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Bosch per una mobilità intelligente priva di emissioni

Bosch aiuta le città di tutto il mondo nella lotta all’inquinamento con soluzioni per rendere la mobilità il più possibile priva di emissioni. Avviati in Europa incontri con 100 municipalità e regioni per migliorare la qualità dell’aria tramite data analytics, sharing di e-scooter e applicazioni software. Per gestire la mobilità dei collaboratori, un servizio di bus navetta, una piattaforma di ride-sharing e la possibilità di lavorare da casa o da una sede aziendale più comoda

Pubblicato il 07 Ago 2019

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Entro il 2050 oltre sei miliardi di persone vivranno nelle megalopoli, il doppio rispetto a oggi, di conseguenza il volume del traffico urbano è destinato a triplicarsi. Inoltre, il crescente fenomeno del commercio online alimenterà ulteriormente la congestione nei centri delle città. Una maggiore densità della popolazione, unita all’aumento del traffico, comporterà nuovi rischi e prospettive di un peggioramento della qualità dell’aria.

Garantire alle persone e alle merci una mobilità ottimale migliorando, nel contempo, la qualità dell’aria che respiriamo non è una sfida semplice. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oggi circa il 90% della popolazione mondiale vive in luoghi con scarsa qualità dell’aria. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) stima che l’impatto economico dell’inquinamento atmosferico sia pari a circa 5.000 miliardi di dollari in tutto il mondo, di cui, i crescenti costi sanitari rappresentano una buona parte.

“L’aria pulita riguarda tutti noi” ha dichiarato Volkmar Denner, CEO di Bosch “In Bosch siamo consapevoli che il nostro compito è impegnarsi a livello globale e locale in azione per il clima per combattere l’inquinamento atmosferico. Grazie alla ‘Tecnologia per la vita’ possiamo aiutare le città a rendere migliore il mondo in cui viviamo.”

Mobilità intelligente per migliorare la qualità dell’aria

Bosch cerca soluzioni da implementare che vadano oltre il motore e non solo, per rendere la mobilità il più possibile priva di emissioni. Bosch si basa sulla diversificazione per migliorare la qualità dell’aria. Solo adottando questo tipo di strategie, le città di tutto il mondo potranno di nuovo respirare un’aria migliore e continuare a offrire alle popolazioni in crescita un’elevata qualità della vita.

La cattiva qualità dell’aria non dipende solo dalle emissioni dei veicoli. L’industria, l’agricoltura e il settore dell’energia contribuiscono all’inquinamento in vari gradi in tutto il pianeta. La composizione dell’aria varia da un luogo a un altro, così come cambiano i livelli di inquinanti trasportati nell’aria, come i particolati, la cui fonte principale è l’abrasione degli pneumatici e la polvere dei freni, l’ozono, l’anidride solforosa e gli ossidi d’azoto principalmente emessi a causa del traffico stradale.

La mobilità e la misurazione dell’inquinamento

Altri fattori che influiscono sulla qualità sono i processi chimici nell’atmosfera, scatenati dai valori di temperatura, dalle condizioni di vento e dall’irradiazione solare. Per esempio, la luce solare aumenta la concentrazione di ozono che, a sua volta, può reagire con il monossido di azoto per formare il biossido d’azoto (NO2).

Per una migliore comprensione di questi processi e per raccogliere più dati sugli inquinanti atmosferici nei vari punti delle aree urbane, Bosch ha sviluppato un sistema per misurare l’inquinamento utilizzando la tecnologia, attualmente in prova nelle aree metropolitane di Stoccarda, Parigi e Marsiglia per fornire dati affidabili che potranno essere utilizzati per mappare la qualità dell’aria in tutta la città e servire da base per gestire il traffico con maggiore efficienza.

Focus sulle emissioni di ossidi d’azoto e di particolati: studiare gli effetti della mobilità

Bosch utilizza know-how e risorse finanziarie per rendere le automobili pronte al futuro con una doppia strategia: far progredire lo sviluppo dell’elettromobilità e raggiungere perfezionamenti nel motore a combustione interna, con il minor impatto possibile.

Con lo sviluppo di nuove tecnologie per i veicoli alimentati a diesel, al momento in fase di distribuzione graduale nei veicoli in produzione, Bosch ridurrà le emissioni di ossidi di azoto portandole al di sotto dei futuri limiti per le emissioni, già da tempo possibile, grazie all’introduzione dei filtri antiparticolato. Bosch mira a questo obiettivo anche per i motori a benzina e sta facendo progressi: le modifiche ai motori e il trattamento efficace dei gas di scarico possono ridurre le emissioni di particolati fino a circa il 70% in meno rispetto allo standard Euro 6D TEMP.

In Europa, la società non esegue più attività di sviluppo per i motori a benzina privi di filtro antiparticolato. Allo stesso tempo, cerca di ridurre al minimo le emissioni di particolati prodotti dai sistemi frenanti. L’iDisc, genera solo il 10% di polvere dei freni rispetto alle quantità prodotte da un normale freno a disco, e il sistema a frenata rigenerativa, può ridurre la polvere dei freni di oltre il 95% nei veicoli elettrici.

Il tutto in uno scenario che prefigura questo tipo di innovazione come componente di uno sviluppo legato alle smart city e al ridisegno della mobilità intelligente. Nel percorso verso le Smart City Platform l’innovazione legata alla mobilità sostenibile e all’automotive rappresentano un tassello fondamentale.

Oltre il motore: comprendere, pianificare e gestire la mobilità cittadina

Le attività di Bosch per migliorare la qualità dell’aria si estendono oltre il motore. Al momento è in contatto con 100 municipalità e regioni in Europa per migliorare la qualità dell’aria tramite data analytics, sharing di e-scooter e applicazioni software.

Innanzitutto, fornisce dati affidabili sul comportamento dell’intero parco auto e sulle emissioni totali attuali, analizzando i comportamenti alla guida dei veicoli. Il risultato: determinare e dispensare consigli alle città sulla pianificazione e gestione del traffico per ridurre le emissioni. A Stoccarda, il nodo stradale tedesco più trafficato della Germania, Bosch ha dimostrato che mantenendo un flusso di traffico stabile è possibile ridurre le attuali emissioni dei veicoli fino al 20%.

Un’altra iniziativa è il servizio di sharing di e-scooter COUP. La consociata di Bosch gestisce un parco di 5.000 scooter elettrici, che offrono mobilità a emissioni zero agli utenti di Berlino, Parigi e Madrid. L’app Triffix, ideata dall’omonima start-up Bosch, fornisce indicazioni stradali provenienti dal centro di controllo del traffico della città in tempo reale, includendo i percorsi alternativi. In questo modo si contribuisce a evitare la formazione di ingorghi del traffico.

Gestione della mobilità per i collaboratori

Per la gestione della mobilità dei collaboratori, Bosch mira a prevenire la congestione sulle strade. Di conseguenza, per eliminare buona parte dei viaggi individuali, fornisce un servizio di bus navetta, una piattaforma di ride-sharing e la possibilità di lavorare da casa o da una sede aziendale più comoda.

A Stoccarda 50.000 collaboratori, che in realtà rappresentano solo un ottavo dell’organico totale dell’azienda, percorrono 1,5 milioni di km al giorno e a Shanghai dieci autobus a lunga tratta e sette a breve tratta trasportano oltre 1.000 passeggeri al giorno. La piattaforma di ride-sharing SPLT è stata di recente introdotta in Messico e al momento è utilizzata nell’area metropolitana di Stoccarda.

Immagine fornita da Shutterstock

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