Sono 18 i progetti che riceveranno i 3,2 milioni totali stanziati con il primo bando del Competence Center dell’Emilia Romagna Bi-Rex (Big Data Innovation & Research Excellence). Big Data, Robotica collaborativa, e Additive Manufacturing sono alcuni degli ambiti delle idee di Industria 4.0 premiate, messe a punto da ben 47 imprese di nove filiere produttive diverse, provenienti da sette regioni d’Italia.
Inoltre, nei prossimi giorni sarà pubblicato un nuovo bando del Competence Center guidato dall’Università di Bologna, che metterà a disposizione delle imprese ulteriori risorse in ambito Industria 4.0.
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I risultati del primo bando
I progetti vincitori del primo bando – i cui dettagli non sono ancora pubblici per ragioni di privacy – coinvolgono dieci università e riguardano sette aree (ulteriormente articolate in 16 sottoaree): Big data per la sostenibilità; Big data per il manufacturing; ICT per macchine e linee di produzione; Sistemi avanzati per la gestione dei processi di produzione; Security e Blockchain; Additive & Advanced Manufacturing; Robotica collaborativa, warehousing e Automated guided vehicle.
I 3,2 milioni messi a disposizione dal bando di Bi-Rex (la selezione si è chiusa lo scorso 23 dicembre 2019, con 25 progetti ammessi alla valutazione del Comitato di esperti) sono la cifra più alta messa a disposizione da tutta la rete degli otto Competence Center italiani.
“Investire nella capacità di innovazione delle imprese e nella ricerca, per avviare e innescare il prima possibile i processi di ripresa: è questo il segnale che intendiamo dare all’intero tessuto industriale italiano, in un momento critico come quello che stiamo attraversando”, spiega Stefano Cattorini, Direttore Generale di Bi-Rex, che ha raccontato a Innotavion Post (in un’intervista disponibile in fondo all’articolo) i risultati del bando e tutti i progetti in via di sviluppo del Competence Center.
I bandi dei Competence Center italiani sono destinati a progetti sviluppati nell’intero territorio nazionale. Le aziende vincitrici di quello di Bi-Rex infatti provengono da sette diverse regioni: Emilia-Romagna, Lombardia, Lazio, Marche, Sicilia, Toscana e Trentino Alto-Adige. Le filiere di appartenenza delle aziende vincitrici sono nove: ICT, Meccatronica, servizi Finanza & Logistica, Biomedicale, Energia & Ambiente, Agrifood, Automotive & Aerospace, IT e Chimica.
Inoltre, quasi la metà dei soggetti beneficiari (circa il 45%) è composta da PMI, a riprova di un interesse per lo sviluppo digitale non circoscritto solo alle grandi aziende e alle multinazionali.
Oltre all’innovatività, alla qualità e alle ricadute economiche del progetto, un aspetto fondamentale ha riguardato la valorizzazione dei progetti collaborativi tra pubblico e privato: sono stati premiati i progetti che prevedono la presenza in partnership di più imprese e la collaborazione con organismi di ricerca e università.
“La crisi legata alla pandemia Covid-19 testimonia come Big Data, innovazione e digitalizzazione diventino sempre più imprescindibili nel contesto socioeconomico odierno, a maggior ragione in un contesto come quello di domani che sarà da ridefinire sulla base di quanto accaduto”, continua Cattorini. “Proprio in questo periodo è emersa la portata rivoluzionaria costituita dall’utilizzo dei Big Data: investire nella capacità di innovazione diventa perciò una condizione essenziale, non solo in ottica di supporto alle imprese per l’ottimizzazione dei processi produttivi e l’ampliamento dei business, ma anche per una comprensione chiara e definita delle enormi sfide che la nostra società globale è costretta ad affrontare. Il segnale che abbiamo voluto lanciare va proprio in questa direzione”.
