Per l’Italia, più che per tanti altri paesi, il tema della vocazione territoriale e dell’eccellenza di un manifatturiero strettamente legato alla storia e alla cultura di una determinata area geografica rappresenta un valore speciale. Questa caratteristica è anche uno degli “ingredienti” principali della competitività della nostra industria manifatturiera a livello mondiale. Ma questa stessa eccellenza, in un periodo caratterizzato da trasformazioni che cambiano bisogni e obiettivi, non solo va difesa, ma va reinterpretata e rinnovata, per non correre il rischio di subire la concorrenza di economie con una vocazione più aggressiva sui prodotti e sui prezzi.
Ed è proprio sul ruolo e sulle opportunità di una trasformazione industriale che non si può fermare alla singola impresa, ma che ha come orizzonte la sfida per la competitività di un territorio, che si colloca il confronto con Andrea Violante, Partner & CEO di NiEW, azienda di consulenza strategica specializzata nel settore industriale con una forte presenza in un’area ad alto tasso di innovazione e di competitività come la Motor Valley e la Packaging Valley che si estende tra Emilia, Veneto, Lombardia e Marche.
Un colloquio questo che anticipa anche un evento, organizzato da NiEW il prossimo 18 maggio a Modena dal titolo: Making. The path to digital manufacturing. (qui per iscriversi e per maggiori informazioni)
A partire dal naming stesso (una crasi tra new e view), NiEW nasce per unire la visione di una innovazione attenta al ruolo del digitale con un’espressione che richiama (anche con la presenza della “i” minuscola di NiEW) la cultura e la pragmaticità di un territorio che vive le sfide del “nuovo” e che è abituato a valorizzarlo sui principali mercati internazionali. E NiEW si pone esattamente l’obiettivo di supportare le aziende nell’innovazione di prodotto, di processo, di trasformazione organizzativa e nello sviluppo di nuove forme di competitività e di nuovi modelli di business.
Indice degli argomenti
Un supporto verso modelli basati sull’innovazione digitale
“Aiutiamo le imprese tradizionali che dispongono di valori di eccellenza tecnologica – spiega subito Violante -, ma che non hanno il digitale nativamente nel loro business model. Le supportiamo nell’affrontare la transizione verso strategie e modelli che sono abilitati dall’innovazione digitale”.
L’azienda ha sede nel cuore delle Packaging e Motor Valley, che rappresentano anche i principali mercati di riferimento, dove operano realtà che competono sui mercati internazionali e che hanno la necessità di rispondere a sfide che uniscono in modo sempre più importante i temi della trasformazione digitale e della transizione ecologica ed energetica.
“La nostra è una realtà – spiega Violante – con competenze che permettono di identificare e affrontare percorsi di trasformazione mettendo a disposizione soluzioni che si basano su metodologie snelle e collaborative come il design thinking e il business design, strettamente integrate con un mindset digitale e financial acumen, ovvero con una rigorosa attenzione ai risultati di business e alle prospettive finanziarie”.
Individuazione di nuove forme di valore grazie al digitale
NiEW ha iniziato anni fa il proprio percorso sul settore manifatturiero con un importante progetto realizzato per una grande azienda di soluzioni per il packaging. Un progetto che ha permesso di affrontare un tema di trasformazione del posizionamento di valore da una dimensione meccanica e hardware, ovviamente centrale per un’impresa che realizza sistemi di produzione, a una impalpabile ma non meno rilevante che nel corso di questi anni ha permesso di far crescere nuove forme di valore basate sul digitale.
“Proprio per supportare diverse tipologie di imprese nel loro percorso di trasformazione – spiega Violante – disponiamo di due offerte mirate sul mondo Manufacturing e sul mondo Automotive, che fanno riferimento alle due business line Making e Moving; mentre una terza linea di sviluppo, denominata Evolving, non corrisponde a una specifica verticalità di settore, ma è orientata a mettere a disposizione processi di innovazione di prodotto e di servizio”.
Lo spirito di NiEW è proprio quello di aiutare le imprese ad affrontare pragmaticamente innovazione e trasformazione, con lo sviluppo di percorsi di innovazione ad alta personalizzazione per tenere nella massima considerazione le specifiche esigenze di ciascuna realtà.
Comprendere i nuovi bisogni del mercato e pilotare la trasformazione di prodotti e processi
“L’orizzonte dei servizi offerti riguarda anche i temi legati allo sviluppo strategico delle imprese” – continua Violante – “con assessment finalizzati ad analizzare e valutare tutte le possibilità per creare nuovo valore, ma anche con grande attenzione ai possibili rischi o alle minacce, e alle attività necessarie ad affrontarle.”
