Iperammortamento, Federmacchine incontra le imprese

Pubblicato il 15 Mar 2017

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Sandro Salmoiraghi, presidente Federmacchine

Diverse centinaia di imprenditori hanno partecipato all’incontro organizzato da Federmacchine per chiarire gli aspetti applicativi del Piano Nazionale Industria 4.0.

A introdurre i lavori Sandro Salmoiraghi, presidente di Federmacchine, associazione di categoria che rappresenta settori che valgono complessivamente 41 miliardi. “Siamo in un periodo positivo dal 2014, ma ci stiamo lasciando alle spalle una crisi senza precedenti. Le nostre imprese hanno lasciato sul terreno il 25% del fatturato dal 2007”, spiega Salmoiraghi. Industria 4.0 è quindi un driver fondamentale per una crescita sostenuta che poggi su basi moderne. “In Italia abbiamo oggi una legge semplice e abbastanza chiara che offre all’imprenditore la scelta su come e dove investire”, sottolinea Salmoiraghi, che poi chiosa: “E’ un treno sul quale dobbiamo saltare adesso altrimenti lo perderemo per sempre”.

Parola chiave: interconnessione

È toccato poi ad Alfredo Mariotti, segretario generale di Federmacchine e direttore di Ucimu – Sistemi per Produrre, spiegare agli imprenditori presenti il piano Industria 4.0 così come introdotto nella Legge di Bilancio 2017.

Alfredo Mariotti, segretario generale Federmacchine

“Il driver individuato dal Legislatore è l’interconnessione. Questo è il fattore che fa la differenza tra un ammodernamento in chiave 4.0, a cui spetta il beneficio dell’iperammortamento, da un semplice ammodernamento del parco macchine, che pure è assolutamente necessario considerata la vetustà in cui versa e per il quale è stato comunque rinnovato il superammortamento”, ha detto Mariotti. “Aggiornare in chiave 4.0 deve essere una scelta consapevole dell’imprenditore e ha un impatto forte anche sui modelli di business”.

Mariotti ha poi illustrato a una platea interessatissima e curiosa i diversi aspetti tecnici della normativa, dai soggetti beneficiari alla definizione dell’interconnessione, dai beni incentivati previsti negli allegati A e B ai requisiti richiesti, fino all’autodichiarazione e alla perizia. “Consigliamo la perizia tecnica anche per gli investimenti al di sotto dei 500 mila euro, per i quali non è obbligatoria, per avere una sicurezza in più in caso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate”, ha detto Mariotti.

Un nuovo paradigma industriale

Roberto Zuffada, della divisione Digital Factory di Siemens, ha affrontato in dettaglio il tema della digitalizzazione e ha spiegato il ruolo del software. Zuffada si è soffermato soprattutto sul concetto del Digital Twin, “l’immagine tridimensionale del progetto, un prototipo virtuale sul quale fare test e prove prima di andare in produzione”, sulla robotica collaborativa e e sul ruolo del Cloud, portando l’esempio di MindSphere.

Iperammortamento e leasing

Gianluca De Candia, direttore generale Assilea, ha illustrato i diversi strumenti di supporto finanziario agli investimenti, dal Fondo di garanzia alla Sabatini Ter, dal credito di imposta per la ricerca e sviluppo al credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.

De Candia si è soffermato sulle particolarità dell’acquisto in leasing, esplicitamente ammesso dall’Agenzia delle Entrate come modalità di acquisizione dei beni strumentali 4.0. “Nel caso del leasing si deve applicare la maggiorazione del 40% o del 150% sulle quote di capitale dei canoni e sul costo di riscatto, esclusa quindi la componente degli interessi”, ha spiegato. Il vantaggio è tanto maggiore quanto minori sono la durata del leasing (soprattutto se è più breve del periodo di ammortamento fiscale del bene) e la percentuale di riscatto, perché in tal caso le quote di capitale si portano in deduzione prima.

Ampio spazio anche al mix vincente tra leasing e Nuova Sabatini, uno strumento che – come ha ricordato De Candia – sta riscuotendo grande successo tra le imprese. “Il vantaggio della Sabatini – spiega De Candia – è amplificato nel caso di un leasing il cui costo in termini di interessi può essere anche inferiore al contributo riconosciuto dalla legge”, cioè il 2,75% per i beni normali e il 3,575% per beni 4.0.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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