Sostenere gli investimenti in start-up e PMI innovative, al fine di favorire la crescita di un ecosistema di innovazione e accompagnare i processi di transizione ecologica e digitale: è questo lo scopo delle risorse messe in campo dal Governo attraverso quattro decreti del Ministero dello Sviluppo Economico che si rivolgono agli operatori del venture capital.
I decreti, frutto di un lungo confronto tra il Mise e CDP Venture Capital (la Sgr di Cassa Depositi e Prestiti), mettono sul piatto un totale di 2,5 miliardi di euro destinati al Fondo Nazionale Innovazione, gestito proprio da Cdp Venture Capital.
A queste risorse – che provengono da risorse statali e fondi del PNRR – si aggiungeranno ulteriori 600 milioni, che dovranno essere versati obbligatoriamente da Cdp e altri investitori terzi.
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Venture capital
Il primo decreto mette a disposizione 2 miliardi di euro che verranno utilizzati per sostenere un fondo di Cdp Venture che investirà in modalità di fondo di fondi o di fondo di co-investimento diretto nel capitale di rischio o nel debito di PMI.
Il Ministero dello Sviluppo economico ha stabilito che di questi 2 miliardi almeno il 30%, quindi 300 milioni, venga investito in investimenti per la riconversione sostenibile delle filiere produttive nazionali.
Un secondo decreto presenta alcune modifiche alle modalità di funzionamento del Fondo di sostegno al venture capital attivato presso il Mise già dal 2019.
Il Digital Transition Fund
Il terzo e il quarto decreto si riferiscono a linee di investimento previste dal PNRR.
Per quanto riguarda il terzo decreto, l’area di riferimento è la Missione 4 del PNRR (Istruzione e ricerca). In questo ambito, vengono messi a disposizione 300 milioni di euro da dedicare al “Digital Transition Fund”, un fondo che dovrà essere istituito e gestito da Cdp Venture, dedicato alla promozione delle filiere dell’Intelligenza Artificiale, del cloud, dell’assistenza sanitaria, dell’Industria 4.0, della cyber sicurezza, del fintech e blockchain.
Tre saranno i filoni di intervento del fondo:
- investimenti diretti e indiretti, applicando le metodologie tipiche del venture capital
- creazione di start-up e supporto di scale-up
- corporate venture per il lancio di start-up, in partnership con PMI
Il Green Transition fund
Il quarto decreto fa invece riferimento alla Missione 2 del PNRR, ossia quella della transizione ecologica, a cui vengono destinati ulteriori 250 milioni attraverso il “Green Transition Fund”.
Sono agevolabili con questo fondo – sempre gestito da Cdp Venture – gli investimenti per operazioni nei settori energie rinnovabili, economia circolare, mobilità, efficienza energetica, gestione dei rifiuti e stoccaggio dell’energia.
Il fondo finanzierà operazioni con investimento compreso tra 1 milione e 15 milioni (per investimenti diretti) e tra 5 milioni e 20 milioni per quelli indiretti.
Per essere agevolabile, il periodo dell’investimento non deve superare i cinque anni, seguiti da ulteriori cinque di gestione del portafoglio.
Almeno il 40% delle operazioni sostenute sia dal “Digital Transition Fund” che dal “Green Transition Fund” dovranno essere svolte al Sud.
Le operazioni sostenute dai fondi, inoltre, devono aderire al principio europeo DNSH (Do Not Significantly Harm), vale a dire che non devono essere dannose per l’ambiente.
Con la nuova dotazione CDP Venture Capital – che nei suoi primi due anni di attività ha deliberato investimenti per circa 700 milioni – potrà consolidare il ruolo di principale player nel mercato nazionale, stimolando un’ulteriore forte spinta all’intero settore delle start-up e PMI innovative.
Il commento del ministro
“Vogliamo dare un segnale concreto, importante e immediato per accompagnare le imprese italiane verso la vittoria della sfida con la transizione ecologica che se non è affrontata con lungimiranza ed equilibrio lascerà sul suo percorso morti e feriti in termini di aziende chiuse e persone che restano senza lavoro. Dalla collaborazione già sperimentata con CDP ci aspettiamo risultati importanti per lo sviluppo e la crescita dell’economia italiana”, commenta Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo economico.
“Grazie alla consolidata collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico il settore del venture capital italiano avrà a disposizione significative risorse per sostenere la crescita delle start-up e delle PMI innovative, oltre a promuovere le condizioni di mercato favorevoli alla creazione di campioni nazionali del futuro”, aggiunge Dario Scannapieco, Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti.