Gruppo Infor Point of View

Collaboration nella media azienda manifatturiera italiana: verso una logica di Industria 4.0

In un mondo del manufacturing sempre più interconnesso e competitivo, la collaboration è l’elemento chiave per abilitare una reale trasformazione in senso smart delle imprese industriali. L’esperienza del Gruppo Infor

Pubblicato il 01 Giu 2021

progetti pilota

Che ruolo ha la collaboration nel manufacturing, peraltro in questi anni impegnato ad affrontare la svolta di Industria 4.0? Una prima risposta superficiale potrebbe farci propendere per un contributo limitato, dal momento che l’utilizzo dei moderni strumenti di collaborazione sembra essere appannaggio soprattutto del settore terziario e delle aziende che non producono beni di tipo fisico. La stessa industria, in questa fase, appare più concentrata sulla sua trasformazione operativa, in particolare attraverso la connessione degli impianti produttivi alla rete, in una piena logica di Industrial IoT e di Industria 4.0. Ma in realtà è proprio questa trasformazione tecnologica a cui è sottoposto il mondo industriale che rende necessario l’utilizzo dei moderni strumenti di collaboration: i dati generati dai macchinari connessi devono essere analizzati, consultati e condivisi all’interno dell’azienda per essere realmente utili ai fini del business. In caso contrario resterebbero soltanto dei bytes che andrebbero ad accumularsi minuto dopo minuto negli storage, senza incidere realmente sulle scelte sempre più complicate che le aziende industriali sono oggi chiamate a compiere.

Il ruolo della collaboration nelle aziende manifatturiere

Il lavoro di una tipica media azienda manifatturiera italiana, infatti, non si limita soltanto alla fase, seppure cruciale, del processo produttivo industriale: progettazione e ingegnerizzazione dei prodotti vengono prima e rappresentano passaggi imprescindibili per tutte le aziende del settore secondario. Altrettanto lo sono le fasi di vendita e marketing che arrivano dopo l’uscita dalla fabbrica dei manufatti. Eppure, tradizionalmente, le persone che lavorano in questi ambiti tendono a lavorare con programmi e silos di dati diversi e separati, fattore che può ostacolare non poco la fluidità delle informazioni e il pieno conseguimento delle opportunità di business. Al contrario, l’impiego di strumenti di collaboration manufacturing semplifica e amplia le possibilità di interazione anche tra membri di team diversi, facilitando l’individuazione di eventuali problematiche e, soprattutto, lo sfruttamento di nuove opportunità in modo più rapido ed efficace. Partiamo ad esempio dalle problematiche: nonostante un sistema di produzione industriale possa essere progettato nel migliore modo possibile, nella concreta attività quotidiana – caratterizzata peraltro da continui mutamenti nella composizione della domanda – gli errori e gli intoppi possono essere sempre dietro l’angolo. Qui entrano in gioco gli strumenti di collaboration per il manufacturing: la possibilità di avere a disposizione soluzioni che facilitano lo scambio di documenti, file, idee e pareri tra i diversi team è infatti cruciale per individuare realmente gli errori che possono nascondersi nel processo produttivo e, soprattutto intervenire in tempi rapidi. Evitando così, ad esempio, che si producano troppi esemplari di un determinato prodotto che – magari a causa di particolari dinamiche di mercato – sarebbero destinati ad accumularsi nei magazzini.

I vantaggi della collaboration manufacturing

I produttori hanno quindi bisogno di strumenti che aiutino i loro lavoratori a collaborare e rimanere in contatto in diverse aree geografiche e funzioni, in particolare – a seguito della pandemia da Covid-19 – attraverso l’adozione di misure di distanziamento fisico e di sicurezza dei dipendenti più severe rispetto al passato. Come mette in evidenza un’analisi di McKinsey, gli strumenti di collaborazione digitale sono pronti a svolgere un ruolo fondamentale nel consentire ai lavoratori del manifatturiero di attingere alla conoscenza collettiva dell’impresa, risolvere i problemi con esperti in remoto e trasformare i dati dell’Internet of Things (IoT) in un valore duraturo. La stima della società di consulenza è che la collaborazione digitale abbia il potenziale per sbloccare più di 100 miliardi di dollari di valore, in parte grazie a incrementi di produttività del 20-30% nei processi di lavoro ad alta intensità di collaborazione, tra cui la gestione dei fornitori e la manutenzione.  In particolare, la collaboration manufacturing consente di ovviare a un problema molto diffuso, quello della scarsa connettività tra i lavoratori e i dati: trovare una soluzione a un problema spesso richiede più interazioni tra figure professionali diverse, causando settimane di ritardo e costi vertiginosi per portare le persone giuste in un luogo specifico (come le fabbriche).

