Con il decreto direttoriale firmato da Laura Aria il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato l’elenco degli Innovation Manager, cioè dei “manager qualificati e delle società di consulenza” ai quali le aziende potranno rivolgersi per consulenze finalizzate a “sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitaleattraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0”.
L’elenco, che consta di ben 120 pagine riempite di quasi 9.000 nominativi, è stato compilato sulla base delle dichiarazioni rese dai professionisti all’atto della presentazione delle istanze di iscrizione all’elenco e, naturalmente, potrà essere modificato e aggiornato a seguito di controlli.
I manager hanno dovuto dichiarare gli anni di esperienza nelle seguenti aree:
- 1.A Big data e analisi dei dati
- 1.B Cloud, fog e quantum computing
- 1.C Cyber security
- 1.D Integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale
- 1.E Simulazione e sistemi cyber-fisici
- 1.F Prototipazione rapida
- 1.G Sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA)
- 1.H Robotica avanzata e collaborativa
- 1.I Interfaccia uomo-macchina
- 1.L Manifattura additiva e stampa tridimensionale
- 1.M Internet delle cose e delle macchine
- 1.N Integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
- 1.O Programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati
- 1.P Programmi di open innovation
- 2.A Applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione dei luoghi di lavoro
- 2.B Avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo di nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale
La pubblicazione dell’elenco arriva giusto in tempo per consentire l’avvio delle pratiche da parte delle imprese che intendono richiedere il beneficio. Proprio da oggi, 7 novembre, sarà infatti possibile iniziare la compilazione della domanda che poi andrà inviata a partire da 3 dicembre.
Ma vediamo con ordine come le micro, piccole e medie imprese che intendono avvalersi della consulenza di un manager temporaneo per la gestione e lo sviluppo dei processi di trasformazione tecnologica e digitale possono richiedere l’incentivo.
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Come richiedere l’incentivo
Per conoscere le modalità per fruire dell’agevolazione, il Ministero dello Sviluppo Economico, lo scorso 27 settembre, ha pubblicato il decreto direttoriale, rivolto appunto alle imprese interessate. Il decreto stabilisce le date per la compilazione e presentazione delle domande d’accesso al voucher per l’Innovation Manager.
Per la misura sono disponibili le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2019, per le annualità 2019 e 2020, pari complessivamente a 50 milioni di euro. Le domande saranno accolte fino a esaurimento dei fondi.
Come si legge sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, le imprese che vogliono richiedere il voucher devono seguire un iter composto dalle tre seguenti fasi:
- Verifica preliminare del possesso dei requisiti di accesso alla procedura informatica, a partire dalle ore 10 del 31 ottobre 2019
- Compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 7 novembre 2019 e fino alle ore 17 del 26 novembre 2019
- Invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10 del 3 dicembre 2019.
La chiusura dello sportello per la presentazione delle domande è disposta con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese. Le domande presentate nelle more della chiusura dello sportello, che non trovano copertura finanziaria, si considerano decadute.
Le domande di agevolazione sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.
Che cosa prevede il voucher
Come spiegato poc’anzi, il voucher degli Innovation Manager è destinato alle micro, piccole e medie imprese che intendono avvalersi della consulenza di un manager temporaneo.
Il tipo di consulenza offerto deve essere finalizzato a “sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali”.
Il valore del voucher non è fisso, varia in base alle dimensioni dell’azienda: copre il 50% delle spese per le micro e piccole imprese, fino a un massimo di 40 mila euro; il 30% delle spese per le medie imprese fino a un massimo di 25 mila euro; il 50% delle spese per le reti di impresa fino a un massimo di 80 mila euro.
Per poter beneficiare dell’incentivo è necessario sottoscrivere “un contratto di servizio di consulenza tra le imprese o le reti beneficiarie e le società di consulenza o i manager qualificati iscritti in un elenco istituito con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico”.
Nello specifico, le spese che rientrano nell’incentivo sono i compensi per le prestazioni di consulenza specialistica ottenute da un Innovation Manager o da una società di consulenza, con lo scopo di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti:
a) big data e analisi dei dati; b) cloud, fog e quantum computing; c) cyber security; d) integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale; e) simulazione e sistemi cyberfisici; f) prototipazione rapida; g) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA); h) robotica avanzata e collaborativa; i) interfaccia uomo-macchina; l) manifattura additiva e stampa tridimensionale; m) internet delle cose e delle macchine; n) integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; o) programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati; p) programmi di open innovation.