Più di ¾ delle aziende manifatturiere considerano il paradigma “Impresa 4.0” una leva molto importante per recuperare competitività e rivitalizzare il settore a livello di Sistema paese. Questa propensione positiva si riflette anche sul numero di tecnologie digitali impiegate dalle aziende ai primi livelli di questo percorso: in media sono circa 3 differenti tecnologie, +30% rispetto alla rilevazione del 2019. In testa alla graduatoria quelle impiegate per l’acquisizione, la trasmissione e l’elaborazione dei dati, ovvero Big data Analytics e Industrial Internet of Things. Al primo posto tra i fattori abilitanti l’80% del campione individua la disponibilità di personale motivato e preparato a questa trasformazione, in grado di comprendere i benefici del paradigma 4.0 e di saperlo governare e coordinare, trasversalmente a tutte le funzioni e a tutti i livelli.
Sono queste le prime evidenze emerse in occasione della prima “pre-presentazione” a porte chiuse dei risultati preliminari della quarta edizione della ricerca “IMPRESA SMART 4.0. La trasformazione digitale del manifatturiero nell’era del COVID“, condotta dal Laboratorio RISE. La raccolta dati si chiuderà a fine febbraio e il report completo sarà divulgato in primavera, intanto il team dell’Università degli Studi di Brescia ha condiviso con imprenditori e manager alcuni primi risultati circa lo stato di diffusione e l’utilizzo delle tecnologie digitali abilitanti il paradigma 4.0 e gli impatti della pandemia da Covid-19 sugli investimenti in questa direzione. Per ora ammontano a 130 le compilazioni valide ricevute, con buona stratificazione dimensionale (57% grandi, 28% medie, 12% piccole e 3% micro) e una significativa polarizzazione in termini di localizzazione geografica (oltre l’80% dei rispondenti è situato al Nord Italia).
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E ricorda, fino al 28 febbraio sarà possibile partecipare alla raccolta dati.
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Immagine fornita da Shutterstock.