La maggiore attenzione alle Pmi e gli incentivi per la creazione di Innovation Manager nelle aziende sono misure utili per lo sviluppo mentre, per formare i dipendenti, bastano i fondi interprofessionali già previsti nei Contratti Collettivi Nazionali.
Dopo tante voci di dissenso arriva una voce fuori dal coro, quella di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese Ict di Confcommercio che promuove la manovra del governo.
In una nota, infatti, l’associazione ricorda come “Impresa 4.0 è stato un grande driver per la ripresa economica ed ha permesso a molte nostre imprese, non solo industriali, di agganciarsi alla trasformazione digitale”. E approva il fatto che la nuova manovra confermi le misure di incentivo alle imprese, dando maggiore attenzione alle PMI, e parla di “scelta coraggiosa” citando i finanziamenti p gli Innovation manager.
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Formazione 4.0, manca la cultura, Italia agli ultimi posti
Le carenze più grandi arrivano dalla formazione 4.0. Sarebbe, infatti, il forte deficit di questo tipo di formazione a mantenere l’Italia agli ultimi posti della classifica Desi, l’indicatore della Commissione Europea che misura, annualmente, il livello di attuazione dell’Agenda Digitale che rileva i progressi compiuti in termini di digitalizzazione.
Un dato confermato dal “Position Paper” presentato al Governo che conferma come le maggiori problematiche siano, principalmente, di natura culturale. Secondo i dati dell’ultimo Assintel Report, infatti, un’impresa su tre il 33%, dichiara che il maggiore ostacolo per la trasformazione digitale è la mancanza di competenze, seguito dalla mancanza di cultura o interesse aziendale (per il 27%) e di adeguate risorse economico/finanziarie.
Rapari “Innovation manager scelta coraggiosa, per formazione usiamo fondi previsti”
E se il cambiamento, secondo Assintel, ancor prima della formazione dei dipendenti deve passare da chi guida l’impresa”, allora ben venga la decisione del Governo che: “Sembra aver fatto una scelta coraggiosa, sostenere il cambiamento attraverso voucher per gli Innovation Manager”. Un contributo a fondo perduto fino a 40mila euro (80mila per le reti di impresa), per sostenere e guidare i processi di innovazione sia tecnologici sia organizzativi.
“La coperta è corta – spiega il Presidente di Assintel, Giorgio Rapari – e se si punta su PMI ed e-leadership resta scoperta la formazione dei dipendenti. Dobbiamo essere realisti e prenderci la responsabilità, come imprese, di puntare sul processo formativo utilizzando lo strumento dei Fondi Interprofessionali previsti dai Contratti Collettivi Nazionali. Alle associazioni imprenditoriali il compito di studiare programmi formativi ad hoc sul digitale fuori dagli standard finora erogati – conclude – e di fare opera di divulgazione e promozione nei propri perimetri settoriali”.