Nuova Sabatini, risorse agli sgoccioli (e niente rinnovo)

Pubblicato il 19 Ott 2018

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Dai 119 milioni di settembre scendono a 76 i milioni di euro disponibili a ottobre nel borsellino della Nuova Sabatini, la misura che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese attraverso il sostegno agli investimenti per acquistare (o acquisire in leasing) macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

L’agevolazione, lo ricordiamo, prevede l’erogazione di un contributo in conto interessi pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie per industria 4.0).

Con i 43 i milioni di euro prenotati nell’ultimo mese da chi intende sfruttare le agevolazioni previste dalla Nuova Sabatini si sancisce l’ormai prossimo esaurimento delle risorse che, a questo ritmo, non arriveranno nemmeno a fine 2019.

Nessun rinnovo in vista

Il rinnovo del finanziamento della Nuova Sabatini è stato oggetto di un dibattito acceso questa estate. A settembre, nel corso dell’audizione davanti alle commissioni riunite della Camera dei Deputati, il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio aveva inserito la Nuova Sabatini nell’elenco delle misure che avrebbero dovuto essere rinnovate con la prossima legge di bilancio, insieme a superammortamento, iperammortamento, contratti di sviluppo e credito d’imposta per le spese in ricerca e sviluppo.

La Nuova Sabatini, inoltre, è espressamente dedicata alle PMI, quindi in linea con l’orientamento di questo governo di rivedere gli incentivi per renderli di più semplice fruizione dal punto di vista burocratico e più a misura di PMI. Nel Documento Programmatico di Bilancio non compaiono risorse per il rinnovo di questo strumento, che richiederebbe un rifinanziamento di almeno 200-300 milioni per poter funzionare ancora nel 2019. La speranza, tuttavia, è l’ultima a morire: vedremo se la misura troverà spazio nelle pieghe del prossimo disegno di legge di bilancio o nei passaggi parlamentari per la sua approvazione.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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