Manovra 2018, tutte le misure e gli incentivi per l’industria e il lavoro

Una “manovra snella e utile” per promuovere il lavoro e incoraggiare competitività e innovazione tecnologica. Conferme per iper e super ammortamento, rinnovo per la Sabatini. Arrivano le misure per incentivare formazione 4.0 e lavoro ai giovani.

Pubblicato il 16 Ott 2017

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È una “manovra snella, che sarà utile per la nostra economia”, che tra gli obiettivi si propone di “promuovere il lavoro e incoraggiare il nostro mondo delle imprese, la loro capacità competitiva e l’innovazione tecnologica con un pacchetto di misure rilevanti”. Così il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al termine di una lunga riunione del Consiglio dei Ministri, ha presentato la Manovra 2018. Il testo del disegno di legge è stato approvato con la formula “salvo intese”, non è stato pubblicato e potrà quindi subire alcune variazioni fino alla sua presentazione in Parlamento, prevista entro venerdì 20 ottobre, oltre che naturalmente nell’iter parlamentare di approvazione.

La manovra vale complessivamente 20 miliardi di euro, di cui circa 16 sono stati utilizzati per neutralizzare l’aumento dell’Iva e circa 4 sono invece destinati a incentivare la crescita.

Qui di seguito vi anticipiamo le principali misure previste. Se non ci sono dubbi sulla sostanza, ce ne sono ancora su alcuni dettagli. Infatti il testo del disegno di legge non è ancora pubblico né tantomeno ufficiale (sarà consegnato in parlamento entro questa settimana). Le informazioni qui riportate si basano quindi sulle bozze del testo circolate nella giornata di ieri.

Paolo Gentiloni

Iperammortamento

“Sono confermate molte misure di contenimento della pressione fiscale e sviluppo, già contenute nella precedente legge di bilancio, quali le agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia ed energetica, il superammortamento e l’iperammortamento”, spiegano a Palazzo Chigi.

Dopo un valzer di voci che lo volevano ridotto o modificato, arrivare quindi la piena conferma dell’iperammortamento, nelle stesse modalità previste quest’anno. Fin qui le certezza. La misura dovrebbe essere rinnovata di 12 mesi sia per quanto riguarda il periodo relativo all’effettuazione degli ordini che alle consegne. Gli investimenti in beni 4.0 saranno quindi incentivati al 250% se l’ordine viene effettuato entro il 31/12/2018 e un acconto di almeno il 20% viene versato entro la stessa data. Per le consegne invece c’è tempo fino a tutto il 2019. Sarà inoltre possibile sostituire in corso di fruizione del beneficio il bene agevolato.

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Superammortamento

Rinnovato per il terzo anno, ma con un’aliquota probabilmente ridotta al 130%, il Superammortamento. Si restringe, stando alle bozze, anche l’ambito di applicazione, escludendo in toto gli autoveicoli, anche quelli interamente dedicati all’attività professionale. Per avvalersene occorrerà effettuare l’investimento entro il 31/12/2018.

Sabatini

“Per assicurare continuità operativa e qualificare maggiormente gli investimenti in chiave Industria 4.0 è prorogata la misura di promozione delle piccole e medie imprese nota come Nuova Sabatini”. Queste le parole della presidenza del Consiglio. Si tratta di un rifinanziamento, vitale perché la norma, che pure avrebbe scadenza naturale a fine 2018, rischiava di vedere esauriti i fondi nei primi mesi del 2018. La misura, che prevederà una riserva del 30% (non più del 20%) delle risorse in favore degli investimenti 4.0, durerà “fino a esaurimento delle risorse”.

Formazione 4.0

Dovrebbe esserci, ma è ancora oggetto di discussione tra ministeri per ragioni di copertura, l’atteso credito di imposta del 50% per le spese in formazione, con alcune differenze rispetto a quanto ci si aspettava. La prima – una buona notizia – è che il credito non dovrebbe essere più sulla quota di spesa incrementale, ma sul totale dell’investimento. La seconda è relativa al massimale ammissibile, che scenderebbe da dieci milioni a un milione di euro: una cifra più che sufficiente per le PMI.

