Cooperare affinché si garantisca uno sviluppo sicuro ed etico dell’intelligenza artificiale, cogliendo così le grandi opportunità che questa tecnologia può offrire, non solo in termini di produttività e competitività del sistema produttivo, ma anche nella pubblica amministrazione e nell’offerta dei servizi al cittadino: è questo l’impegno che i ministri dell’industria, della tecnologia e del digitale dei Paesi del G7 hanno messo nero su bianco nella dichiarazione congiunta che giunge alla fine della seconda giornata ministeriale G7 sull’Industria, Tecnologia e Digitale, svoltasi a Trento.
Un documento dove si ribadisce la necessità e l’impegno di adottare un approccio coordinato e collaborativo alla governance dell’innovazione tecnologica e digitale. Con un forte impegno verso lo sviluppo sostenibile, la protezione dei diritti umani e la promozione di una crescita economica inclusiva, i Paesi del G7 si pongono come leader nella definizione delle politiche che guideranno il futuro dell’industria digitale e tecnologica.
Indice degli argomenti
L’AI per la competitività, produttività e sostenibilità dell’industria
La dichiarazione riconosce più volte il ruolo dell’intelligenza artificiale (AI) e delle tecnologie emergenti come strumenti fondamentali per il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
Queste tecnologie, se sviluppate e implementate in maniera sicura, affidabile e degna di fiducia, hanno il potenziale di rivoluzionare numerosi settori, migliorando notevolmente la produttività, l’efficienza, l’innovazione e la scoperta scientifica.
In particolare, l’adozione di queste tecnologie nel settore manifatturiero potrebbe potenziare la competitività industriale, creando nuove opportunità di business e ampliando la partecipazione al mercato.
Tuttavia, ribadiscono i ministri, è fondamentale garantire un ambiente che massimizzi i benefici dell’AI minimizzando al contempo i rischi, come le minacce cibernetiche, le disuguaglianze sociali ed economiche, la discriminazione di genere, i pregiudizi e la disinformazione.
La dichiarazione sottolinea l’importanza di integrare l’AI nei processi industriali in modo da aumentare la produttività e l’output in maniera sostenibile per l’ambiente grazie, ad esempio, alla possibilità di generare nuovi prodotti o design, analizzare grandi quantità di dati e fornire intuizioni preziose per decisioni aziendali informate, riducendo i costi e migliorando la qualità del lavoro.
E per abilitare questi vantaggi, i ministri si impegna a cooperare per assicurare che anche le micro, piccole e medie imprese (MPMI) beneficino della trasformazione digitale e sfruttino appieno questo potenziale tecnologico. A questo scopo, viene riconosciuta la necessità di rafforzare gli impegni nella formazione e nello sviluppo della forza lavoro, cruciali per aumentare la consapevolezza e le competenze necessarie per sviluppare, implementare e utilizzare l’AI.
Per raggiungere questi obiettivi, si ritiene fondamentale la collaborazione tecnica e lo scambio volontario di conoscenze per promuovere la competitività industriale, nuove opportunità commerciali e garantire una partecipazione equa al mercato.
La dichiarazione enfatizza l’importanza della cooperazione tra i membri del G7 e i partner chiave dei paesi in via di sviluppo per favorire l’adozione efficace delle tecnologie e una solida collaborazione tecnica tra le parti interessate lungo le catene del valore.
Inoltre, viene proposto lo sviluppo di un rapporto che analizzi i fattori propulsori e le sfide dell’adozione e dello sviluppo dell’AI tra le aziende, specialmente le MPMI.
Questo rapporto mira a fornire opzioni politiche per i governi del G7 per promuovere un’adozione sicura, affidabile e degna di fiducia di queste tecnologie emergenti, garantendo il pieno rispetto dei diritti legali applicabili. L’obiettivo è migliorare la comprensione congiunta delle strategie di adozione tecnologica, valutare le strategie politiche e le esperienze nei paesi del G7 e fornire un insieme di raccomandazioni per supportare le MPMI nell’adozione dell’AI.
L’importanza delle tecnologie quantistiche
Nella dichiarazione, i ministri riconoscono anche l’importanza delle tecnologie quantistiche, che stanno diventando sempre più parte del panorama economico grazie agli investimenti pubblici e privati.
Queste tecnologie offrono nuovi modi di acquisire, trasmettere ed elaborare informazioni, con il potenziale di rivoluzionare settori come la chimica, i materiali e la fisica.
L’industria quantistica, con consorzi attivi in tutti i paesi del G7, sta emergendo come un nuovo ecosistema, con lo sviluppo di diverse piattaforme hardware per esplorare implementazioni industriali di questi sistemi nascenti.
La dichiarazione accoglie con favore la collaborazione del G7 per promuovere la crescita dell’industria quantistica e riconosce i benefici dello scambio di informazioni e della collaborazione nella ricerca e sviluppo per l’adozione industriale delle tecnologie quantistiche.
Il ruolo dei semiconduttori nell’economia digitale
Si ritorna anche sul tema dei semiconduttori, che era già stato al centro di una delle sessioni della prima giornata della Ministeriale. Nel documento si riconosce il loro ruolo fondamentale all’interno di un’economia digitale con le loro catene di fornitura essenziali per la sicurezza economica e la resilienza.
Viene quindi accolto con favore l’istituzione di un Gruppo di Contatto sui Semiconduttori (PoC Group) dedicato a facilitare lo scambio di informazioni e le migliori pratiche tra i membri del G7. Questo gruppo mira a scambiare informazioni su questioni che influenzano l’industria dei semiconduttori, collaborando con la Rete Informale di Scambio sui Semiconduttori dell’OCSE.
L’intelligenza artificiale, in arrivo un toolkit per la pubblica amministrazione
La potenzialità dell’intelligenza artificiale viene riconosciuta anche nel settore pubblico e, in particolar modo, nella responsabilità di impiegarla per offrire migliori servizi ai cittadini. Tuttavia, i ministri riconoscono anche le criticità che l’utilizzo dell’AI può comportare e, in particolar modo, che seppur l’AI rappresenti un valido strumento per superare le diseguaglianze sociali e creare un futuro più sostenibile, è necessario non ignorare l’impatto dell’utilizzo di questi strumenti sui diritti dei cittadini.
Da tenere a mente anche che l’AI può, anche inavvertitamente, perpetuare bias che possono invece acutizzare le differenze sociali già presenti. Per questo, si riconosce l’importanza di un approccio basato sul rischio al fine di preservare un ambiente aperto e abilitante per lo sviluppo e il dispiegamento dell’AI che massimizzi i benefici della tecnologia per le persone e il pianeta, mitigando i suoi rischi.
In vista di ciò, si attende con interesse lo sviluppo di un toolkit, da finalizzare durante la Presidenza italiana del G7, che dia indicazioni per creare un ambiente aperto e abilitante per lo sviluppo, il dispiegamento e l’uso sicuro, affidabile e degno di fiducia dell’AI nel settore pubblico.
Sforzi che verranno messi a terra anche continuando a costruire su quanto fatto dal Processo di Hiroshima sull’AI – iniziativa lanciata nel corso del G7 del 19 maggio 2023 per promuovere i criteri di sicurezza per i sistemi avanzati di AI a livello globale – culminato con l’adozione del primo Codice di Condotta sull’AI rivolto alle aziende sviluppatrici.