Via libera del Governo alla cessione di Comau a One Equity Partners. Il Governo ha approvato, nell’ambito delle sue prerogative per l’esercizio del golden power, la cessione della quota di maggioranza di Comau al fondo americano, che diventa così proprietario del 50,1% del pacchetto azionario, lasciando a Stellantis una quota del 49,9%.
L’approvazione dell’operazione è stata concessa con una serie di prescrizioni volte a tutelare un asset considerato strategico per l’industria italiana.
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Le prescrizioni del Governo
La decisione del Governo, comunicata tramite una nota di Palazzo Chigi, prende atto che le parti si sono impegnate a garantire un impatto positivo sulla forza lavoro nel medio-lungo termine.
Il Governo però vigilerà sugli investimenti in ricerca e sviluppo, sul mantenimento in Italia degli impianti di produzione e delle funzioni di direzione e coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo e sui brevetti e la proprietà intellettuale.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, avrà il compito di monitorare l’attuazione delle prescrizioni e garantire il rispetto degli impegni assunti da One Equity Partners.
Sindacati preoccupati
L’operazione si inserisce in un contesto di profonda trasformazione per l’industria italiana, alle prese con le sfide della transizione ecologica e della competizione globale. La cessione di Comau rappresenta un passaggio delicato che richiede la massima attenzione da parte di tutte le parti coinvolte.
La Fim-Cisl ha espresso la necessità di un incontro urgente con Comau e con il Governo per chiarire le implicazioni delle prescrizioni e ottenere garanzie concrete sul futuro dell’azienda e dei suoi dipendenti.