Start-up innovative, boom a fine 2016

Pubblicato il 23 Gen 2017

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Da ottobre a dicembre il numero di start-up innovative costituite con la nuova modalità semplificata, gratuita e digitale istituita a luglio dal Ministero dello Sviluppo Economico è passato da 25 a 180. Lo rileva il secondo rapporto pubblicato sul sito del MISE.

La nuova modalità di costituzione può essere completata interamente online, mediante l’utilizzo della firma digitale: in questo modo si rende facoltativa ogni forma di intermediazione professionale, con un forte risparmio in termini di costi e di tempo. Allo stesso tempo, l’utilizzo di un modello standard, ma personalizzabile, per la redazione dell’atto costitutivo e dello statuto, garantisce tanto la certezza del diritto quanto la flessibilità del processo costitutivo, per una semplificazione reale e sicura.

I numeri

La prima regione per numero di start-up innovative costituite con la nuova modalità è la Lombardia, con 48, 38 delle quali localizzate a Milano; segue il Veneto, con 22, la metà di queste stabilite a Padova. Sorprendentemente, alcune città di grandi dimensioni risultano sottorappresentate: a Bologna e Torino solo una start-up si è costituita con la nuova modalità, a Napoli nessuna impresa ha ancora utilizzato la nuova procedura di costituzione.

Più dell’80% delle start-up innovative costituite con firma digitale presenta un capitale iniziale inferiore a 10.000 euro; in particolare, oltre la metà, 92 imprese (51,1%), è riconducibile alla classe dimensionale compresa tra 5.000 e 10.000; altre 54 (30%) hanno un capitale compreso tra 1 e 5.000 euro.

Più di 3 su 4 start-up innovative neo-costituite operano nel macro-settore dei servizi alle imprese. La maggioranza (98) delle imprese costituite con la nuova modalità indica come requisito di innovatività, tra quelli previsti dal DL 179/2012, la soglia abilitante di spese previste in R&S.

Nel rapporto sono illustrate anche le indicazioni per avvalersi del servizio di assistenza gratuito offerto dal sistema camerale.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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