Internazionalizzazione, nel nuovo piano strategico Simest 18,5 miliardi di euro a disposizione delle imprese

Simest ha presentato il piano strategico 2023-2025 che prevede un aumento delle risorse messe in campo a sostegno delle imprese, per un impegno complessivo di 18,5 miliardi di euro per il triennio. Il piano rafforza il ruolo di Simest a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende italiane attraverso quattro pilastri: crescita sostenibile e di qualità; digitalizzazione ed efficienza operativa; valorizzazione delle persone e cultura aziendale; impatto sul territorio e ESG.  

Pubblicato il 14 Feb 2023

italia-digitale

Prende il via il piano strategico 2023 – 2025  di Simest a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese del Made in Italy. Attraverso la strategia, Simest intende rafforzare la propria mission con un incremento delle risorse impegnate a 6,8 miliardi nel 2025, per un impegno complessivo nel triennio di 18,5 miliardi, +20% rispetto al triennio precedente.

Il piano, “Impatto d’impresa. Sì, un patto per la crescita”, rafforza il ruolo di Simest a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende italiane attraverso quattro pilastri: crescita sostenibile e di qualità; digitalizzazione ed efficienza operativa; valorizzazione delle persone e cultura aziendale; impatto sul territorio e ESG.

“L’attuale momento storico, segnato da grandi emergenze che alimentano un nuovo stato di instabilità persistente, rende necessario rafforzare l’azione: è per questa ragione che il piano ha messo a punto strumenti ancora più efficaci e mira – anche attraverso un nuovo servizio di consulenza strategica – a consolidare il ruolo chiave di Simest quale partner del Made in Italy nel mondo”, commenta Pasquale Salzano, presidente di Simest.

“Crescita sostenibile, innovazione, impatto sul territorio saranno i driver dello sviluppo che intendiamo perseguire per permettere alle nostre imprese di affermarsi nel mondo. Obiettivi condivisi con Cassa Depositi e Prestiti e che attueremo in collaborazione con tutti gli attori del Sistema Paese, a partire dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”, aggiunge.

Vediamo nel dettaglio che cosa prevede il piano Simest per questi quattro assi di intervento, considerando che nel suo insieme il piano prevede un incremento delle risorse messe in campo che passeranno dagli attuali 1,7 miliardi a 6,8 miliardi nel 2025, per un impegno complessivo nel triennio di 18,5 miliardi.

1) Crescita sostenibile e di qualità

L’evoluzione dell’impegno di Simest sarà guidata da innovazione, efficienza e cooperazione sistemica, attraverso vari strumenti a sostegno delle imprese, primi fra tutti gli investimenti partecipativi e sostegno alle startup/PMI innovative.

In questo ambito il piano prevede una crescita qualitativa dei prestiti partecipativi, con focus su investimenti con impatto sul territorio oltre che semplificazioni nel rapporto con le imprese partner al fine di ridurre i tempi di finalizzazione delle operazioni.

Inoltre, attraverso il recente accordo sottoscritto con CDP Venture Capital SGR, il Fondo di Venture Capital, gestito da Simest in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), supporterà con 200 milioni anche i processi di internazionalizzazione delle Start up e PMI Innovative.

Per quanto riguarda, invece i fondi pubblici gestiti in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il focus si sposterà sull’ampliamento degli ambiti di attività dei finanziamenti agevolati a supporto di investimenti dedicati ai temi chiave della sostenibilità, della digitalizzazione e del supporto alle filiere produttive.

A ciò si aggiunge lo sviluppo di misure ad hoc a favore delle imprese con interessi diretti verso mercati strategici per il Made in Italy, con l’avvio di una prima misura specifica verso i Balcani Occidentali.

Per quanto riguarda le misure di supporto all’export credit, rinnovata vicinanza a sostegno delle imprese italiane attive in settori strategici a livello internazionale, estendendo maggiormente gli strumenti anche a favore delle piccole e medie imprese.

Simest rafforzerà l’attività commerciale attraverso la cooperazione con il Gruppo CDP e il potenziamento della Rete sul territorio con la conferma della vicinanza alle imprese del Sud.

Inoltre, si prevede il rafforzamento della collaborazione con il sistema bancario al fine di ampliare maggiormente l’informazione e la formazione delle misure Simest alle aziende con vocazione all’internazionalizzazione, dedicando un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese per la diffusione dei fondi pubblici.

Nell’ambito della consulenza strategica, Simest amplierà la propria offerta attivando servizi dedicati in coordinamento con il sistema istituzionale, per agevolare l’ingresso e il consolidamento delle imprese italiane sui mercati strategici esteri, facilitando l’accesso al network locale. Inoltre, favorirà l’incontro delle aziende nazionali con quelle estere anche attraverso la piattaforma di 2Business Matching” di CDP.

2) Digitalizzazione ed efficienza operativa

Nel triennio Simest attuerà un profondo processo di trasformazione digitale mirato a rafforzare e massimizzare la velocità di servizio al cliente, puntando a una migliore esperienza delle imprese grazie alla semplificazione dei processi. Tutto ciò supportato da importanti investimenti digitali in arco di piano, triplicati rispetto al triennio precedente.

Al fine di migliorare il livello di servizio ai clienti, è stato inoltre avviato un percorso di rafforzamento dell’organico con l’inserimento graduale di nuove professionalità e competenze in ambito ESG, innovazione tecnologica e servizio di consulenza, con una crescita complessiva dell’organico prevista in arco piano del 15%.

3) Valorizzazione delle persone e cultura aziendale

Simest punta al benessere e alla crescita delle proprie persone: è stato avviato un programma di rigenerazione culturale per sviluppare una cultura co-costruita, trasversale e distintiva, integrata nei principi di Gruppo, valorizzando inclusione e diversità.

Il programma vede Simest coinvolta nella valorizzazione delle sue risorse attraverso diverse iniziative, quali:

  • l’impegno verso parità di genere e di salario, con un obiettivo di almeno il 40% di donne in posizioni manageriali
  • l’equilibrio vita-lavoro (es. diritto alla disconnessione)
  • il rafforzamento del welfare aziendale (10% del budget allocato a iniziative di welfare e people caring)
  • forte attenzione ai percorsi di crescita, grazie ad un potenziamento delle competenze professionali anche in ambito ESG
  • iniziative interne ed esterne per veicolare la nuova proposizione di valori con un programma innovativo di diffusione del brand con i giovani dipendenti protagonisti come Ambassador

4) Impatto sul territorio e ESG

Il piano strategico mira a siglare un patto con le imprese italiane anche per promuovere i loro investimenti in sostenibilità sociale economica e ambientale.

È previsto quindi un forte impegno con lo sviluppo di strumenti ESG oriented, misurando l’impatto sul territorio ex-post su quattro dei dieci campi d’intervento definiti da CDP: Transizione energetica, Digitalizzazione, Innovazione tecnologica, Sostegno alle filiere strategiche.

Anche sul piano aziendale, Simest adotterà iniziative di sostenibilità interna, tra cui specifiche azioni per una sempre maggiore attenzione all’ambiente (come gli incentivi alla mobilità green) e un maggiore sostegno ai dipendenti e le loro famiglie su temi prioritari (es. mutuo casa e prestiti concessi dall’azienda).

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 5