Il Manufacturing italiano è un settore caratterizzato da un’elevata capacità di adattarsi ai cambiamenti di mercato, anche turbolenti e improvvisi, e da una forte resilienza, come dimostrano i dati relativi alle performance del settore e delle imprese.
Nel 2022, infatti, l’Italia si è posizionata fra le grandi manifatture europee come il Paese con il miglior risultato rispetto al periodo pre-Covid, con un divario di produzione industriale decisamente inferiore rispetto a Spagna, Francia e Germania.
Un risultato raggiunto soprattutto grazie agli investimenti nel digitale, che hanno garantito alle aziende la continuità operativa necessaria durante il periodo della pandemia e permesso di abilitare modelli operativi più flessibili.
Ma non solo: gli investimenti in tecnologie innovative hanno infatti permesso di accelerare il percorso di trasformazione digitale dell’industria italiana all’insegna dei paradigmi di Industria 4.0 e di cogliere nuove opportunità di business incentrate sui servizi.
Un quadro positivo che, tuttavia, è inserito all’interno di un contesto più complicato, dove, accanto ad aziende già caratterizzate da un elevato grado di maturità digitale, si trovano organizzazioni ancora arretrate in questo percorso o che non riescono a implementare adeguatamente questa transizione. Tra le cause si pensi all’assenza di risorse o a un management che ignora come il percorso di adeguamento delle tecnologie inizi con la trasformazione culturale dell’organizzazione.
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Manufacturing, efficientare i processi per reagire ai cambiamenti di mercato
Oltre alla necessità legate alla pandemia, le aziende del Manufacturing operano oggi in mercati complessi e in continuo cambiamento: dai cambiamenti di domanda – sempre più personalizzata e incentrata su una combinazione di prodotto e servizi – alla ricerca di un utilizzo più smart delle risorse, in un’ottica di maggiore sostenibilità e riduzione dei costi.
A queste trasformazioni si aggiunge la necessità di gestire più efficientemente anche il patrimonio di conoscenza dell’azienda. Processi integrati richiedono, infatti, tecnologie e sistemi integrati in grado di trasferire nel digitale importanti informazioni che tradizionalmente erano registrate dagli operatori in forma cartacea o che venivano segregate in silos all’interno dei sistemi informatici dell’azienda.
Una gestione che, nell’era di Industria 4.0, non è più sostenibile: il valore aggiunto (e quindi anche la competitività) di un’azienda dipende infatti non solo dalla sua capacità di innovare il prodotto ma, soprattutto, dal tipo di servizi che riesce ad offrire su quel prodotto. Diventa quindi necessario che le informazioni siano, in sicurezza e facilmente accessibili da parte di tutti gli stakeholder coinvolti nella gestione dei processi, dagli ingegneri che progettano un macchinario fino al responsabile post-vendite che gestisce i servizi offerti al cliente.
Va inoltre sottolineato che le tecnologie digitali aiutano le aziende a non perdere e a valorizzare quel patrimonio di conoscenze che gli operatori più esperti dell’azienda hanno acquisito sul campo nel tempo e che, in alternativa, andrebbe perso in assenza di tali operatori.
Manufacturing, il ruolo dell’ERP nella gestione dell’evoluzione dei processi
L’ERP, o Enterprise Resource Planning, è tra le soluzioni indispensabili alla gestione di queste complessità nel Manufacturing: da quelle legate alla contabilità aziendale, al procurement, fino alla gestione della supply chain e delle risorse umane dell’azienda.
La maturazione del cloud ha reso gli investimenti necessari ad abilitare queste tecnologie strategiche più accessibili per le aziende. Con la rimozione dei costi legati all’acquisto e alla manutenzione dell’infrastruttura, infatti, si è consapevolmente ridotto il costo iniziale dell’investimento, che rappresenta uno dei principali ostacoli all’innovazione riportati dalle aziende.
La scelta della tecnologia è fondamentale: l’integrazione dei sistemi aziendali, uno dei pillar di Industria 4.0, è strumentale per abilitare la capacità di resilienza di un’azienda e la sua compatibilità. I dati, infatti, devono poter essere accessibili a tutti gli stakeholder coinvolti e questi, a loro volta, possono contribuire ad alimentare il sistema di informazione aziendale, permettendo così che la soluzione resti allineata alle esigenze dell’azienda.
