita e fare sì che l’automazione sia alla portata di tutti. Stiamo già perseguendo questo obiettivo con importanti progetti che ci vedono coinvolti sia nell’automatizzazione di processi per la grande industria ma – soprattutto a livello italiano – per l’importantissimo tessuto sociale delle Pmi, che supportiamo nella digitalizzazione”, conclude Pallucca.