Dall’Abruzzo al Piemonte, dal Friuli alla Toscana passando per Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Marche negli ultimi quattro anni 37 imprese manifatturiere sono state supportate nei percorsi di innovazione di processo/prodotto, potendo così investire in innovazione e competitività ed accedere ai benefici fiscali previsti dal Piano Industria 4.0, grazie alle oltre 200 attestazioni di conformità rilasciate. ICIM SpA, ente di certificazione in ambito trasformazione industriale e Industria 4.0 (a maggioranza ANIMA Confindustria) e CRIT, centro di ricerca e innovazione tecnologica che ha sede a Vignola, hanno sinora generato oltre 54 milioni di euro di investimenti.
In particolare, la collaborazione tra i due hub tecnologici di Milano e Vignola ha guidato le imprese tra le varie misure disponibili, aiutandole ad individuare strategie che permettessero di sfruttare appieno gli incentivi previsti come l’iper-ammortamento e il super-ammortamento e l’attuale credito di imposta. Misure che hanno lo scopo di incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi in ottica Industria 4.0.
“Poter cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale fa aumentare di molto la competitività e la produttività delle aziende, condizioni oggi indispensabili in ambito manifatturiero per rispondere adeguatamente alle sfide di mercati sempre più complessi e connessi”, dichiara Marco Baracchi, Direttore Generale di CRIT, che aggiunge “Grazie all’integrazione delle nostre rispettive competenze abbiamo potuto offrire ai nostri clienti servizi ad elevata specializzazione, supportandoli nel percorso di innovazione e affiancandoli in ogni fase del processo di certificazione”.
CRIT e ICIM hanno coadiuvato 37 imprese italiane a beneficiare del Piano Industria 4.0
Nell’ambito della partnership, CRIT ha fornito ad ICIM, tramite una attività di audit, indicazioni sull’effettiva rispondenza dei beni ai requisiti tecnici previsti dal Piano Industria 4.0, necessari per la successiva fase di verifica delle condizioni tecnologiche previste dalla normativa per l’accesso ai benefici fiscali 4.0 e il conseguente rilascio di attestazione di conformità. Le imprese hanno potuto così godere in sicurezza dei benefici fiscali, tutelando gli investimenti effettuati e traendone vantaggi in termine di efficienza produttiva e competitività.
Gaetano Trizio presidente di ICIM SpA e amministratore delegato di ICIM GROUP commenta “Il processo di digitalizzazione delle aziende e l’inserimento di nuove tecnologie digitali negli ambiti produttivi sono in continua evoluzione e rappresentano passaggi determinanti per la crescita o, talvolta, per la stessa sopravvivenza di realtà imprenditoriali nei diversi settori merceologici”.
Il Piano Nazionale 4.0 ora confluito nel Piano Nazionale Transizione 4.0 amplia le misure fiscali a disposizione delle imprese, non solo focalizzandole sugli investimenti in beni 4.0 ma anche sulle spese sostenute per progetti di R&S, Innovazione e Innovazione Digitale. La partnership CRIT – ICIM sarà ancora una volta messa in campo per supportare le imprese a cogliere queste ulteriori opportunità, avvalendosi delle competenze e garanzie offerte dalle due società.