Saranno circa 200 mila i posti di lavoro richiesti nel prossimo triennio (2020-2022) nei settori della meccanica, dell’ICT, dell’alimentare, del tessile, della chimica e del legno-arredo. Lo evidenziano le elaborazioni dell’Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria sulla base di dati Istat e Unioncamere presentate il 22 gennaio a Roma in occasione di Orientagiovani.
Le imprese hanno urgenza di assumere determinate figure professionali ma risultano di difficile reperimento, al punto che risulta difficoltosa anche la selezione degli under 29 poiché l’offerta formativa è carente sopratutto per quanto riguarda le competenze scientifiche e tecniche medio-alte.
Le previsioni fatte, nello specifico, indicano che saranno 67 mila i nuovi posti di lavoro nel settore della meccanica. Di questi, circa un terzo saranno disponibili per professioni manageriali, scientifiche e di elevata specializzazione (come ingegneri, progettisti e specialisti in scienze informatiche) e per professioni tecniche come ad esempio addetti alla gestione dei processi produttivi, specie quelli legati al digitale.
Nei settori della chimica, della farmaceutica e della fabbricazione di prodotti in gomma e plastica, si prevede per il prossimo triennio una domanda di lavoro pari a circa 16 mila addetti. In questo settore, le professioni tecniche, scientifiche e di elevata specializzazione (come l’analista chimico, il ricercatore farmaceutico e il tecnico di laboratorio) rappresenteranno dalla metà ai due terzi delle figure professionali richieste, con una significativa domanda anche di dottori di ricerca.
Anche nel campo dell’ICT la domanda di lavoro è stimata sui 40 mila individui nel triennio. Si evidenziano che le figure più richieste saranno il programmatore, il progettista/sviluppatore di software e app, il data-scientist il progettista di apparecchiature informatiche e loro periferiche e il progettista di impianti per le telecomunicazioni.
La forte domanda di nuovi posti di lavoro che arriva sia dai macro-settori della chimica che dell’ICT prescindono dal turn-over dei lavoratori destinati alla pensione. Lo stesso accade per il settore alimentare in cui gli ingressi complessivi entro il 2020 saranno circa 45 mila, con una crescita di quasi 15 mila rispetto allo scorso anno, con una forte domanda di giovani under 29.
Significativa inoltre la crescita del fabbisogno del settore tessile, che si attesterà sulle 25 mila persone, caratterizzata inoltre da punte di difficoltà di reperimento che superano l’80% per figure tecniche fondamentali come i modellisti.
Nel legno-arredo invece, la domanda di lavoro consisterà di quasi 12 mila nuovi ingressi con una forte domanda di designer e operai specializzati nella lavorazione del legno.
I premi di Orientagiovani
Orientagiovani, iniziativa promossa da Confindustria e Luiss con il sostegno di Umana e la partecipazione di Unindustria, ha favorito l’incontro di oltre 90 associazioni industriali e di circa 20 mila studenti; qui sono state premiate le imprese eccellenti che si sono distinte per l’alternanza scuola lavoro (con il riconoscimento del Baq, il Bollino per l’Alternanza di Qualità) e la collaborazione con gli ITS, gli Istituti tecnici superiori (con il riconoscimento del Bits, il Bollino Impresa in ITS).
Per il 2019 la migliore azienda nella graduatoria Baq è stata la Co.Mac di Bergamo, mentre la migliore azienda nella graduatoria Bits la Accorhotels Italia. Nella classifica complessiva di punteggio primeggia invece Umana.
Durante Orientagiovani sono state premiate anche le associazioni industriali che hanno totalizzato il numero maggiore di nuovi Bollini da aziende associate: l’Associazione Industriale Bresciana-AIB e Confindustria Bari-Bat.