transizione digitale

Il Mimit stanzia 42 milioni per finanziare sei Digital Innovation Hub

Siglato il decreto direttoriale per la selezione di 6 nuovi poli di innovazione per favorire la transizione digitale delle imprese. I sei soggetti, che saranno finanziati con 42 milioni di euro a valere sul PNRR, si aggiungeranno ai Competence Center e agli European Digital Innovation Hub. Avranno il compito di facilitare l’accesso delle imprese al sistema di trasferimento tecnologico.

Pubblicato il 26 Ago 2023

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È stato firmato il decreto direttoriale che stanzia 42 milioni di euro per la selezione di 6 nuovi poli di innovazione per favorire la transizione digitale delle imprese. Lo ha comunicato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy in una nota che non fornisce il testo del decreto, specificando che il documento “è stato inviato agli organi competenti per la registrazione e il controllo”.

I 42 milioni sono una parte delle risorse ancora da assegnare della Missione 4, Componente 2, Investimento 2.3 del PNRR, intitolata “Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria”.

Ricordiamo che questo Investimento mette a disposizione 350 milioni di euro, dei quali circa 261 sono stati assegnati per il rifinanziamento dei Competence Center e per il co-finanziamento dei nuovi Edih, gli European Digital Innovation Hub o Poli Europei di Innovazione Digitale.

In particolare 113,4 milioni di euro sono stati destinati al rifinanziamento degli 8 Competence Center; 33,6 milioni di euro sono per la quota italiana di cofinanziamento dei 13 Poli europei di innovazione digitale (EDIH) selezionati nella gara europea parte del programma Digital Europe; 114,5 milioni di euro sono invece destinati a finanziare i 24 Poli europei di innovazione digitale che hanno ricevuto il “Seal of Excellence” dalla Commissione Europea, ma che non sono finanziati dall’UE.

I 42 milioni del nuovo decreto direttoriale sono quindi circa la metà degli 88,5 milioni che restano da assegnare. Il numero di strutture coperte da questo Investimento salirà così a 51, completando il “parco” di realtà originariamente previsto dal Mimit nel PNRR. Resta poi da capire a quali strutture andranno i circa 46,5 milioni che restano ancora non assegnati.

Quali saranno i 6 nuovi Poli di innovazione

Il testo del decreto direttoriale, vale la pena sottolinearlo, non è ancora noto.

Fatta questa premessa, possiamo fare qualche ipotesi su quali saranno queste sei nuove strutture che si aggiungono al sistema dei Competence Center e degli European Digital Innovazione Hub.

Il sistema di poli di innovazione finanziato dal PNRR è oggi costituito da 45 strutture: 8 Competence Center e 34 Edih. Le sei nuove strutture saranno invece di altro tipo.

Il comunicato infatti parla di poli che “costituiranno i punti di accesso per le imprese al sistema di trasferimento tecnologico composto dai Competence Center e dagli European Digital Innovation Hub”.

Dice inoltre che “la selezione è rivolta ad enti pubblici e privati che svolgono attività di rappresentanza, supporto e promozione delle imprese a livello nazionale”

Specifica infine che “L’obiettivo è costituire hub digitali per l’erogazione di servizi di first assessment digitale e orientamento”.

Ribadito che il decreto non specifica i nomi di queste realtà, ma indìce una selezione aperta a una serie di soggetti potenzialmente idonei, l’ipotesi maggiormente accreditata è che le sei realtà da finanziare siano dei soggetti di raccordo e coordinamento di istituzioni già esistenti.

Potrebbe cioè – ma il condizionale è d’obbligo – trattarsi delle strutture di coordinamento e rappresentanza dei Digital Innovation Hub di Confindustria, di Confartigianato, di CNA, della Compagnia delle Opere, della Legacoop e degli EDI (Ecosistema Digitale per l’Innovazione) di Confcommercio.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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