Le voci su un possibile prolungamento dell’iperammortamento si rincorrono ormai da tempo: la misura, che doveva rientrare nella manovra bis, ma è poi saltata, è chiesta ormai a sempre maggior voce da parte delle associazioni confindustriali, convinte che, considerato anche il ritardo con cui sono stati risolti i dubbi interpretativi, un solo anno sia davvero troppo poco.
Nell’intervista concessa recentemente a Innovation Post, Alfredo Mariotti, direttore di Ucimu – Sistemi per Produrre, aveva già detto chiaramente che il superammortamento deve diventare strutturale per compensare i coefficienti di ammortamento ormai vecchi. Da qualche tempo, però, i vertici di tutte le associazioni confindustriali – Massimo Carboniero (presidente di Ucimu) e Sandro Salmoiraghi (presidente di Federmacchine) in testa – hanno cominciato a chiedere una proroga anche per l’iperammortamento: se è vero che il senso di questa misura sta nel dare una “scossa” agli investimenti, è anche vero che un aggiornamento in chiave 4.0 del parco macchine – o di una parte importante dello stesso – non si può fare in così breve tempo. E lo dimostra il fatto che alcuni produttori di macchine già non si impegnano più a effettuare consegne entro il 30 giugno 2018.
Firpo a Lamiera
In occasione dell’inaugurazione della fiera Lamiera, la manifestazione organizzata proprio da Ucimu dedicata alla lavorazione dei metalli che è iniziata ieri nei padiglioni di Fieramilano a Rho, è intervenuto Stefano Firpo, il direttore generale per la politica industriale, la competitività e le Piccole e medie imprese del Mnistero per lo Sviluppo Economico, che ha riconosciuto che, dopo quindicici anni di non investimenti, un solo anno di iperammortamento non è sufficiente e che il Governo è al lavoro su questo tema. Iperammortamento e altri strumenti di incentivo, dunque, andrebbero prorogati, ma “gli spazi di bilancio saranno risicati”.
Insomma: la proroga “s’ha da fare”, ma le risorse sono scarse. Per questo il consiglio agli imprenditori è di sfruttare, nei limiti del possibile, la finestra di opportunità attualmente aperta “perché non possiamo garantire che resterà aperta in seguito o che lo resterà nelle dimensioni che ha oggi”. Una finestra che ha una data al momento certa: 31 dicembre 2017. Investa chi può!