Anche il Ministero dello Sviluppo Economico ha espresso la propria soddisfazione per l’esito del bando di Bi-Rex. “I Competence Center 4.0, 8 centri di innovazione promossi dal Mise nell’ambito del programma Industria 4.0, sono un elemento importante nella strategia di digitalizzazione della nostra impresa”, ha dichiarato Gian Paolo Manzella, Sottosegretario allo Sviluppo Economico. “Un bel segnale, dunque, i 18 progetti Industria 4.0 approvati dal Competence Center di Bologna Bi-Rex e finanziati con 3.2 milioni di euro. Sino ad oggi il bando del Ministero dello Sviluppo Economico ha già coinvolto 334 imprese con progetti che ribadiscono le potenzialità dei Competence Center e il ruolo di impulso tecnologico che possono avere per l’industria di domani. E la loro iniziativa congiunta di mettere a disposizione le proprie competenze e tecnologie per sviluppare prodotti e servizi per contrastare l’emergenza Covid-19 è un segno del potenziale di questa rete che il Ministero ha promosso in questi anni”.
Dal nuovo bando alla linea pilota: il futuro di Bi-Rex
Oltre all’assegnazione delle risorse del primo bando da 3,2 milioni, il Competence Center bolognese è pronto a lanciare il secondo bando, atteso a giorni, che avrà una dotazione finanziaria di circa 1 milione di euro. Lo ha annunciato in anteprima proprio Stefano Cattorini. “Abbiamo intenzione di lanciare il prossimo bando a brevissimo”, ha detto. “Abbiamo dilatato i tempi originali, tenendo conto dell’emergenza in corso nel nostro Paese, ma credo che sia un segnale per andare incontro alla volontà di partecipazione di molte aziende”.
I progetti a cui si rivolgerà il secondo bando di Bi-Rex riguarderanno le aree meno rappresentate nella call precedente: in primis sostenibilità e responsabilità sociale, ma anche i sistemi avanzati per la gestione dei processi produttivi, la robotica collaborativa (“due aree che nella cosiddetta “fase 2″ avranno una fondamentale importanza per la ripresa”, sottolinea Cattorini), Blockchain e Security. Proprio in questi giorni il Comitato di esperti sta facendo le ultime valutazioni, preliminari alla pubblicazione vera e propria del bando, che potrà finanziare circa 5 o 6 progetti.
Continua inoltre l’integrazione presso la sede di Bi-Rex della linea pilota, attraverso la quale le imprese possono vedere in azione e provare le tecnologie di Industria 4.0 messe a disposizione dal Competence Center, che ha anche concluso accordi con molti degli Innovation Center dei consorziati, vere e proprie eccellenze nei relativi ambiti. Sarà possibile infatti fruire dei servizi di Bi-Rex presso i loro centri, “come se fossero un’estensione del pilota stesso”, spiega Cattorini. Le linee pilota supportano inoltre la formazione pratica e applicata delle aziende, che possono qui implementare i proprio progetti di innovazione, a partire da quelli vincitori del bando.
Per quanto riguarda i macchinari della linea pilota, nonostante il team di Bi-Rex sia in smart working dallo scorso 9 marzo, è continuata la fase di progettazione. In particolare è stata completata la scelta delle macchine. “Se per la parte additiva abbiamo già la macchina in sede (sulla quale da settimana prossima inizieranno i lavori di ingegneria per connetterla), abbiamo scelto e ordinato il centro di lavoro a 5 assi e confidiamo che arrivi prima dell’estate”, racconta Cattorini. “Inoltre abbiamo scelto e ordinato la macchina di deposizione diretta, la parte di stampa a polimeri, il forno per la elettroerosione, le macchine per la scansione 3d e per le misure con contatto”.
Infine, sono state completate due zone della sede di Bi-Rex: una dedicata al coworking, che potrà essere affittata dalle imprese per lavorare in un ambiente di contaminazione e progettualità direttamente collegato alla linea pilota, e un’altra dedicata alla formazione. “Prima del lockdown avevamo già tenuto workshop tematici e meeting di orientamento in sede”, continua Cattorini. “Un ciclo che purtroppo è stato interrotto dalla situazione attuale, ma ci stiamo riorganizzando per proporre webinar di orientamento che sostituiscano la parte formativa che stavamo iniziando a lanciare”.
Qui sotto potete vedere l’intervista integrale a Stefano Cattorini, Direttore Generale del Competence Center Bi-Rex.