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ERP IoT Integration: tutti i vantaggi per l’azienda​

L’ERP IoT Integration consente di dialogare con l’ecosistema esistente e di disporre di strumenti con cui ottimizzare la gestione dei processi di produzione e passare da un approccio reattivo a proattivo. Cristian Pellizzer, Software Solution Manager di BlendIT, spiega come funziona e quali sono benefici per l’azienda

Aggiornato il 26 Mag 2023

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La possibilità di accedere in modo sempre più rapido, anytime e anywhere alle informazioni, la disponibilità immediata e continuativa dei dati da tutte le aree che le imprese gestiscono quotidianamente e il loro impiego sempre più efficace sono diventati un obiettivo strategico per decisioni e insight in tempo reale, in grado di guidare il business e trasformare l’azienda e i processi da reattivi a proattivi.

“I sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) – il vero “cuore” del business delle aziende di molti settori – offrono già oggi un ottimo strumento per ottimizzare la gestione del business: tuttavia, disporre di più dati chiave significa fare scelte migliori nel presente e poter disporre di strumenti previsionali per essere sempre pronti alle nuove esigenze di mercato o della propria azienda”, spiega Cristian Pellizzer, Software Solution Manager di BlendIT, tech company specializzata nella fornitura di servizi e soluzioni digitali per la digital transformation delle imprese.

Per questo, il mercato dell’ERP è in continua evoluzione, spinto in avanti dalla sua capacità di fornire soluzioni innovative per i processi aziendali in una vasta gamma di settori, integrando le tecnologie più attuali – dal cloud all’IoT e all’AI e fornendo alle aziende quelle funzionalità di sistema di cui hanno bisogno per ottenere un vantaggio competitivo sul mercato.

Un recente report di Allied Market Research stima che il mercato dell’ERP, valutato 43,72 miliardi di dollari nel 2020, raggiungerà 117,09 miliardi entro il 2030 con una crescita a un CAGR del 10% dal 2021 al 2030. Secondo GlobeNewswire, che prevede il superamento dei 136,1 miliardi di dollari entro il 2032, uno dei fattori di successo della crescita riguarda proprio l’integrazione del software ERP con gli attuali trend tecnologici, primi fra tutti l’IoT e il cloud, a dimostrazione di come l’orientamento prevalente sia verso l’acquisto di soluzioni SaaS, più flessibili, innovative e in grado di integrarsi più facilmente con altre piattaforme.

ERP IoT Integration, tutti i benefici chiave

I sistemi IoT hanno rappresentato una svolta nell’implementazione della raccolta delle informazioni di processo, nonché di quelle derivanti dall’output dei macchinari coinvolti nella produzione mediante il monitoraggio dei parametri e delle variabili di funzionamento, e nella conversione in una base dati che va oltre quelli di produzione, arricchendosi di una serie di informazioni accessorie, a margine della produzione stessa.

“Una mole di dati, costantemente aggiornata dalla sensoristica, che una volta elaborata, confrontata e integrata con quelli dell’ambiente ERP, consente un vero e proprio cambio di paradigma aziendale nell’approccio alla produzione, permettendo all’azienda di avere una visione completa del ciclo produttivo, nei suoi molteplici aspetti”, precisa Pellizzer.

Quindi, grazie all’ERP IoT Integration, l’azienda dispone di strumenti con i quali smettere di reagire agli eventi una volta che si manifestano e, muovendosi in via preventiva, quando i dati suggeriscono che stanno per accadere, riesce a evitare eventuali fermi macchina e abilitare una manutenzione predittiva.

Pellizzer sottolinea come il vero motore dello Smart Manufacturing stia, quindi, nella possibilità di utilizzare correttamente il dato catturato dall’IoT per elaborare informazioni di valore che consentano di potenziare i processi industriali e non solo. “Si tratta di un passaggio che, inevitabilmente, coinvolge da vicino gli ERP aziendali, che rappresentano il centro del sistema informativo aziendale, e i software da cui transitano tutti i processi di business rilevanti per un’azienda, per il quale l’integrazione tra gestionale e IoT è cruciale”, dichiara.

“In tal senso – afferma Pellizzer – l’ERP dev’essere nativamente progettato per gestire e controllare in modo integrato tutti i processi aziendali mediante specifiche funzioni che permettono di conoscere e condividere le informazioni necessarie per lo svolgimento dei task assegnati, gestire i vari passaggi operativi previsti dal processo e consentire la gestione dei flussi di lavoro. Si tratta di qualcosa che in BlendIT conosciamo bene”.

Come scegliere un ERP

“La scelta di un nuovo ERP dev’essere per questo ben ponderata”, chiosa Pellizzer. I fattori che influiscono sul cambio dell’ERP vanno ricercati nelle diverse esigenze e necessità dell’azienda maturate negli anni, nell’impossibilità del software di soddisfare le nuove richieste per mancanza di aggiornamenti o moduli specifici per la gestione di una determinata attività oppure nella sua obsolescenza. Dunque, nella definizione di un nuovo gestionale per l’impresa occorre tenere a mente che:

  • la copertura che il software è in grado di garantire rispetto alle attività aziendali, per la quale è necessaria una flessibilità e modularità che possano seguire l’evoluzione dell’azienda nel tempo, permettendo al cliente finale di poter acquistare solo i moduli che effettivamente utilizza;
  • un’elevata accessibilità è essenziale perché il software, progettato in ottica cloud, deve consentire l’utilizzo in qualsiasi contesto di lavoro, in ufficio o in mobilità, e fornito sia in modalità “on-premises” sia in “software as a service”;
  • l’affidabilità e la sicurezza del dato sono elementi cruciali. I dati non devono essere solo accessibili, dunque, ma anche elaborati in modo mirato per offrire informazioni in modo coerente.

