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Come ripensare le logiche IoT, M2M e Industria 4.0 in chiave Plug&Play

Semplificare l’accesso al mondo Internet of Things, rendere sempre più accessibile lo sviluppo di progetti Industria 4.0 e gestire lo sviluppo di soluzioni Machine to Machine con logiche che permettano di velocizzare la progettazione e l’implementazione. Un centro risorse a vostra disposizione con white paper, soluzioni e casi concreti

Pubblicato il 11 Apr 2019

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Come semplificare l’accesso al mondo dell’Internet of Things e dell’Industrial IoT, come rendere sempre più accessibile lo sviluppo di progetti Industria 4.0 e gestire lo sviluppo di soluzioni Machine to Machine con logiche che permettano di velocizzarne la progettazione e l’implementazione. Con questo centro risorse si intendono offrire una serie di soluzioni, di proposte, di idee e di usecase utili per l’assessment e per affrontare nuovi progetti.

L’Industrial M2M come presupposto della smart factory

Avviata già da diversi anni lato backoffice e finance, più di recente, la digitalizzazione del settore manifatturiero si è estesa ad altre funzioni aziendali, coinvolgendo sempre più attivamente anche le PMI. Un percorso innovativo improntato all’Industria 4.0 e all’Industrial IoT che nell’ultimo biennio ha subìto un’accelerazione in Italia, sotto la spinta del Piano Nazionale Industria 4.0 prima, e del Piano Nazionale Impresa 4.0 poi.
Connettività Machine to Machine (M2M) e Internet of Things sono elementi chiave per sostenere Industria 4.0, logiche “as a service” e modelli di servitization. Grazie all’IIoT, le aziende manifatturiere offrono l’accesso a preziose informazioni sotto forma di servizi abbinati alle macchine connesse, svincolando la disponibilità delle attrezzature dalla loro proprietà. Le connessioni Machine to Machine rappresentano la scelta d’elezione per sostenere le funzionalità di monitoraggio remoto in vari ambiti.

La bidirezionalità della comunicazione tra l’oggetto connesso (smart object) e la rete cui si aggancia è garantita da una SIM M2M, che consente al macchinario o al sensore industriale collegato in rete di trasformarsi in un device smart. Le PMI hanno bisogno di soluzioni di rapida implementazione per connettere oggetti, sensori e device in ottica IoT e M2MSMART di TIM-Olivetti semplifica tutte le attività di installazione, gestione, controllo e manutenzione delle SIM.

Il pillar pubblicato sulla piattaforma Industry4Business approfondisce dettagliatamente opportunità e incentivi per le PMI dal piano Industria 4.0; il passaggio al manufacturing 4.0 e nuovi modelli di business delle PMI; i concetti di Machine to Machine e Industrial IoT nelle PMI con ambiti applicativi e casi d’uso; IoT connectivity nelle imprese e tra le imprese e in ultimo la soluzione di TIM-Olivetti IoT M2MSMART, la smart factory a portata di PMI.
Consultare il servizio La connectivity IoT e l’Industrial M2M come basi della smart factory visitate questo sito.

