Per essere competitivi ai tempi della quarta rivoluzione industriale alle aziende serve migliorare le proprie competenze nei tratti distintivi dell’Industria 4.0. Experis Academy, training center di Manpower Group specializzato nei settori Engineering ed IT, Kilometro Rosso, parco scientifico tecnologico di Bergamo, tra i principali distretti italiani dell’innovazione, e Confindustria Bergamo hanno creato un nuovo polo formativo di alta specializzazione nelle nuove tecnologie, per creare giovani talenti e promuovere la nuova cultura industriale. Un tavolo autorevole di relatori illuminati, protagonisti del nuovo progetto di formazione, ha presentato l’iniziativa raccontando i successi delle loro esperienze imprenditoriali e spiegando le sfide del prossimo futuro industriale e della nuova competitività dei territori e delle loro imprese.
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L’offerta del nuovo polo formativo bergamasco
L’idea di Experis Academy è partita dall’esperienza di successo di MotorSport Academy di Maranello, un progetto unico che si caratterizza proprio per le partnership con aziende che rappresentano l’eccellenza nei settori di riferimento e investono già in formazione. In partnership con Experis Academy per sostenere la formazione di giovani talenti e aggiornare quella di chi lavora già, sono ABB, Brembo, Dallara Automobili e Hewlett Packard Enterprise, Hitachi, Microsoft e Oracle.
Nel 2018 il totale delle persone che il polo prevede di formare sarà prossimo al migliaio. I primi tre master, in partenza a fine marzo/aprile, saranno dedicati alla Cyber Security, Big Data Analytics e Oracle Certified Java Architect. A questi si aggiungeranno percorsi formativi a mercato e ad accesso gratuito in ambito Artificial Intelligence, Cloud infrastructure, Blockchain e CRM. Relativamente all’Engineering, sono previsti due percorsi ad accesso gratuito in ambito Robotics, uno dedicato a Neolaureati su “Application Engineering per automazione e robotica” e un altro per neodiplomati e tecnici inoccupati su “Processi di saldatura su componenti Robots”.
Gli investimenti intangibili
Ci si è resi conto, insomma, che il capitale fisico è composto da beni la cui potenzialità economica risiede nella tecnologia in essi incorporata, a sua volta frutto del lavoro e della conoscenza umana applicata alla produzione. Il presidente di Kilometro rosso e Brembo, Alberto Bombassei ha precisato, infatti, che la nuova cultura industriale deve esse recepita partendo dalle scuole: “Non bastano gli investimenti in beni intangibili e in formazione da parte delle aziende, la scuola italiana deve aggiornarsi ai nuovi scenari digitali e potenziare gli studi scientifici. Anche la politica deve impegnarsi ad andare oltre gli slogan e rimettersi sui binari dell’industrializzazione”.
Il capitale umano
Sembra paradossale ma mentre la disoccupazione giovanile in Italia resta alta ci sono imprese che non trovano personale adatto. Per realizzare il futuro inteso come grande opportunità, si deve saper investire nella conoscenza del nuovo sapere industriale. Serve mettere al centro le persone: renderle in grado di condividere innovazione e tecnologia per ridurre la forbice tra lavoratori e aziende, che peraltro crea tensioni sociali. Oggi il cambiamento sta diventando sempre più rapido e le aziende, per potersi rinnovare e adattarsi alla cultura industriale e coglierne le sfide e le opportunità, hanno bisogno di profili adeguati e di qualità. Ecco perchè è fondamentale investire in capitale umano.”Grazie alla skills revolution – spiega Stefano Venturi, Corporate Vice President e Amministratore Delegato Hewlett Packard Enterprise in Italia – alcune nuove professioni sono già nate, altre se ne creeranno più rapidamente di quanto il sistema formativo potrà metterne a disposizione”.