Ecco com’è fatta la linea pilota del Competence Center CIM 4.0 dedicata alla produzione digitale e flessibile

La Digital Pilot Line, una delle due linee pilota del Competence Center CIM 4.0, è formata da quattro stazioni, equipaggiate con diverse tecnologie 4.0 per mostrare alle aziende i vantaggi di una linea di produzione completamente automatizzata, dell’utilizzo delle tecnologie digitali nei processi di progettazione e molto altro.

Pubblicato il 09 Mag 2022

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Predictive maintenance, digital shop floor, human-machine interaction e X Reality (realtà virtuale, aumentata e immersiva): sono queste le quattro stazioni che compongono la Digital Pilot Line (o linea pilota digitale) del Competence Center CIM 4.0 di Torino.

Un luogo dove le aziende possono sperimentare, in prima persona, i vantaggi e i servizi abilitati dalle tecnologie digitali e sfruttare la consulenza dei professionisti di CIM 4.0 per osservare in azione alcune delle tecnologie legate alla flessibilità di produzione.

Ma non solo, perché attraverso queste stazioni dimostrative, il team del Competence Center torinese punta anche ad aumentare la consapevolezza delle aziende sul giusto approccio all’innovazione e agli investimenti nel digitale. A raccontarlo è Paolo Brizzi, Program Manager Digital Pilot Line di CIM 4.0, intervistato dal Direttore di Innovation Post, Franco Canna, in occasione dell’ultima tappa di avvicinamento alla fiera – dedicata a robotica e Additive Manufacturing – che si è svolta presso l’altra linea pilota – quella dedicata all’Additive Manufacturing – del Competence Center CIM 4.0.

“Uno dei nostri driver è la comprensione del rapporto costo-beneficio per le aziende. Vogliamo essere intellettualmente onesti e far comprendere alle aziende che non sempre le innovazioni sono pertinenti  con i loro business”, commenta Brizzi. 

Predictive Maintenance

La prima postazione è proprio quella dedicata alla manutenzione predittiva, nell’ambito della quale CIM 4.0 sta portando avanti diversi progetti di sperimentazione all’interno degli stabilimenti di alcuni consorziati, tra cui Michelin e SKF.

“L’esercizio che stiamo portando avanti è legato a raccolta dati legati al mondo delle vibrazioni, per cercare di individuare i pattern critici che hanno l’ambizione di predire il failure del macchinario. La chiamo ambizione perché è una sfida tecnologica, non è una soluzione che si può comprare chiave in mano”, spiega Brizi.

Progetti che rientrano nelle attività di testing del Competence Center che, insieme alla formazione e al finanziamento dei progetti di innovazione, fanno parte dei servizi offerti dal CIM 4.0.

Digital shop floor

La seconda stazione della Digital Pilot Line del CIM 4.0 è una linea di produzione completamente automatizzata governata da un MES sviluppato da Reply, con soluzioni di operational technology di Siemens.

Nella linea è presente una stazione smart picking, un AMR, due sistemi diversi di virtual guidance e componente di cobot. La linea è pensata per essere flessibile e per poter essere rimodulata a seconda delle necessità Presto verrà inclusa anche un’ulteriore stazione, sempre all’interno del digital shop floor, per il controllo qualità.

Human Machine Interaction

La stazione dedicata all’interazione tra le tecnologie digitali e l’uomo presenta una tuta sensorizzata e un esoscheletro della Comau. L’obiettivo di questa stazione è quello di analizzare il comportamento dell’operatore in fabbrica dal punto di vista dell’ergonomia e quindi cambiare il tradizionale processo dell’assessment ergonomico.

Un processo che quindi non si basa più sulla sola osservazione, ma anche con degli strumenti (in questo caso sensori indossabili) che assistono l’ergonomo nell’estrarre i numeri per estrapolare informazioni rispetto alla compliance con le normative di sicurezza. 

La cave per l’X reality

L’ultima stazione della linea è costituita da una “grotta” (cave) per la realtà immersiva, aumentata e virtuale, con un occhiale 3D sensorizzato per adattare l’immagine rispetto alla vista di chi lo indossa.

La cave permette di entrare all’interno dell’oggetto dello studio – in questo caso la 500 elettrica, modello fornito da Stellantis, partner del Competence Center – per fare analisi di qualità del progetto e intervenire già dalla fase di progettazione, senza dover realizzare un plastico del veicolo. 

Accanto alla cave è presente Fixit, un rover equipaggiato con un drone che CIM 4.0 ha presentato nella scorsa edizione della fiera Emo a Milano, mentre ai piani superiori sono presenti le aule dedicate alla formazione e ai laboratori.

Il Competence Center CIM 4.0 è infatti situato all’interno degli spazi del Politecnico di Torino (sede di Corso Luigi Settembrini, 178) – mentre la seconda linea pilota, quella dedicata all’Additive, è situata a circa 600 metri di distanza, presso Tecnocad – in attesa che inizino e si concludano i lavori al complesso adiacente (completamente da riqualificare) che ospiterà anche il nuovo Polo nazionale della mobilità sostenibile e della manifattura.

Il video

Qui sotto il video della visita alla Digital Pilot Line del Competence Center CIM 4.0 e l’intervista a Paolo Brizzi.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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