E un’altra delle caratteristiche centrali del metodo NiEW è legato, come tiene a sottolineare Violante, da un lato alla conoscenza dettagliata delle strategie, dall’altro dei comportamenti e delle modalità con cui vengono utilizzati i sistemi di produzione e i macchinari, arrivando ad analizzare bisogni, abitudini e aspettative dei reali destinatari dell’innovazione, dagli operatori ai direttori di produzione, alla C-Suite.
In termini di approccio, NiEW supporta le imprese nella delicata e importante fase dell’“Idea sourcing” per accompagnarle in un “Concept development” basato sulle evidenze che emergono dall’analisi dei bisogni dei destinatari e che permette di definire con precisione le direttrici su cui impostare un nuovo prodotto, un servizio, fino ad arrivare al dettaglio delle specifiche funzionali. Il supporto comprende la gestione di tutto il ciclo di vita del prodotto nel quale si colloca il percorso di innovazione, prendendo in considerazione componenti anche organizzative, oltre ai veri e propri prodotti digitali che possono includere ad esempio HMI di nuova generazione, sistemi di Industrial IoT, piattaforme di service avanzato.
Sul concetto di valore i percorsi di NiEW permettono di disegnare una value proposition che non sia finalizzata “solo” a miglioramenti sul piano delle prestazioni, ma che si estenda a quelle logiche che consentono di aumentare diffusione, adozione e utilizzo dei prodotti. Un ruolo importante è svolto dalla fase prototipale: con una serie di passaggi che anticipano il rilascio del prodotto, attraverso una serie di test con destinatari reali basati su prototipi digitali, orientati a far evolvere il prodotto fino a raggiungere un grado di soddisfazione adeguato a rispondere nel miglior modo possibile ai bisogni del mercato.
I produttori di macchine e la sfida della servitization
La servitizzazione rappresenta uno dei temi sui quali si sta assistendo alla crescita di nuovi bisogni e alla convergenza di più obiettivi con diverse forme di innovazione. Violante tiene a sottolineare che la tecnologia è una parte molto importante in queste sfide, ma c’è una componente di assessment, di intelligenza sulle nuove prospettive per creare valore, sull’evoluzione dei mercati e sulla gestione di questa trasformazione, che vanno ben oltre la componente tecnologica. E non si tratta di sfide che interessano solo le grandi aziende. A questo proposito NiEW lavora con due grandi tipologie di imprese: le corporation attive nel mondo industriale e le cosiddette “Pocket” corporation ovvero le aziende di eccellenza, particolarmente attive nel tessuto industriale emiliano romagnolo, nel lombardo veneto e nelle Marche, che dispongono di tecnologie di alto livello, di soluzioni avanzatissime sulle quali hanno costruito il valore dell’azienda con una quota di export decisamente importante che arriva anche al 90%. Si tratta di realtà che vivono una situazione di mercato importante, caratterizzata da una ripresa negli ordinativi significativa, ma che vedono e sentono i segnali di una trasformazione che è in atto, intuiscono il valore strategico del digitale e avvertono la necessità di affrontare in modo strategico questa trasformazione. “Queste aziende – osserva Violante – hanno anche importanti esperienze digitali, ma tipicamente nel segno di una evoluzione in termini di efficienza e di miglioramento dei modelli di business tradizionali, mentre la sfida vera è adesso quella di affrontare i business model nuovi che il digitale è in grado di abilitare”.
Una attenzione particolare alle modalità per gestire l’innovazione
In questi scenari di trasformazione ci sono poi una serie di variabili contingenti che stanno portando nuovi stimoli e in alcuni casi a un maggior senso di urgenza. Le difficoltà per molte aziende nell’affrontare i rischi di fornitura connessi all’instabilità a livello geopolitico stanno avendo un impatto sulla business continuity o sulla capacità di rispondere concretamente ai bisogni del mercato. Uno scenario che impone di alzare l’asticella dell’innovazione per dare risposte nuove e per andare alla ricerca di nuovi spazi di competitività, così come ad esempio anche per le esigenze sempre più pressanti per tante aziende di rispondere alla domanda di sostenibilità.
“Cosa succederà in questi territori – si domanda Violante – se la sfida del digitale non viene vinta? O parimenti quali nuovi vantaggi invece si possono aprire?” Temi che sono al centro dell’evento del prossimo “Making.” del 18 maggio e, “come attori dell’innovazione digitale, siamo convinti che quella che stiamo vivendo sia una trasformazione che corre a velocità molto più elevate rispetto a quelle precedenti”. E per le aziende che davanti a questa trasformazione si interrogano oggi su “Cosa si deve fare per prepararsi alla competizione?” la risposta è “nella capacità di sfruttare le potenzialità del digitale per differenziarsi sul mercato, per preservare e acquisire nuove forme di vantaggio competitivo, per identificare e costruire un nuovo valore aggiunto”.