Federchimica, Lamberti presidente: guidare il cambiamento per essere protagonisti

Pubblicato il 19 Giu 2017

Lamberti

Paolo Lamberti, Presidente e Amministratore Delegato della Lamberti S.p.A., è il nuovo presidente di Federchimica, l’associazione degli industriali chimici in Italia. Il neoeletto presidente lavorerà “nel segno della continuità come valore e del cambiamento come condizione necessaria per contribuire, come settore industriale, alla vera ripresa del Sistema Paese” perché “la Chimica ha le caratteristiche per svolgere questo ruolo”, ha dichiarato Lamberti.

Settore in ripresa e senza lacune strutturali

Dopo un 2016 di luci e ombre, nel 2017 la Chimica torna a rivedere decisi segnali di miglioramento: la stima di crescita della produzione chimica in Italia, nel primo semestre, si attesta vicina al 3%. Torna a brillare l’export (+9,5% in valore nel primo quadrimestre), particolarmente dinamico in paesi extra-europei come Cina (+34,5%) e Russia (+20,1%).

“I dati delle vendite all’estero dimostrano l’impegno delle nostre imprese su innovazione e internazionalizzazione, con una crescita dei valori esportati (+22% tra il 2010 e il 2016) rilevante e, soprattutto, superiore a quella di gran parte dei concorrenti europei”, ha commentato Lamberti. “Nella classifica delle sofferenze bancarie siamo di gran lunga il settore manifatturiero con l’incidenza più bassa. Le nostre imprese hanno sofferto ma non hanno dovuto affrontare una crisi strutturale”.

Ricerca, innovazione e Industria 4.0

Risultati, questi, raggiunti “grazie alla nostra naturale inclinazione all’innovazione continua, intesa come attività di R&S ma anche come continuo miglioramento tecnologico: per la Chimica Industria 4.0 non è solo un incentivo fiscale, ma una vera, grande opportunità”.

Guidare il cambiamento – ha detto Lamberti – “è il solo modo per essere protagonisti nei prossimi anni. Una sfida per tutti noi, diversa da quelle affrontate in passato per l’estrema velocità e globalità del cambiamento. L’industria chimica è pronta, con le proposte e con le azioni indispensabili per modernizzare il Paese”.

L’industria chimica in Italia, ha ricordato il neoeletto presidente, può vantare risultati di prim’ordine dal punto di vista della sostenibilità (un dato su tutti: negli ultimi 25 anni il settore ha diminuito le emissioni di Gas Serra del 68%) e grazie a un sistema di relazioni industriali “che ha garantito al settore pace sociale e un CCNL che ha valorizzato la contrattazione aziendale e ha sempre saputo cogliere per tempo le esigenze delle imprese e dei lavoratori, in modo adeguato e con soluzioni innovative”.

Per una politica industriale (anche) Europea

L’Italia ha bisogno di più Europa e all’Europa serve un’industria chimica forte, decisiva per la ripresa del Continente e del ruolo che può giocare sul mercato globale: “Dobbiamo fare una vera battaglia per un recepimento più armonizzato delle direttive, oggi attuate nei 28 paesi in modo difforme, cosa che finisce per vanificare il valore aggiunto del Mercato Unico. È tempo di perseguire una vera politica industriale europea, fatta di una politica commerciale più aggressiva, politica della concorrenza più coerente con il mercato globale, politica ambientale migliorata, ovvero più compatibile con la competitività industriale”.

I veri ostacoli, tuttavia, si trovano ancora in Italia: “I vincoli imposti dal Sistema Paese – ha spiegato Lamberti – per esempio nel rilascio di autorizzazioni, non sono più tollerabili: tempi lunghissimi, ritardi, incertezze, costi sono il peggior nemico della nostra competitività. Per non dire della difformità delle regole sul territorio: è inaccettabile che le imprese si trovino ad affrontare procedure diverse non solo da regione a regione, ma spesso da comune a comune nella stessa regione. È ormai improcrastinabile una vera policy per la semplificazione normativa e l’efficienza della Pubblica Amministrazione – ha aggiunto Lamberti – che avrebbe un potenziale propulsivo enorme per l’economia del Paese”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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