Da ottobre a dicembre il numero di start-up innovative costituite con la nuova modalità semplificata, gratuita e digitale istituita a luglio dal Ministero dello Sviluppo Economico è passato da 25 a 180. Lo rileva il secondo rapporto pubblicato sul sito del MISE.
La nuova modalità di costituzione può essere completata interamente online, mediante l’utilizzo della firma digitale: in questo modo si rende facoltativa ogni forma di intermediazione professionale, con un forte risparmio in termini di costi e di tempo. Allo stesso tempo, l’utilizzo di un modello standard, ma personalizzabile, per la redazione dell’atto costitutivo e dello statuto, garantisce tanto la certezza del diritto quanto la flessibilità del processo costitutivo, per una semplificazione reale e sicura.
I numeri
La prima regione per numero di start-up innovative costituite con la nuova modalità è la Lombardia, con 48, 38 delle quali localizzate a Milano; segue il Veneto, con 22, la metà di queste stabilite a Padova. Sorprendentemente, alcune città di grandi dimensioni risultano sottorappresentate: a Bologna e Torino solo una start-up si è costituita con la nuova modalità, a Napoli nessuna impresa ha ancora utilizzato la nuova procedura di costituzione.
Più dell’80% delle start-up innovative costituite con firma digitale presenta un capitale iniziale inferiore a 10.000 euro; in particolare, oltre la metà, 92 imprese (51,1%), è riconducibile alla classe dimensionale compresa tra 5.000 e 10.000; altre 54 (30%) hanno un capitale compreso tra 1 e 5.000 euro.
Più di 3 su 4 start-up innovative neo-costituite operano nel macro-settore dei servizi alle imprese. La maggioranza (98) delle imprese costituite con la nuova modalità indica come requisito di innovatività, tra quelli previsti dal DL 179/2012, la soglia abilitante di spese previste in R&S.
Nel rapporto sono illustrate anche le indicazioni per avvalersi del servizio di assistenza gratuito offerto dal sistema camerale.