“In questa prospettiva Business Cube, il software ERP commercializzato da BlendIT, è la soluzione ideale per le piccole e medie imprese che puntano a potenziare la gestione dei processi aziendali grazie alla sua alta modularità, la grande affidabilità e la puntualità nella restituzione dei dati”, afferma Pellizzer.

Specialmente in un contesto in continua evoluzione come quello attuale, poter contare su un applicativo che riesca a seguire l’evoluzione dell’azienda, con moduli che possono essere aggiunti o tolti nel tempo in base alle esigenze dell’azienda, facilmente utilizzabile su tutti i tipi di piattaforma e dispositivi, è un vantaggio da non sottovalutare.

“L’estrema semplicità e velocità di impiego, sia per l’operatore finale che per gli addetti all’assistenza, l’ottima integrazione nei flussi di lavoro, la possibilità di disporre di una serie di moduli che facilmente si adattano alle singole esigenze, richiedendo personalizzazioni minime, unitamente alla possibilità di risoluzione di eventuali problematiche in tempi rapidi, sono solo alcuni dei motivi principali per i quali scegliere Business Cube e mantenere la scelta nel tempo” dichiara Pellizzer.

ERP IoT Integration, i punti di forza di Business Cube

“Uno dei principali punti di forza del gestionale Business Cube è dato dalla sua capacità di interagire con l’infrastruttura IT dell’azienda e di saper dialogare con l’ecosistema già esistente in tempo reale, adattandosi alle necessità di business.

L’organizzazione dei processi di lavoro viene gestita con l’utilizzo di specifici software (Workflow Management Systems) che consentono l’integrazione e la condivisione delle informazioni necessarie per lo svolgimento dei flussi di lavoro e dei task assegnati”, afferma Pellizzer che proseguendo con la sua analisi, aggiunge: “oltre alla capacità di integrazione con gli altri software dell’azienda, un’altra sua peculiarità è la completezza, grazie alla quale vengono offerti al cliente con un unico prodotto una serie di moduli, funzioni e servizi per soddisfare le esigenze e i bisogni che possono emergere all’interno dell’impresa, e ottimizzare il controllo di tutti gli asset aziendali – dall’amministrazione alla fatturazione elettronica, dalla finanza e la gestione del budget all’area vendita, passando per il magazzino e la logistica e la gestione delle risorse umane”.

Business Cube presenta un proprio modulo CRM, il cui scopo è quello di garantire l’automatizzazione della forza vendita, consentendo la gestione delle trattative commerciali e delle varie attività correlate. “Difatti, l’adozione di un CRM integrato con il software gestionale ERP rappresenta per l’azienda un grande vantaggio derivante dalla possibilità di condividere informazioni quali anagrafiche clienti e relative destinazioni, contabilità, magazzino, ordini e scadenzario, consentendo agli operatori di accedere in tempo reale ad ogni informazione commerciale o amministrativa, utile per gestire al meglio le relazioni con i clienti”, chiarisce il Software Solution Manager di BlendIT.

Il software gestisce anche tutta la parte di produzione dell’azienda, con uno specifico modulo sviluppato nel tempo per coprire i principali scenari di produzione e rispondere facilmente anche alle esigenze delle aziende che si occupano di produzioni molto complesse. Lo stesso accade con il modulo predisposto alla gestione del magazzino e della logistica, che costituisce il cuore delle attività di business.

Pellizzer precisa, inoltre, come uno dei punti di forza di Business Cube stia nella gestione puntuale e ottimale dei lotti e delle matricole, che permette di identificare le partite in ingresso/uscita e le partite di produzione, migliorando fattivamente le attività di controllo, verifica e smistamento delle forniture. Questo consente l’aggiornamento in tempo reale delle giacenze di magazzino e la possibilità di svolgere controlli sulle giacenze, mediante apposite funzioni, per veri­ficarne l’effettiva esistenza a magazzino.

Le prossime release del software Business Cube – conclude Pellizzer – offriranno ambienti web e web services che consentiranno anche ad applicazioni esterne di colloquiare in maniera sempre più agevole con il gestionale. Ad oggi, questo è già possibile con una procedura denominata SBC (Small Business Client), che lato server diventa SBS (Small Business Server), che consente di dialogare in maniera protetta con il database senza che questo venga esposto, in modo tale che il gestionale ERP possa interfacciarsi, in entrata e in uscita, con altri tipi di software, come quello documentale che spesso è un software esterno, su cloud, che comunica con il gestionale attraverso dei web services”.

Articolo originariamente pubblicato il 26 Mag 2023

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Patrizia Ricci

Laureata in Ingegneria con un Dottorato di Ricerca in Meccanica delle Strutture, ha perfezionato i propri studi presso l’Università di Bologna e l’Imperial College di Londra, dove ha svolto attività di ricerca nel campo della dinamica delle strutture e della meccanica della frattura. Appassionata di tecnologia e innovazione, dal 2007 collabora regolarmente con diverse testate nei settori Automotive, Construction e Industry come autrice di articoli e approfondimenti tecnici.

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