Tempistiche più rapide nello sviluppo dei prodotti

La collaboration rappresenta anche un’ottima possibilità per permettere alle imprese del manufacturing di intercettare le nuove opportunità di mercato, ad esempio attraverso il lancio di nuovi prodotti. Che, inevitabilmente, porta con sé una certa percentuale di rischio di mercato e un volume più o meno elevato di investimenti. Gli strumenti di collaboration possono essere estremamente utili ai team di progettazione, ingegneria e approvvigionamento nel disegno del nuovo prodotto, ottimizzando i costi e riducendo le tempistiche. L’interazione continua, su file costantemente aggiornati e disponibili in tempo reale, è infatti fondamentale per l’individuazione immediata di possibili criticità e per limitare i costi superflui. Evitando così l’accumulo eccessivo delle mail su uno stesso oggetto, che rende estremamente complicata la comprensione e la gestione dei progetti. In particolare, le piattaforme presenti nelle moderne soluzioni di collaboration sono in grado di aumentare l’efficienza dei team, automatizzando attività ripetitive e dispendiose in termini di tempo. Senza contare che una comunicazione più rapida riduce il tempo medio in ogni fase della produzione, in particolare il tempo trascorso in attesa di approvazioni o revisioni. Un vantaggio non da poco per i produttori industriali, che sono sempre più sotto pressione per lanciare nuovi prodotti in risposta ai repentini cambiamenti della domanda.

I vantaggi della collaboration manufacturing in azienda

La crescente pressione sui costi spesso porta le aziende a fare compromessi a breve termine che compromettono la qualità e l’affidabilità, cercando di fare di più con una forza lavoro più ridotta o a basso costo. La collaborazione abilitata dal digitale offre una soluzione: digitalizzando i processi per migliorare la gestione delle apparecchiature e ottimizzare le risorse fisiche, gli strumenti di collaborazione digitale offrono ai produttori industriali dei modi per aumentare la produttività e migliorare la qualità. In definitiva, questi strumenti consentono alle industrie manifatturiere evolute di realizzare la visione del “lavoratore connesso”, potenziato da un flusso continuo di dati in tempo reale dalle risorse fisiche. I primi produttori a sfruttare appieno i vantaggi della collaborazione digitale, secondo l’analisi di McKinsey, otterranno un significativo vantaggio competitivo.

Una comunicazione più efficace con partner e fornitori

C’è poi un altro aspetto che è stato messo particolarmente in luce dalla pandemia globale: i dipendenti sono sempre meno presenti contemporaneamente nello stesso ufficio. Magari si trovano a lavorare da remoto o in mobilità, oppure – come capitava anche prima dell’emergenza Covid-19 – possono essere dislocati in sedi diverse. Sempre più spesso, infatti, un prodotto può essere progettato in un luogo, realizzato in un altro per poi essere immagazzinato e conservato altrove. È chiaro che, in queste particolari condizioni, possono verificarsi lacune di comunicazione che possono nuocere negativamente al business aziendale. Le moderne soluzioni di collaboration, basti pensare alle videocall, sono in grado di colmare appieno le problematiche legate a questa tendenza, destinata inevitabilmente a rafforzarsi anche nel prossimo futuro. Ma la necessità di interazione e confronto va oltre il perimetro aziendale: per realizzare i propri prodotti le industrie devono interfacciarsi quotidianamente con una vasta platea di fornitori e partner, così come per distribuirli e metterli in commercio. In questo senso, oltre ai classici strumenti gestionali, la disponibilità di strumenti di collaboration rappresenta un valore aggiunto notevole per rafforzare le partnership nel lungo termine.

La collaboration nel manufacturing secondo il Gruppo Infor

La necessità della collaboration nel mondo manufacturing è ben nota al Gruppo Infor, che ha da tempo compreso come per le aziende industriali diventi sempre più importante mettere i propri dipendenti in condizione di collaborare in modo efficace, sicuro e senza confini. Il system integrator specializzato nella trasformazione digitale, facendo leva sugli strumenti cloud Microsoft, è in grado di affiancare le aziende industriali in un percorso a tutto tondo, integrando le soluzioni più efficaci per un nuovo approccio di lavoro e comunicazione. Con un forte accento sulla personalizzazione: in base alle esigenze dei diversi gruppi di lavoro è possibile personalizzare la soluzione di collaboration per permettere alle persone di accedere alle risorse per ogni specifico task, sia che lavorino nello stesso ufficio, in una filiale, da un cliente o che operino in smart working da casa. Da un punto di vista tecnologico, la soluzione privilegiata per la collaboration nel manufacturing è rappresentata da Microsoft Teams, che permette di lavorare ovunque con qualsiasi dispositivo, grazie ad un unico hub di lavoro, integrato con le applicazioni di Office e applicazioni di partner Microsoft, in cui chattare, tenere riunioni, condividere file e app. Un aspetto molto importante è che, grazie alla natura Cloud di Microsoft 365, le aziende industriali possono contare in maniera automatica su un livello di sicurezza informatica estremamente elevato, che garantisce il continuo aggiornamento delle soluzioni software e la protezione dei dati aziendali dalle minacce del cybercrime. Considerato che i team aziendali devono scambiarsi dati e informazioni assolutamente sensibili, che riguardano attività delicate come il processo produttivo, la certezza di un’adeguata protezione costituisce un ulteriore valore aggiunto. Ottenendo peraltro precise garanzie in termini di privacy e conformità.

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Gianluigi Torchiani
Gianluigi Torchiani

Giornalista, si occupa da tredici anni di tecnologia per le imprese ed energia. Scrive per le testate del gruppo Digital360.

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