Cinque imprese di primo piano del settore metalmeccanico in Friuli si alleano per testare insieme soluzioni e servizi di manifattura additiva per l’industria 4.0, e mettono insieme le rispettive competenze lavorando fianco a fianco all’interno dell’ “Additive Fvg Square”, lo spazio realizzato dall’acceleratore d’impresa Friuli Innovazione in collaborazione con Comet Cluster Metalmeccanica Fvg e con Eos, azienda tedesca leader nelle tecnologie per la stampa 3D industriale, grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e al supporto delle competenze sviluppate dall’Università di Udine.
a fare da apripista per un progetto più ampio e aperto ad altre imprese sono così Brovedani Group, Gruppo Cividale, Sms Group, Thermokey e Wärtsilä, che sperimenteranno un sistema per la stampa 3D industriale di materiale metallico.
L’iniziati va risponde al fatto che la produzione additiva di parti metalliche, impiegate fino a poco tempo fa solamente in settori molto particolari come quello aerospaziale e medicale, è destinata ad avere un impatto forte su tutto il settore manifatturiero, per un mercato dal valore di 7,3 miliardi di dollari nel solo 2017 e con una crescita media annua stimata intorno al 22%. La capacità di utilizzare queste tecnologie sarà così nei prossimi anni un fondamentale fattore di vantaggio competitivo per le imprese, che saranno chiamate a dotarsi di competenze nuove.
Grazie ad Additive FVG Square le imprese he partecipano al progetto potranno fino al 2020 affrontare un percorso di formazione e sperimentazione attraverso l’utilizzo di EOS M 290, l’ultima frontiera della stampa 3D industriale, installata in Friuli Innovazione nel Parco Scientifico e Tecnologico Luigi Danieli di Udine.
“Additive Fvg Square – spiega Fabio Feruglio, direttore di Friuli Innovazione – vuole essere una piazza, un luogo aperto dove lavorare insieme, nel quale le imprese sperimentano direttamente, sviluppando nuove competenze da trasformare in competitività. Additive Fvg Square – continua – è una delle componenti del progetto Additive Fvg, che si fonda su tre pilastri: le competenze, fondamentali perché le tecnologie additive non servono a replicare l’esistente, ed hanno quindi bisogno di progettisti che pensino in un modo completamente nuovo rispetto al passato; le imprese, che possono sperimentare queste tecnologie additive più rapidamente; le nuove idee di business che, in qualità di incubatore certificato, abbiamo iniziato a supportare in collaborazione con Unicorn Trainers Club”.
“La nostra regione è storicamente permeata dalla cultura metalmeccanica – afferma Saverio Maisto, direttore di Comet Cluster – Con oltre 3.800 aziende, circa 58.000 addetti, e più di 6 miliardi di export e una crescita che, in certi ambiti, è stata dell’8,3%, la metalmeccanica rappresenta il comparto produttivo più dinamico del Friuli Venezia Giulia. Grazie al progetto Additive Fvg Square e alla collaborazione con Friuli Innovazione, Eos, Uniud, Its Malignani, con il supporto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con l’impegno delle aziende che hanno colto questa nuova sfida, puntiamo all’adozione di modelli d’innovazione da parte di un numero sempre maggiore di realtà friulane della metalmeccanica, per accrescere la loro attrattività e competitività a livello internazionale. COMET ritiene che la partnership tra pubblico e privato adottata in questo progetto rappresenti la chiave vincente. Un modello che riteniamo debba continuare a essere replicato e adottato”.
“L’apertura del nuovo polo dedicato alla stampa 3D industriale, Additive FVG Square, è un passo fondamentale per lo sviluppo di competenze nell’ambito dell’Additive Manufacturing anche nel nostro Paese – sottolinea Giancarlo Scianatico, regional Manager per l’Italia di Eos -L’impegno promosso dalle tante realtà produttive del Friuli Venezia Giulia e del Nord Est Italia in generale è un vero e proprio esempio di come sia possibile porre le basi per la creazione di nuove e reali opportunità di business anche per un settore in crescita come questo. Per Eos è un onore poter mettere a disposizione la propria esperienza e le proprie soluzioni per l’avvio del nuovo centro di Friuli Innovazione. Un vero e proprio laboratorio di idee, collaborazione e sperimentazione che si concentrerà su una tecnologia come l’AM che siamo convinti possa offrire inedite possibilità e capacità produttive realmente in grado di rimodellare i flussi di lavoro dell’industria italiana sotto ogni punto di vista e in qualunque settore industriale”.