skills mismatch

Unioncamere e Confindustria certificheranno le competenze tecnico-professionali dei giovani

Confindustria e Unioncamere hanno siglato un accordo per collaborare al fine di ridurre il mismatch di competenze nel mercato del lavoro italiano. Prevista l’offerta di esperienze di alternanza scuola-lavoro di qualità, ma anche l’elaborazione di strumenti per la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti delle scuole secondarie superiori con indirizzo tecnico-professionale.

Pubblicato il 24 Ott 2023

Lavoro occupazione

Ridurre il mismatch di competenze nell’industria a partire dalla formazione dei giovani: è questo lo scopo dell’accordo raggiunto da Confindustria e Unioncamere.

L’accordo – siglato da presidente di Unioncamere, Andrea Prete, e il Vice Presidente di Confindustria per il capitale umano, Giovanni Brugnoli – è diretto alla realizzazione e diffusione di esperienze di alternanza scuola lavoro di qualità e all’elaborazione di strumenti per la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti delle scuole secondarie superiori con indirizzo tecnico-professionale nei percorsi per le competenze trasversali (PCTO).

Il difficile incontro tra domanda e offerta di lavoro (fenomeno conosciuto anche come skill mismatch), che nel 2022 ha interessato il 40% delle assunzioni che le imprese avevano in programma, potrebbe ulteriormente acuirsi nel 2023, arrivando a interessare 2,4 milioni di posizioni lavorative. 

Secondo il Vice Presidente di Confindustria per il capitale umano, Giovanni Brugnoli, il tasso di mismatch si appresta ad arrivare a quota 50%. Tuttavia, alcuni settori del manifatturiero si troverebbero già in questa situazione critica, con la difficoltà di reperire la metà delle professionalità che servono alle imprese, in particolare quelle dei giovani under 29.

Che cosa prevede l’accordo Unioncamere – Confindustria

L’accordo siglato tra Unioncamere e c Confindustria mira a ridurre il problema della difficoltà di reperimento da parte delle imprese di figure specializzate insistendo sulla formazione, anche pratica, dei giovani.

Valorizzando i dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal sui fabbisogni professionali richiesti dalle imprese, l’accordo sancisce la collaborazione tra le parti per la promozione di iniziative di orientamento formativo e professionale dei giovani, con particolare attenzione alle esigenze del sistema produttivo legate alla filiera formativa tecnico-professionale, ai percorsi ITS Academy ed alle discipline STEM, e l’individuazione di modelli e strumenti utili alla certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nei contesti aziendali, attraverso la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro promossi con specifici standard di qualità.

“Con l’accordo Unioncamere-Confindustria si formalizza una collaborazione, ormai in corso da molti anni, sul collegamento tra il nostro sistema di istruzione e i fabbisogni delle imprese in un mercato del lavoro sempre più complesso”, commenta Giovanni Brugnoli, Vice Presidente di Confindustria per il capitale umano.

“In concreto lavoreremo, fianco a fianco, soprattutto sul fronte del sistema Excelsior, coinvolgendo sempre più imprese e settori nell’attività di diffusione e contestualizzazione della vasta banca-dati di Unioncamere, per noi fondamentale, anche in chiave di orientamento per i nostri studenti”, aggiunge.

L’accordo prevede inoltre che le due realtà collaborino per la diffusione degli strumenti di formazione sul lavoro nelle scuole, in particolare dei PCTO, che, anche attraverso la prossima riforma dell’istruzione tecnico-professionale, diventeranno sempre più strategici e dovranno essere sempre più di qualità.

L’intesa siglata con Confindustria si unisce agli altri accordi che Unioncamere ha già siglato con diverse associazioni imprenditoriali.

“È fondamentale agire su tutti i fronti utili a promuovere una formazione di qualità, che risponda alle esigenze delle imprese, offrendo ai giovani più rapide e soddisfacenti occasioni di occupazione”, commenta il presidente di Unioncamere, Andrea Prete.

“La recente riforma, del resto, assegna alle Camere di commercio precise funzioni di orientamento al lavoro e alle professioni e assegna loro un importante ruolo per la realizzazione del sistema di certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali e nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Un compito che le Camere svolgono nei territori, anche come soggetti della Rete nazionale dei servizi per le politiche attive del lavoro”, aggiunge.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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