La semplicità della connessione Plug&Play e la necessità di competenze adeguate

Nonostante processi di consolidamento, globalizzazioni e apertura a nuovi settori, l’Italia rimane il paese delle PMI. Ma l’Industria 4.0 è un modello che va oltre alle dimensioni aziendali e del quale anche le PMI possono beneficiare.
Molte sono le aziende manifatturiere che appartengono al comparto PMI, la cui eccellenza si basa sull’attenzione all’innovazione di prodotto, all’uso delle tecnologie digitali, all’ottimizzazione della catena di produzione e alla tempestività nel soddisfare le richieste dei clienti o, addirittura, anticiparle. Il paradigma dello Smart Manufacturing e dell’Industria 4.0 applicata alle PMI vede i componenti della struttura di produzione comunicare tra loro grazie all’ausilio di sensoristica integrata e non, un’adeguata rete di connessione e una capacità elaborativa centrale in grado di interpretare e gestire in maniera ottimizzata le tante informazioni che vi si concentrano.
La connectivity associata alla produzione porta vantaggi, ma servono competenze e a strumenti di semplice implementazione per affrontare in maniera adeguata la modernizzazione dei processi produttivi. Competenze interne meno verticalizzate e più aperte all’integrazione tra i vari reparti, condivisione del lavoro in team con skill diversi. Serve un piano formativo, volto a sviluppare capacità di interazione e flessibilità e propensione all’innovazione, e a considerare il valore che arriva dall’intangibile (i dati) al pari di quello percepibile delle macchine preposte alla produzione.
Olivetti, con la sua offerta di soluzioni pronte all’uso, si pone al fianco delle PMI che hanno deciso di intraprendere la strada dell’Industria 4.0. Un esempio è Smart Factory 4.0, una soluzione “chiavi in mano” e scalabile pensata per facilitare il percorso delle aziende verso la manifattura intelligente, ideale per i produttori e gli utilizzatori di macchinari e impianti industriali.

Nel pillar pubblicato sulla testata Internet4Things si affronta lo stato dell’innovazione digitale nelle PMI; l’IoT Connectivity nelle imprese e tra le imprese; la sicurezza nell’Industria 4.0 e i nuovi pericoli di cybercrime, il fattore umano nell’Industria 4.0 delle PMI; Plug&play e la semplicità che promuove l’Industria 4.0 nelle PMI e Olivetti Smart Factory 4.0 per la fabbrica connessa.
Rimandiamo alla lettura del servizio Connessione Plug&Play per una Industria 4.0 vicina alle PMI a questo link.

L’essenza della Data Monetization e il ruolo di Olivetti TIM

Il dato di per sé, non è utile se non si riesce a estrarre da quel dato l’informazione che permette di impostare attività valorizzabili o, meglio, monetizzabili. L’essenza della Data Monetization è proprio la capacità di trasformare i dati in asset di valore, che portino all’azienda un guadagno sotto forma diretta o indiretta. Ma cosa è la Data Monetization e per quali aziende rappresenta un’alternativa percorribile?
Olivetti, da anni aiuta le aziende a semplificare il percorso digitale verso la Data Monetization. mette a disposizione di amministrazioni e aziende una suite completa di soluzioni per la raccolta, l’analisi e la valorizzazione dei dati, completando l’offerta di tecnologie digitali all’avanguardia con l’expertise maturata in anni di lavoro su uno dei dataset più grandi al mondo, quello di TIM.

Un articolo su Bigdata4innovation spiega l’entità, il ruolo e il futuro della Data Monetization nella Data Economy e l’importante ruolo che gioca Olivetti in questo senso.
Per leggere l’articolo La Data Monetization As a Service di Olivetti TIM weXplore  visitate questo sito.

NB-IoT: la connettività IoT semplice ed economica

Oggi esistono diverse opzioni per implementare la IoT connectivity, ovvero la connettività all’interno delle reti di sensori. La connettività Low Power WAN (LPWAN) è quella che “va per la maggiore”, efficace su un raggio di diverse decine di chilometri, sfrutta le bande licenziate e si rivela adatta per garantire connettività M2M e IoT sulle applicazioni che non prevedono la trasmissione o ricezione continua. Le reti mobile cellulari – all’inizio il GPRS e, più di recente il 3G, il 4G e il 4.5G – assicurano un’ampiezza di banda elevata (fino a 10 MBPS) e una copertura estesa per svariati chilometri a fronte di alti costi di connessione e consumi energetici elevati. Per ovviare in parte a queste limitazioni nell’attesa della consacrazione del 5G, molte aziende negli ultimi mesi hanno optato per Narrowband IoT ( NB-IoT ) come tecnologia di connettività IoT e M2M. Una tecnologia versatile e molto economica che permette alle aziende di creare applicazioni IoT negli ambiti più svariati: smart metering (contatori intelligenti per gas, acqua ed elettricità), logistica integrata, sanità digitale, agricoltura di precisione e Industria 4 Industria 4.0, giusto per citarne alcuni. Il NB-IoT (Narrowband IoT) rappresenta una scelta molto diffusa tra aziende e PA che vogliono beneficiare di parte delle funzionalità delle reti 5G in attesa della diffusione più ampia della connettività cellulare di nuova generazione.

