In occasione del convegno “Sud 4.0: Dalla terza rivoluzione industriale verso l’Industria 4.0”, tenutosi ieri nell’aula magna del Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli, sono emersi segnali positivi per il posizionamento del Mezzogiorno nel nuovo scenario industriale italiano.
Secondo Giovanni Ronca, co-responsabile delle attività di Commercial Banking per l’Italia di UniCredit, “il piano del Governo su Industria 4.0 potrebbe generare al Sud, a partire già dal 2017, investimenti innovativi aggiuntivi per circa 4 miliardi, un recupero della produttività del 15% ed una crescita aggiuntiva del PIL dell’ 1%”. Industria 4.0 – ha proseguito Ronca – rappresenta un’occasione unica per il Mezzogiorno e per il Paese “che non possiamo permetterci di sprecare, per ritornare a crescere in modo duraturo e consistente”.
“Industry 4.0 rappresenta per il Sud una nuova possibilità di realizzare un salto di qualità, una occasione importante per ridurre il divario con altre aree del Paese e dell’Europa più sviluppate”, ha spiegato Elena Goitini, Direttore Regionale Sud di UniCredit. “Ciò per due ordini di motivi: innanzitutto perché con l’economia digitale le infrastrutture materiali – limite storico per il Mezzogiorno – incideranno sempre meno e a muoversi saranno le idee, i dati e non solo i prodotti. In secondo luogo perché la dimensione aziendale – altro limite storico del Paese e del Sud in particolare – verrà superata da nuovi modelli di interazioni tra aziende che prescinderanno dalla grandezza dell’impresa. Le nuove norme sul credito di imposta al Sud, abbinate agli incentivi previsti per Industria 4.0, possono essere il carburante per vincere questa sfida. Ma è quantomai strategica una proficua ed incessante collaborazione tra scuola/università, Istituzioni, banche ed imprese”.
Secondo un’indagine Unicredit tuttavia se in Italia il tema di Industria 4.0 è conosciuto dal 53% delle imprese, al Sud la percentuale cala al 34%, mentre sale al 53% la percentuale di imprese che non conosce affatto il tema (contro una media Italia del 33%). Si evince quindi per il Sud un evidente tema di “alfabetizzazione” sulle tematiche digitali. Nonostante ciò, la percentuale di imprese “virtuose” che al Sud hanno già implementato attività funzionali ed in linea con Industria 4.0 è pari al 13%, in media con il dato Paese (13%).