In ambito supply chain, solo lo scorso anno, le perdite globali dovute a disastri naturali hanno raggiunto i 150 miliardi di dollari, mentre negli ultimi due anni le fluttuazioni di dazi e tariffe hanno avuto impatti pesantissimi e repentini sulle attività di import-export. E ancora non si può valutare con precisione quale sarà l’impatto economico di Covid-19. Queste situazioni non solo generano costi elevati nell’immediato, ma richiedono anche lunghi tempi di recupero.
Le imprese devono ripensare le loro strategie di Supply Chain Management, per renderle più resistenti a queste disruption, ponendosi in un’ottica preventiva o addirittura predittiva e tenendo conto delle peculiarità del loro settore. Di fatto, un corretto SCM fa parte della transizione delle imprese del manifatturiero verso lo Smart Manufacturing, in quanto richiede un approccio integrato alla gestione dei fornitori, alla gestione dei flussi di informazioni interni, area di produzione inclusa, fino alla gestione della consegna del prodotto al cliente finale.
Per fare questo serve sincronizzare tre dimensioni chiave:
- Industrial Internet of Things (IIoT)
- product lifecycle
- supply chain management
Da tempo Oracle ritiene indispensabile acquisire piena visibilità sulla propria supply chain per prendere decisioni intelligenti, creare customer experience più efficaci e prepararsi ad eventi imprevisti. Questo processo non può prescindere dall’introduzione di nuovi livelli di automazione e dall’utilizzo di tecnologie quali IoT, Artificial Intelligence e Blockchain, tre ambiti nei quali la società sta investendo in modo importante in questi anni.
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