INDUSTRY 4.0 - 360 SUMMIT

ifm: un partner unico per il mondo IoT

La multinazionale tedesca, che ha partecipato al recente Industry 4.0 360 Summit organizzato dal Gruppo Digital360, oltre alla sensoristica, è in grado di fornire ai clienti soluzioni IoT chiavi in mano

Pubblicato il 10 Giu 2021

iso 56002

Non solo sensoristica, ma una crescente focalizzazione sull’industrial IoT e tutte le altre innovazioni relative allo Smart Manufacturing. Questo il peculiare approccio di ifm electronic al mercato industriale, che è stato raccontato in occasione del recente Industry 4.0 360 Summit organizzato dal Gruppo Digital360. Come infatti racconta Carlo Di Nicola, team leader della divisione system sales di ifm electronic Italia, il Gruppo ha una ricca storia alle spalle ma è saldamente proiettato al futuro: “Siamo nati nel 1969 facendo sensori e continueremo senz’altro a farlo anche nei prossimi anni. Da sei anni a questa parte, sfruttando il know-how che deteniamo sul mondo OT, abbiamo iniziato un percorso per rispondere alle esigenze del mercato, in particolare a quelle relative alla digitalizzazione. Abbiamo perciò acquisito diverse società, inserendo in azienda anche molti data scientist. Tanto che oggi a livello globale, su circa 7.000 dipendenti di ifm, ben 400 lavorano sul versante software”.

ifm è oggi dunque un partner in grado di realizzare sistemi IoT chiavi in mano, comprensivi degli aspetti OT e software, della capacità di calcolo (edge computing) nonché della parte di installazione elettrica e meccanica.

Una sensoristica sempre più Smart

Ma quali sono le tecnologie che, secondo ifm electronic, sono davvero indispensabili per la buona riuscita di un progetto di Industria 4.0? “Di tecnologie ce ne sono ormai tantissime. Il punto fondamentale è però identificare con chiarezze le esigenze e gli obiettivi aziendali. Che possono ad esempio essere quelli di aumentare la disponibilità, le perfomance, la qualità degli impianti, oppure di effettuare azioni di energy saving. Una volta individuato l’obiettivo esistono senz’altro delle tecnologie in grado di supportare le imprese, grazie a un lato OT che è ormai in grado di comunicare attraverso svariati protocolli”. Tra questi, quello più utilizzato al momento è l’lO-link: ifm è stata una delle prime realtà internazionali ad entrare nell’apposito consorzio e ormai buona parte della sua sensoristica è dotata di questo protocollo, in grado di rendere un sensore Smart e pronto per Industria 4.0.

Prima gli obiettivi

Ma oltre alla raccolta dei parametri e informazioni dal campo, serve anche trasmettere questi dati ed elaborarli correttamente, così che siano realmente utili ai fini del business. “Le piattaforme software non devono soltanto fare data collection o data analytics. Piuttosto, devono essere in grado di trasformare tutti i dati prelevati dal campo in informazioni fruibili per coprire gli obiettivi che si è posta l’azienda. Purtroppo, ad oggi, l’approccio prevalente in ambito industriale è di tipo top down. Le aziende tendono cioè innanzitutto a scegliere quella che considerano la migliore piattaforma disponibile, a cui sono affidati i dati grezzi, nella speranza di ricavarne poi un risultato. In realtà la cosa fondamentale da fare è studiare in primis gli obiettivi di digitalizzazione della propria azienda. Successivamente, a partire da questi, si possono ottenere delle informazioni chiare, intuitive e fruibili, che possono essere subito messe a disposizione dell’azienda. In questo modo è possibile ottenere realmente dei benefici che vanno a giustificare l’evoluzione digitale”. A supporto delle strategie aziendali in Italia ifm può mettere in campo un esteso team basato ad Agrate Brianza (Monza), dotato di importanti competenze. Basti pensare che in ifm persino i responsabili sales presentano un background di tipo tecnico e ingegneristico. La consulenza al cliente parte dunque sempre dagli aspetti tecnici per arrivare poi a quelli commerciali: ogni soluzione tecnologica viene studiata, venduta e, infine, assistita.

Le prospettive per il futuro

Questo paradigma permette a ifm di guardare con fiducia anche in prospettiva futura: “La pandemia ha fatto finalmente comprendere l’esigenza di utilizzare il digitale per essere più flessibili, rapidi ed efficienti. Il 2021 è destinato a essere un anno positivo per la nostra azienda, anche se ci sono alcuni mercati trainanti e altri che stanno ancora alla finestra, in una fase di incertezza. In prospettiva futura credo che nel settore industriale ci saranno molte innovazioni tecnologiche, per ora ne abbiamo visto solo una piccola parte. A nostro avviso l’AI (Artificial Intelligence) giocherà un ruolo importante, per aumentare la competitività delle imprese industriali e aiutarle a sopravvivere in un mondo che sarà sempre più digitale”, conclude Di Nicola.

Valuta la qualità di questo articolo

Gianluigi Torchiani
Gianluigi Torchiani

Giornalista, si occupa da tredici anni di tecnologia per le imprese ed energia. Scrive per le testate del gruppo Digital360.

Articoli correlati

Articolo 1 di 4