È stato pubblicato il decreto che approva e rende operativo l’avviso dell’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) relativo alla riattivazione del Fondo nuove competenze (Fnc), lo strumento di politica attiva creato e gestito da Anpal per implementare le competenze o favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori legati alla transizione digitale e green.
Il nuovo avviso presenta una disponibilità finanziaria di 1 miliardo di euro a valere su risorse ReactEU, confluite nel Programma operativo nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione (Pon Spao).
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Fondo nuovo competenze, resta fissata al 31 dicembre la scadenza per stringere gli accordi con i sindacati
Non è arrivata per il momento la proroga auspicata per quanto riguarda i tempi per stringere gli accordi con le rappresentanze sindacali per quanto riguarda le rimodulazioni dell’orario di lavoro: la scadenza resta fissata al 31 dicembre 2022.
Queste intese, ricordiamo, dovranno determinare:
- il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento
- il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare al progetto formativo, considerato che il limite minimo delle ore per ogni lavoratore è di 40 mentre il limite massimo è pari a 200
- il periodo entro il quale realizzare le attività formative che, unitamente alla relativa rendicontazione, dovranno concludersi entro e non oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza
- i processi in funzione dei quali è necessario l’aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica
Per le aziende e i lavoratori che intendono aderire i tempi sono quindi strettissimi: le domande possono essere infatti inviate a partire dal 13 dicembre ed entro il 20 febbraio 2023, tramite la piattaforma MyAnpal, ma le intese con i sindacati devono essere stipulate entro il 31 dicembre di quest’anno.
Fondo nuove competenze, le novità del secondo avviso
Tempi strettissimi per uno strumento che già dal suo esordio si è dimostrato di grande interesse per le aziende: la prima edizione del Fondo ha infatti permesso di finanziare 14.000 aziende, per un totale di oltre 700.000 lavoratori coinvolti nei percorsi di formazione.
Rispetto alla precedente edizione del Fondo, il secondo avviso relativo al Fondo nuove competenze introduce due novità: la prima riguarda i percorsi di formazione erogabili con questo strumento, ora estesi anche alle competenze necessarie a guidare la transizione ecologica.
La seconda riguarda il pieno coinvolgimento dei Fondi interprofessionali, a garanzia dell’efficacia e della qualità dei percorsi formativi. I Fondi devono manifestare il proprio interesse a partecipare, finanziando i progetti formativi dei datori di lavoro aderenti, entro il 3 dicembre.
Fondi interprofessionali che già dopo la comunicazione inviata dall’Anpal a seguito della pubblicazione del decreto interministeriale avvenuta lo scorso 3 novembre hanno manifestato interesse a partecipare.
“Già il giorno successivo abbiamo inviato ai Fondi interprofessionali la comunicazione contenente le condizioni per aderire al Fnc, e qualcuno lo ha già fatto, a testimonianza del grande interesse che riscuote questa iniziativa e della volontà dei Fondi di contribuire strategicamente agli obiettivi dell’intervento”, commenta Raffaele Tangorra, commissario Anpal.
La gestione e l’istruttoria delle istanze sarà effettuata da Anpal, con il supporto di AnpalServizi e con la collaborazione dell’Inps per le verifiche e le erogazioni finanziarie.
A chi si rivolge il Fondo nuove competenze
Il Fondo è destinato a quei lavoratori che richiedono un aggiornamento di competenze, in funzione di uno dei seguenti processi:
- innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali
- innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili
- innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque
- innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale
- innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica
- promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale
Per quanto riguarda le competenze digitali di base, le attività formative dovranno essere rivolte alla formazione delle competenze indicate nella tabella dell’allegato A dell’Avviso, che vi riportiamo di seguito.
Le competenze digitali avanzate che dovranno essere costruite attraverso percorsi formativi specializzati sono invece riportate nell’Allegato B (disponibile in Pdf qui). Tante anche le competenze incluse tra quelle necessarie ad affrontare la transizione ecologica, indicate nell’Allegato C (disponibile a questo link).
Le agevolazioni per le imprese
Il contributo massimo complessivo riconoscibile per ciascuna istanza non potrà eccedere i 10 milioni di euro.
Ricordiamo che il decreto interministeriale ha stabilito che la retribuzione oraria del lavoratore sia finanziate dal Fondo per il 60% e calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’Inps riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard.
Il decreto aveva inoltre stabilito che:
- gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per l’intero, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo
- la quota di retribuzione finanziata dal Fondo è pari al 100% in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, anche una riduzione dell’orario normale di lavoro a parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale, che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda
“Ora, con la pubblicazione dell’Avviso, c’è la vera messa a terra del Fnc, in questa sua nuova fase di vita. È un’occasione davvero importante per le aziende e per centinaia di migliaia di lavoratori, che potranno riqualificarsi e adeguare le proprie competenze a fronte delle grandi trasformazioni – in primis, quella digitale ed ecologica – in atto nel mercato del lavoro”, aggiunge Tangorra.