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Le spese ammissibili saranno quelle relative ai costi del personale che riceve formazione su tecnologie di produzione, vendita e marketing concentrate su almeno una tecnologia 4.0: big data, cloud e fog computing, cyber-security e sistemi cyber-fisici, realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, manifattura additiva.

Per favorire lo sviluppo relativo alla crescita delle digital skills, le competenze professionali nel campo digitale, la manovra dovrebbe prevedere il rifinanziamento degli Istituti Tecnici Superiori.

Lavoro (ai giovani)

Complessivamente al tema lavoro la manovra destina 338 milioni di euro. Arriva il dimezzamento permanente degli oneri contributivi per i primi tre anni di assunzione con contratto di lavoro a tutele crescenti dei giovani under 30. Per il solo 2018 l’incentivo sarà allargato a tutti i giovani under 35. L’esonero contributivo spetta ai datori di lavoro che, nei sei mesi precedenti l’assunzione, non abbiano proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi.

L’agevolazione sarà del 100% anziché del 50% per chi assume studenti che abbiano completato almeno il 30% di un percorso di alternanza scuola lavoro o studenti che abbiano fatto apprendistato presso l’azienda.

Per i giovani del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna) lo sgravio per il primo anno sarà del 100% anziché del 50%, sfruttando le risorse del Bonus Sud. Possibili eccezioni anche per i Neet e per le assunzioni degli apprendisti.

Sarebbe inoltre previsto un plafond di 85 milioni di euro per il sostegno dell’apprendistato duale.

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Welfare 4.0

Sono presenti anche misure per prolungare la Cassa Integrazione straordinaria che, in alcuni casi, dovrebbe essere accompagnata da politiche attive. Da quanto è trapelato, le politiche volte a favorire la ricollocazione dei lavoratori in uscita dalle aziende in crisi partiranno nel momento in cui si avvia la Cassa Integrazione e non al momento del licenziamento.

Previo accordo sindacale, il lavoratore potrà chiedere subito l’assegno di ricollocazione che consentirà di avere a disposizione sei mesi (più sei) per cambiare lavoro. Nel caso in cui il lavoratore trovasse un nuovo impiego, riceverebbe una “buonuscita” dall’azienda e il nuovo datore di lavoro avrebbe un bonus del 50% sui contributi per alcuni mesi (tra 6 e 18) a seconda che proceda ad assunzione a tempo determinato o tempo pieno.

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Misure per il Mezzogiorno

Viene rifinanziata per il biennio 2018-2019 la misura che prevede l’ampliamento del credito di imposta per acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive del Sud.

Prorogate anche le agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato nel Mezzogiorno, complementari a quelle già previste dalla normativa nazionale.

Tra gli altri interventi figurano l’incremento delle risorse del Fondo sviluppo e coesione rifinanziando la programmazione 2014-2020 e l’istituzione del Fondo imprese Sud volto alla crescita dimensionale delle piccole e medie imprese.

Il commento di Calenda

Il ministro Carlo Calenda

“Tutto il pacchetto Impresa 4.0 è stato inserito nella manovra di bilancio”, ha commentato il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. “Si tratta di più di 10 miliardi di finanziamenti a sostegno delle imprese che investiranno in innovazione, ricerca e formazione negli ambiti e nelle tecnologie che caratterizzano la quarta rivoluzione industriale. Per accrescere la competitività del sistema economico in chiave 4.0 è stato inoltre istituito il ‘Fondo per il capitale immateriale, la competitività e la produttività’ le cui priorità saranno finanziare progetti di ricerca e innovazione e favorire il trasferimento dei risultati dei progetti verso il sistema produttivo. La natura delle misure previste, in prevalenza incentivi fiscali e crediti di imposta, consentirà di anticipare e concentrare gli effetti sull’economia reale nel corso del 2018 mentre le uscite di finanza pubblica saranno successive, a partire dal 2019 in linea con gli adempimenti fiscali ed i piani di ammortamento delle imprese”.

Il video della conferenza stampa

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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