Macchine utensili, Europa in crescita e in trasformazione

Pubblicato il 01 Dic 2016

1280px-milling_splineprofile


In occasione dell’Assemblea Generale di Cecimo, la federazione europea che riunisce 15 associazioni nazionali del comparto della macchina utensile, sono stati presentati i numeri del settore e i risultati di un’indagine sulle trasformazioni in atto nel settore manifatturiero europeo.

Innanzitutto i dati del comparto. La produzione europea di macchine utensili nel 2016 è in leggera crescita e si attesterà su un valore di 24,2 miliardi di euro, a fronte di un calo della produzione mondiale. Le esportazioni resteranno stabili a quota 18,7 miliardi di euro, mentre la quota di mercato della produzione europea cresce superando il 40%.

Cecimo ha poi reso noti i risultati di un’indagine condotta presso gli amministratori delegati e i titolari delle aziende europee di macchine utensili. È emerso che ci sono due priorità: adottare modelli di business data-driven e dotarsi di una struttura di competenze che comprendano sia quelle provenienti dal dominio ICT sia quelle tipiche del mondo manifatturiero.

“I costruttori di macchine utensili fanno sempre più fatica a trovare sul mercato le conoscenze e le competenze necessarie per applicare soluzioni digitali nel settore della produzione avanzata”, ha dichiarato Filip Geerts, Direttore Generale di Cecimo. “Per affrontare questa sfida, le autorità pubbliche a livello nazionale e regionale, nonché i responsabili del settore educational insieme con l’industria dovrebbero investire di più nella progettazione e nell’offerta di un nuovo approccio alla formazione che metta insieme discipline diverse come la programmazione software e le tecnologie di produzione. In secondo luogo, gli Stati membri stanno lanciando ambiziosi programmi di investimento per la modernizzazione della produzione e modelli di business basati sui servizi. Tuttavia, l’UE ha un ruolo importante da svolgere nel coordinamento e nell’accelerazione di tali programmi di investimento. Saremo in grado di far fronte alle pressioni competitive globali solo se sapremo mettere a fattor comune le nostre risorse in Europa e coordinare le nostre azioni”.

Esiste poi anche un problema di incertezza sugli aspetti legali relativi all’accesso ai dati lungo la filiera. “Se l’Europa vuole una base industriale competitiva e data-driven – ha aggiunto Luigi Galdabini, Presidente Cecimo – i costruttori di macchine utensili dovranno poter accedere ai dati provenienti dalle macchine utilizzate dai vari clienti lungo la catena del valore. Tra i benefici più evidenti che si genereranno segnalo un aumento della produttività, della sicurezza, dell’efficienza nell’uso di energia e altre risorse per l’intero settore manifatturiero europeo, tenendo conto del fatto che le macchine utensili sono un fattore chiave della produzione di altre apparecchiature e di macchinari industriali in diversi settori”.

Valuta la qualità di questo articolo

Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4