Tutto sull’NB-IoT per il remote monitoring, i principali vantaggi e la protezione degli investimenti in attesa del 5G nell’articolo pubblicato su Internet4Things.
Per leggere l’articolo Connettività IoT: le applicazioni del NB-IoT  visitate questo sito.

Il Narrowband IoT di Tim e Olivetti

Imprese e municipalità possono accedere a un’ampia scelta di soluzioni abilitate dalla connettività NarrowBand IoT di TIM attiva sull’intero territorio nazionale. TIM e Olivetti annunciano la gamma di servizi innovativi dedicati all’Internet of Things abilitati dalla tecnologia di ultima generazione NarrowBand IoT (NB-IoT), un ulteriore step dell’evoluzione della rete TIM verso il 5G. Grazie all’estensione della connettività NB-IoT di TIM sull’intero territorio nazionale, le aziende dei diversi settori produttivi e le municipalità possono utilizzare soluzioni negli ambiti Smart City, Smart Metering e Smart Agriculture e applicazioni di Industry 4.0 per la Smart Logistics e la Smart Factory. I progetti sono rivolti a imprese e pubbliche amministrazioni per migliorare l’efficienza dei servizi primari offerti ai cittadini.

Rinviamo all’articolo pubblicato su Internet4Things per uno sguardo a questa partnership.
Per leggere Il Narrowband IoT di Tim e Olivetti alla prova delle smart city, visitate questo link.

Ridurre i costi operativi e aumentare la vita utile dei beni durevoli con Smart Facility, Smart Asset e Smart Fleet Management

I facility manager sono alla ricerca di soluzioni in grado di migliorare l’efficienza nella gestione di flotte e asset senza compromessi sull’operatività perché la gestione dei beni durevoli, specie nelle grandi aziende, può rivelarsi dispendiosa. Smart Facility Management, Smart Fleet Management e Smart Asset Management condividono lo stesso impianto tecnologico: una rete di sensori e oggetti connessi che invia di continuo dati a un repository centrale. Si tratta di dati ambientali, ma anche dati relativi all’uso dell’oggetto cui sono applicati – ore di utilizzo degli impianti di condizionamento, riscaldamento, illuminazione nel caso di edifici; dati sulla temperatura di olio e liquidi di raffreddamento o sull’usura degli pneumatici nel caso di automezzi. Informazioni che, opportunamente rielaborate e correlate grazie a servizi di Big Data Analytics e Machine Learning, forniscono indicazioni preziose su come massimizzare l’efficienza di impianti e veicoli riducendo i consumi. Il risultato sono processi standardizzati, replicabili e facilmente misurabili e, in ultima istanza, risparmi immediati e tangibili che si riflettono sul conto economico dell’azienda e sulla vita utile degli asset. Nell’ambito della pianificazione dei trasporti, Olivetti ha realizzato una soluzione che consente l’analisi territoriale della mobilità e della presenza attraverso la mappatura dei dati provenienti dalle black box dei veicoli.

L’articolo pubblicato su Internet4Things esplica la gestione dei beni durevoli che diventa intelligente e l’applicazione dello Smart Fleet Management per migliorare la sicurezza, nelle smart city e nei trasporti e si accenna all’Olivetti Data Vehicular Flow Analysis.
Per consultare l’articolo Smart Facility, Smart Asset e Smart Fleet Management: i benefici della gestione intelligente di edifici e mezzi visitate questo sito.

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