“Genova potrebbe diventare la flagship town europea di Leonardo, per mettere in evidenza un vero esempio di città resiliente, con mobilità elettrica e con tutto le misure che, sotto questo aspetto, possono essere messe in campo”. Le parole dell’assessore allo sviluppo economico del Comune di Genova, Giancarlo Vinacci, a margine della presentazione della Smart Week, una settimana di eventi dedicati alla città intelligente, svelano qualche dettaglio in più dell’accordo tra il colosso italiano dell’hi tech e gli enti locali.
Il protocollo d’intesa, siglato dall’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo (in fondo all’articolo la videointervista), dai presidenti di Regione Liguria Giovanni Toti e dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, e dal sindaco di Genova Marco Bucci, prevede infatti lo sviluppo di progetti di resilienza attraverso tecnologie e strumenti innovativi.
Un passo in linea con la creazione, nel capoluogo ligure, di uno degli otto competence center italiani, il progetto START 4.0, dedicato alla sicurezza delle infrastrutture critiche, guidato dal CNR ma nel quale Leonardo ha un ruolo di rilievo.
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Ecco i termini dell’accordo con gli enti locali
Secondo il protocollo, che ha una durata triennale, e che è in linea con gli obiettivi dell’Agenda di Sostenibilità 2030 delle Nazioni Unite e con le direttive comunitarie in materia di sicurezza integrata e prevenzione dei rischi, verranno individuate specifiche aree dove sviluppare progetti di resilienza territoriale e monitoraggio ambientale attraverso l’applicazione di tecnologie e strumenti innovativi a supporto della sicurezza e della salvaguardia dei cittadini.
Leonardo, infatti, si impegna a mettere a disposizione la propria esperienza per implementare specifiche soluzioni tecnologiche in diversi ambiti, dal monitoraggio del territorio, alla mobilità, dai servizi ai cittadini, alla sicurezza, dall’efficienza energetica, alla tracciabilità delle merci, fino alla resilienza dei sistemi cyber. A questo si aggiunge la possibilità di collaborare con altri soggetti pubblici e privati, anche non presenti sul territorio regionale, per promuovere il territorio della Liguria come un polo di eccellenza dell’innovazione.
Il ruolo di Leonardo, a Genova un “coagulo” di competenze
L’azienda, quindi, che a Genova ha deciso di creare un presidio dedicato alla cyber security, metterà a disposizione del territorio, su cui opera e dove ha un “pezzo delle nostre radici” come ha detto l’amministratore delegato, Alessandro Profumo, alcune delle sue migliori tecnologie. Si tratta, per fare qualche esempio dei sistemi di osservazione satellitare, o a infrarosso, fondamentali per l’osservazione ambientale in caso di condizioni critiche, come le mareggiate o le forti piogge ma anche della sensoristica che Leonardo potrà mettere a disposizione dell’azienda che sarà chiamata a ricostruire Ponte Morandi.
“Con questa intesa – ha sottolineato Alessandro Profumo – rinnoviamo il nostro impegno verso la Liguria e Genova. Leonardo offrirà le proprie competenze agli enti locali per attivare il primo partenariato pubblico-privato in grado di supportare la sicurezza dei cittadini e del territorio ligure, una delle regioni di riferimento nel sistema produttivo della nostra azienda”.
Genova, quindi, diventa il punto di raccordo delle competenze del gruppo per utilizzare tutte le nuove tecnologie a presidio del territorio e delle infrastrutture critiche. “Vogliamo mettere insieme le intelligenze per farle funzionare in modo raccordato – spiega Profumo – e questo protocollo è importante perché diventa un punto di coagulo delle nostre competenze che mettiamo al servizio di Regione Liguria, Comune di Genova e Autorità di Sistema Portuale per presidiare, da Genova territori e infrastrutture critiche non solo liguri ma anche nazionali”.
Toti: “Polo di eccellenza per indirizzare decisioni e investimenti”
Un accordo che arriva dopo settimane che sono state particolarmente complesse per Liguria ma anche: “In un momento in cui ancora di più si comprende – ha ricordato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – quale sia l’importanza della tutela del territorio, del monitoraggio e della ristrutturazione delle opere pubbliche, e di quanto sia fondamentale un grande piano di investimenti per portare fuori il Paese da un ritardo infrastrutturale endemico del territorio italiano”.
“Crediamo che grazie alla tecnologia che Leonardo ha sviluppato in questi anni, le strutture e professionalità che ha a disposizione – prosegue Toti – si vada a realizzare un polo di eccellenza che possa fornire gli strumenti per indirizzare le decisioni pubbliche e di investimento nella direzione giusta. Non è un caso che nasca a Genova, un luogo che ha pagato un prezzo altissimo, ma ha anche maturato l’esperienza per affrontare i problemi”.
Da Leonardo un aiuto al porto per suppportare le nuove sfide
Il ruolo di Leonardo, quindi, sarà quello di attivare tutte le migliori tecnologie per la sicurezza delle infrastrutture strategiche che, giocoforza, a Genova non possono non tenere in considerazione il Porto. L’attenzione, quindi, è verso tutta una serie di attività fondamentali tali per garantire sicurezza allo scalo.
“Vorrei sottolineare l’estrema rilevanza per il porto di Genova – ha dichiarato il PresidentePaolo Emilio Signorini – del protocollo che abbiamo firmato. Gli ambiti di intervento possono essere molteplici e vanno dalla cyber security, al monitoraggio delle infrastrutture nonché alla realizzazione del nuovo varco a ponente del porto. Speriamo di avere il supporto di un operatore come Leonardo per attrezzarci e affrontare al meglio queste nuove sfide”
Un accordo che pone le basi per la crescita della città
Un’attenzione alla città che rientra in quel percorso di sviluppo che era auspicato dalle istituzioni. “Genova è lusingata per questo accordo – ha spiegato il Sindaco, Marco Bucci – perché qui potranno essere riunite esperienze da esportare non solo in Italia ma nel mondo. Questo centro di competenza è in linea con la legge che passerà in Senato qualche giorno che prevede l’istituzione dell’Agenzia per la sicurezza delle infrastrutture a Genova”.
Insomma un cerchi che si va finalmente a chiudere è che porta un sigillo molto positivo nelle strategie di crescita del territorio. “La nostra Università, l’IIT e tutto il settore tecnologico della città collabora. Si sta finalmente creando il network – conclude Bucci – per cui abbiamo sempre lottato”.