Riparte il Fondo 394 di Simest, il fondo gestito dalla società di Cassa Depositi e Prestiti – in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – dedicato a supportare l’internazionalizzazione delle imprese (soprattutto PMI) attraverso finanziamenti a tasso agevolato.
Quest’anno, tuttavia, lo strumento presenta diverse novità, con l’aggiunta di una linea di intervento dedicata alla transizione digitale ed ecologica e la possibilità di avere un contributo a fondo perduto, oltre al finanziamento a tasso agevolato.
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Fondo 395 anche per la transizione ecologica e digitale
Il nuovo strumento a sostegno della transizione ecologica e digitale è rivolto alle imprese con un fatturato export pari ad almeno il 10% dell’ultimo bilancio e alle PMI con un fatturato export pari ad almeno il 3% dell’ultimo bilancio e che fanno parte di una filiera produttiva di almeno 3 imprese clienti.
Finanziamento a tasso agevolato
Le agevolazioni che rientrano in questo strumento includono finanziamenti a tasso agevolato (pari al 10% del tasso di riferimento UE) per un importo minimo di 10.000 euro.
L’importo massimo del contributo, invece, viene determinato prendendo la cifra minore tra: il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci; 500.000 euro per le micro imprese; 2,5 milioni per PMI e PMI innovative; 5 milioni per le altre imprese.
Il finanziamento ha una durata di 6 anni a decorrere dalla data della stipula del contratto, con un periodo di preammortamento di 2 anni e un periodo di rimborso di 4.
Il contributo a fondo perduto
Oltre a questo strumento, il fondo prevede la possibilità per alcune imprese di accedere a un contributo a fondo perduto per il 10% delle spese sostenute e fino a un massimo di 100.000 euro.
A questo strumento possono accedere:
- le micro imprese e le PMI del sud costituite da almeno 6 mesi
- micro imprese e PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000)
- PMI giovanili o imprese di capitali a maggioranza giovanile (almeno il 60% delle risorse tra i 18 e i 35 anni)
- micro imprese, PMI e imprese di capitali femminili
- micro imprese e PMI con almeno il 20% degli ultimi due fatturati annui derivante dall’export
- PMI e micro imprese innovative
- imprese (di qualsiasi dimensione) in possesso delle certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e con politiche rivolte ai temi ESG
- imprese con una unità locale o sede operativa nei territori colpiti dalle alluvioni dello scorso maggio
- imprese (anche non PMI o Micro Impresa), con Interessi diretti nei Balcani Occidentali
Le spese ammissibili
L’impresa richiedente deve destinare almeno il 50% dell’importo deliberato a investimenti digitali e/o ecologici, e la restante parte, fino al 50%, può essere destinata a ulteriori investimenti volti al rafforzamento patrimoniale.
Sono ammissibili ai fini delle agevolazioni le spese sostenute per la transizione digitale, tra cui:
- integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
- realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale
- investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali
- consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager)
- disaster recovery e business continuity
- blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali)
- spese per investimenti e formazione legate all’Industria 4.0
Tra le spese per la transizione ecologica rientrano invece:
- spese per investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale, anche in Italia
- pese per ottenimento e mantenimento delle certificazioni ambientali connesse gli investimenti oggetto del finanziamento
- spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale
- spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale
- spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato e comunque non superiore a 100.000 euro
Fondo 394 per l’internazionalizzazione delle imprese
Oltre a queste nuove misure tornano anche i “tradizionali” strumenti a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese.
Questi prevedono il finanziamento a tasso agevolato (10%) per un importo minimo di 10.000 euro per la realizzazione di un programma di inserimento mercati (focalizzato esclusivamente o in prevalenza sui beni e/o servizi offerti dall’azienda), attraverso:
- l’apertura di una nuova Struttura di tipologia negozio in un Paese Estero in cui non sono già presenti proprie Strutture
- l’apertura di nuove Strutture, purché di diversa tipologia (uno spazio in area commerciale – corner, uno showroom e un ufficio) con esclusione del negozio, in un Paese Estero in cui non sono già presenti proprie Strutture
- il potenziamento di una Struttura già esistente purché diversa dal negozio in un Paese Estero
Oltre al finanziamento a tasso agevolato, le imprese possono accedere a un finanziamento a fondo perduto con le stesse modalità indicate per il fondo a supporto della transizione digitale ed ecologica delle imprese.
Per entrambe le linee di intervento si procederà con l’apertura dello sportello il 27 luglio, con l’erogazione dei contributi fino ad esaurimento scorte.