Bonus bici al via (con le code): ecco tutto quello che c’è da sapere

Al via la procedura per ottenere il bonus mobilità, il contributo per l’acquisto di bici, anche a pedalata assistita, monopattini e altri mezzi di mobilità ecologica. Ecco le regole e le modalità per ottenere lo sconto (e un piccolo trucco)

Pubblicato il 03 Nov 2020

bicicletta


Di prima mattina è già tutto pronto per il “clickday”: SPID, codice IBAN, fattura scansionata. Il wifi funziona, il pc è collegato. Ho per le mani la fattura di una city bike acquistata per euro 260,10 per mio figlio e, come tanti, provo a chiedere il bonus bici.

Alle 8:50 tutti ai blocchi di partenza: un minuto prima delle 9 accedo al sito www.buonomobilita.it, si apre un grafico a torta che mi informa che il plafond residuo è di 215 milioni di euro, e che sono in “sala d’attesa virtuale”, in coda. Il gioco dura poco perché dopo qualche minuto la piattaforma va in crash. Riprovo più volte a ricollegarmi, nel frattempo anche il sito del Ministero dell’ambiente www.minambiente.it va in sovraccarico. Dopo circa quaranta minuti riesco finalmente a rientrare nella piattaforma e a rimettermi in coda: alle 9 e 44 minuti sono 289.350esimo.

L’utente che accede alla procedura di rimborso ha tempo 20 minuti per completare la propria pratica: entrare con le credenziali SPID, inserire l’ IBAN del proprio conto corrente, produrre la fattura di acquisto. Alle 11:20 il sito buonomobilita.it mi informa che “il numero di utenti in coda davanti a te è: 268.272”. Da WhatsApp gli amici, anche loro in sala d’attesa, inviano faccine disperate: il più fortunato è all’11.577esimo posto. La fila scorre veloce (in 20 minuti sono state assolte circa 8.500 pratiche), ma non tutti riusciranno ad accedere al bonus visto che le domande sono molte e le risorse vanno ad esaurimento.

Il Ministero dell’Economia ha già annunciato che la misura verrà rifinanziata con la prossima legge di bilancio, quindi da gennaio in poi. Per chi ha atteso ore senza riuscire ad accedere al bonus ci sarà dunque tempo e modo per riprovare. Teniamoci pronti a un nuovo “clickday”.

Come accedere all’incentivo

Il buono mobilità è un contributo pari al 60% della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500 per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (monopattini, hoverboard e segway) ovvero per l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale.  Per ottenere il contributo è necessario conservare il documento giustificativo di spesa (fattura o altra documentazione commerciale valida ai fini fiscali) e allegarlo all’istanza da presentare mediante l’applicazione web. Possono usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 i maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione, nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti).

Lo “sconto” anche dal rivenditore

Da oggi 3 novembre, giorno di inizio operatività dell’applicazione web, è previsto lo sconto diretto da parte del fornitore del bene richiesto, sulla base di un buono di spesa digitale che i beneficiari potranno generare sull’applicazione web. In pratica gli interessati dovranno indicare sull’applicazione web il mezzo o il servizio che intendono acquistare e la piattaforma genererà il buono spesa digitale da consegnare ai fornitori autorizzati per ritirare la bicicletta, anche a pedalata assistita o elettrica, o il monopattino. Per gli esercenti è inoltre operativa, già dal 19 ottobre scorso, una piattaforma a cui possono accreditarsi: per richiedere il buono mobilità o il rimborso per gli acquisti effettuati, i beneficiari possono registrarsi sul portale web dedicato al Buono Mobilità 2020 a questo indirizzo.

I buoni di spesa devono essere utilizzati entro 30 giorni dalla relativa generazione, pena l’annullamento.

Che cosa si può acquistare con il bonus mobilità

Il buono mobilità può essere richiesto una sola volta e per l’acquisto di un solo bene o servizio tra i quali: le biciclette nuove o usate, sia tradizionali che a pedalata assistita; le handbike nuove o usate; i veicoli nuovi o usati per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica: monopattini, hoverboard, segway; i servizi di mobilità condivisa a uso individuale (ad esempio i servizi di “sharing mobility” come lo  scooter sharing, il bike sharing) esclusi quelli mediante autovetture.
Si ha diritto al contributo anche nel caso di un acquisto a rate, a condizione che l’intero importo sia riportato nel documento fiscale di acquisto.

Dal 2021 bonus anche per la rottamazione

Il Programma buono mobilità (art. 2 comma 1 del DL Clima così come modificato dal DL Rilancio) prevede per il 2020 l’erogazione di buoni mobilità per acquisti effettuati dal 4 maggio 2020 al 31 dicembre 2020, senza provvedere ad alcuna rottamazione di veicoli vetusti.

A partire dal 1 gennaio 2021 è poi prevista l’erogazione di buoni mobilità a fronte della rottamazione di veicoli vetusti; i buoni mobilità potranno essere spesi entro il 31 dicembre 2024.

Il buono riguarda le rottamazioni già effettuate dal 15 ottobre 2019 entro il 18 maggio 2020 e quelle che si effettueranno a partire dal 1 gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021 e potrà essere richiesto a partire dal 1 gennaio 2021 attraverso un’applicazione web. I veicoli la cui rottamazione dà diritto al buono sono le autovetture fino alla classe Euro3 o motocicli fino alla classe Euro2 ed Euro3 a due tempi.

Post scriptum

C’è anche chi c’è riuscito: il mio amico Marco è entrato nella “sala d’attesa” della piattaforma del buono mobilità alle 9.05. È stato più fortunato di me, che dopo aver perso il collegamento sono riuscito a rimettermi in fila solo dopo quaranta minuti. Marco era circa al posto numero 17.000. È riuscito ad accedere più o meno dopo tre ore, alle 11:50 e, una volta depositati i documenti richiesti, ha ottenuto il bonus. “Ti consiglio di fare spesso “refresh””, mi ha consigliato. Ecco, il trucco c’era: fare spesso “refresh”. Il sito del Ministero dell’Ambiente non l’aveva detto e non era indicato nelle istruzioni. Perché non ci ho pensato?

Alle 14:34 ho avuto finalmente modo di accedere alla piattaforma, che mi è parsa molto semplice da utilizzare. E alla fine, dopo cinque ore e mezzo di attesa, ho portato a casa il mio bonus bici.

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Diego Buonocore

Laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista dal 1996. E’ stato per molti anni caporedattore di importanti emittenti televisive del NordEst d’Italia. Inviato, collaboratore di televisioni nazionali, autore di documentari e reportage. Collaboratore di molte testate giornalistiche, tra cui “NordEst Europa”, “Il Sole 24 Ore”, “Pagina 99”, è consulente in materia di welfare aziendale e di incentivi ed agevolazioni per enti ed imprese.

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