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Arredamento, automazione e abbigliamento: dal MICS in arrivo un bando da 1 milione di euro per supportare la crescita delle start-up

Il bando MICS-Made in Italy Circolare e Sostenibile, del valore di 1 milione di euro, è dedicato a supportare la crescita e la scalabilità di startup italiane (massimo 5 anni di vita) nei settori arredamento, automazione e abbigliamento con prodotti/processi circolari e sostenibili.

Pubblicato il 16 Apr 2025

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Supportare il loro processo di crescita e la scalabilità sul mercato: è questo l’obiettivo del nuovo bando di MICS –  il partenariato esteso per il Made in Italy Circolare e Sostenibile dal valore di 1 milione di euro dedicato alle startup.

Il bando è stato presentato nel corso di un’evento dedicato alla giornata del Made in Italy (15 aprile), istituita a fine dicembre 2023 con la Legge Quadro per il Made in Italy.

MICS, un nuovo bando a supporto delle startup

Il bando è rivolto a startup di tutta Italia, con massimo 5 anni di vita, che hanno sviluppato prodotti e/o processi che rientrano nei tre settori di MICS: arredamento, automazione e abbigliamento.

Il bando verrà pubblicato a breve sul sito di MICS ed è stato creato con il supporto dell’Università degli studi di Napoli Federico II.

Il bando segue altre due iniziative simili lanciate da MICS dal valore complessivo di 21,5 milioni di euro, di cui il primo di 5,5 milioni destinato rispettivamente a organismi di ricerca e università pubbliche e private, e il secondo del valore di 16 milioni disposto per le micro, piccole, medie e grandi imprese italiane.

Nelle scorse settimane, inoltre, è stato presentato anche il bando MIMIT dedicato a “Investimenti nella filiera delle fibre tessili naturali e della concia”, che ha dato il via al Roadshow organizzato dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli (SSIP) e MICS, in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per presentare le opportunità di settore a partire dal recente bando.

“La forza del nostro partenariato è la cross fertilizzazione dei 3 settori in cui operano i progetti di MICS, i quali di norma non sono abituati a comunicare strutturalmente: a tal fine le università del partenariato hanno messo a fattor comune oltre 1000 ricercatori provenienti da tutta Italia che stanno lavorando per costruire il futuro del Made In Italy”, commenta Marco Taisch, Presidente del Partenariato Esteso MICS.

“Il nostro compito come MICS è quello di alimentare il dibattito tra tutti gli attori coinvolti per spingere le imprese a investire in ricerca e sviluppo e creare un luogo in cui si faccia politica industriale e politica per la competitività”, aggiunge.

MICS-Made in Italy Circolare e Sostenibile, ricordiamo, è un Partenariato Esteso finanziato dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) con fondi PNRR.

Il progetto Cycloplastic Economy

Durante la mattinata si è parlato anche di uno dei 146 progetti finanziati da MICS: “Cycloplastic Economy”, grazie alla testimonianza di Francesco Brandi, Ricercatore CNR.

Il progetto di ricerca è destinato alla valorizzazione delle potenzialità dei residui plastici e sintetici provenienti da diversi comparti dell’industria, in particolare del tessile, delle calzature e dell’arredamento fino agli imballaggi.

Esplorando le più innovative metodologie di rigenerazione di poliesteri, poliammidi e poliuretani, come il riciclo chimico e la depolimerizzazione, un team di ricercatori è impegnato nella missione di restituire nuovo valore agli scarti plastici, ottenendo così materie prime secondarie da impiegare nei distretti della moda, della farmaceutica e della cosmetica e contribuendo attivamente alla diminuzione dell’accumulo di plastica nell’ambiente.

Tutto con focus sulla riusabilità e sull’upgrading di prodotti e materiali.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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