Con il progresso delle tecnologie digitali, le soluzioni ERP integrano oggi diversi strumenti e tecnologie, come l’intelligenza artificiale, che aiutano le imprese a gestire in maniera smart e flessibile tutte le complessità legate all’operatività dell’azienda e ai cambiamenti di mercato. Tuttavia, la presenza di processi destrutturati e di tecnologie che non si integrano con gli altri strumenti presenti frena la capacità delle aziende di creare davvero maggiore efficienza e di adattarsi ai cambiamenti delle necessità interne o del mercato.
Manufacturing, l’efficienza è una questione soprattutto culturale
Il successo di un processo di digitalizzazione, infatti, non dipende unicamente dalle tecnologie scelte, ma da come viene implementato questo processo.
“Le tecnologie necessarie ad affrontare le sfide del Manufacturing ormai ci sono; il problema è spesso culturale, poiché è la cultura dell’azienda che fa emergere le necessità di efficientamento e che determina le scelte di investimento”, spiega Simone Tarlarini, Direttore Vendite di Sisthema S.p.A.
“Sicuramente sono stati fatti grandi passi avanti negli ultimi anni, soprattutto grazie a quegli strumenti volti a incentivare la formazione all’interno delle aziende, che speriamo verranno riconfermati proprio alla luce dell’importanza della cultura aziendale per l’efficientamento dei processi”, aggiunge.
Ed è un problema che Sisthema – in quanto azienda con una lunga storia nella fornitura di software gestionali – riscontra maggiormente nelle grandi aziende.
“Spesso l’errore che viene fatto è quello di considerare una-tantum l’aggiornamento del sistema informativo, mentre invece è un processo costante. È un problema che ritroviamo nelle PMI, ma che spesso affligge in maniera maggiore le grandi aziende, che hanno le risorse finanziarie per investire, ma che a volte non hanno sviluppato la cultura necessaria a gestire l’efficientamento del processo. E, se questa cultura non permea, non è possibile creare valore aggiunto, anche nel Manufacturing”, conferma Tarlarini.
La digitalizzazione deve avvenire invece secondo una visione strategica e rispettosa del processo, con soluzioni in grado di rimuovere le inefficienze, ma anche di integrarsi con gli strumenti già presenti in azienda quando essi ancora possono apportare un valore aggiunto ai processi. Flessibilità, modularità e scalabilità sono quindi valori essenziali nella scelta dell’ERP aziendale.
Manufacturing, ERP modulari e multi-platform per valorizzare le eccellenze del manifatturiero
Ed è questo il focus di Sisthema, azienda nata dall’unione di Sirio informatica e sistemi e Panthera, che offre soluzioni gestionali rivolte a diversi verticali.
“Panthera è il nostro software ERP rivolto al comparto del Manufacturing e alla distribuzione, nato come prima soluzione fruibile dal browser e che offre la possibilità di disporre di tutti gli ambiti applicativi che occorrono all’industria manifatturiera in un’unica applicazione e non come integrazione di soluzioni terze da integrare per ogni singolo progetto”, spiega Tarlarini.
Un ERP che offre quindi tutti gli strumenti necessari alla gestione delle attività aziendali, ma sviluppato in un’ottica di apertura verso le necessità del cliente: una soluzione multi-platform, scalabile e in grado di integrarsi con gli strumenti gestionali di terze parti maggiormente adottati dalle aziende.
Uno sviluppo tecnologico che è il risultato dell’impegno dell’azienda di fornire soluzioni in grado di creare maggiore efficienza nel rispetto del processo.
“Per poter digitalizzare realmente i processi, le aziende hanno bisogno di soluzioni in grado di abilitare quelle attività che realmente sono necessarie, senza imporre limiti. Soluzioni che devono rispettare i processi, coprire quanto occorre e permettere di rispondere alle esigenze di oggi, ma anche a quelle di domani. In poche parole: permettere alle aziende di abilitare un nuovo modo per far fronte al mercato e nuovi modi di fare operare le nostre persone”, conclude Tarlarini.
Un impegno che l’azienda mette a terra non solo grazie alle soluzioni sviluppate, ma anche attraverso servizi di consulenza che possono contare sul know-how acquisito in 50 anni di attività.
Articolo originariamente pubblicato il 29 Giu 2023