Investimenti nel Mezzogiorno, ecco come richiedere il Bonus Sud

Una circolare dell’Agenzia delle Entrate spiega come accedere al Bonus Sud, il credito di imposta per l’acquisizione di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Pubblicato il 19 Apr 2017

sud-italia


L’Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare – la N.12/E – che chiarisce tutti gli aspetti operativi del cosiddetto Bonus Sud, cioè l’incentivo del credito d’imposta a favore delle imprese che effettuano, dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019, investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Il bonus Sud è una misura istituita dalla legge di stabilità 2016, ma modificata a fine 2016 con il Decreto Mezzogiorno (DL 243/2016), convertito poi in legge con la legge 18/2017 del 27 febbraio (in vigore dal 1 marzo).

Le novità del nuovo Bonus Sud

In sintesi, come vi avevamo già anticipato, le modifiche introdotte alla disciplina precedentemente in vigore prevedono:

  • l’estensione del credito d’imposta all’intero territorio della regione Sardegna, oltre a Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e alcune zone di Abruzzo e Molise.
  • l’aumento del massimale agevolabile per ciascun progetto di investimento: per le piccole e medie imprese raddoppia passando rispettivamente da 1,5 a 3 milioni e da 5 a 10 milioni di euro, mentre per le medie imprese resta immutato a 15 milioni;
  • l’aumento della misura del credito d’imposta spettante: per le grandi aziende in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, Sardegna si passa dal 10% al 25%, per le medie dal 15% al 35% e per le piccole dal 20% al 45%. Per Abruzzo e Molise l’incentivo per le grandi imprese è del 10%, per le medie del 20% e per le piccole del 30%.
  • la determinazione del credito d’imposta sulla base del costo complessivo dei beni acquisiti;
  • la possibilità di cumulo del credito d’imposta con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che insistano sugli stessi costi, sempre che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalla normativa europea (in precedenza sussisteva il divieto di cumulo).

Le tempistiche

La circolare chiarisce che la decorrenza delle nuove disposizioni coincide con la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge, cioè dal 1 marzo. L’estensione del credito d’imposta all’intero territorio della regione Sardegna ha effetto, invece, dal 1° gennaio 2017.

Pronto il modello

Per adeguare la comunicazione per la fruizione del credito d’imposta alle modifiche previste dal Dl Mezzogiorno 243/2016 l’Agenzia delle Entrate ha predisposto un nuovo modello di comunicazione che devono utilizzare le imprese che intendono beneficiare del Bonus Sud. Il nuovo modello sostituisce quello precedente (qui le istruzioni).

Con il nuovo modello di comunicazione sarà possibile sia chiedere l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta sia rinunciare a una precedente richiesta o rettificare una comunicazione già inviata, comprese quelle presentate all’Agenzia delle Entrate con il modello precedente.

Il nuovo modello va anche utilizzato per gli investimenti realizzati entro il 28 febbraio 2017, ossia quelli assoggettati alla normativa previgente.

L’iter fiscale

Il credito d’imposta compete in relazione agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019. È possibile presentare una o più comunicazioni, anche nello stesso anno, ciascuna riguardante uno o più progetti. La comunicazione va trasmessa via Entratel o Fisconline fino al 31 dicembre 2019 e può essere inviata direttamente (da parte dei soggetti abilitati dall’Agenzia o da una società del gruppo, in caso di gruppo societario) oppure tramite intermediario (professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti).

La trasmissione telematica della comunicazione redatta con il nuovo modello è effettuata utilizzando il software denominato “CIM17”, disponibile gratuitamente sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it a partire dal 27 aprile 2017.

Per ogni comunicazione, sulla base della completezza dei dati dichiarati, l’Agenzia rilascia un’apposita ricevuta che attesta la fruibilità o meno del credito. Dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta, il beneficiario può utilizzare in compensazione il credito maturato, tramite modello F24 da presentare in via telematica.

Valuta la qualità di questo articolo

Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 5