‘Formati con noi’, Confindustria e Anitec-Assinform puntano sulla formazione digitale con una nuova piattaforma aperta a tutti

Anitec-Assinform, con il sostegno di Confindustria e in collaborazione con il ministero per la Trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica, ha presentato la nuova piattaforma di formazione “Formati con noi”, rivolta innanzitutto ai giovani ma non solo: è aperta a tutti, con un’attenzione particolare anche verso l’inclusività dei soggetti più svantaggiati e in difficoltà. I primi corsi sono rivolti ai 16 profili professionali e tecnici attualmente più richiesti dalle imprese manifatturiere.

Pubblicato il 05 Ott 2022

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Anitec-Assinform, con il sostegno di Confindustria e in collaborazione con il ministero per la Trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica, ha presentato la nuova piattaforma di formazione ‘Formati con noi’, rivolta innanzitutto ai giovani ma non solo: è aperta a tutti, con un’attenzione particolare anche verso l’inclusività dei soggetti più svantaggiati e in difficoltà.

Dal developer di sistemi al cloud specialist, e poi, tra gli altri, data scientist, enterprise architect, data base admin, information security manager: i primi corsi, online e in presenza, del programma “Formati con noi” sono rivolti ai 16 profili professionali e tecnici attualmente più richiesti dalle imprese e dalla Manifattura 4.0, spesso difficili da trovare o che restano scoperti.

L’obiettivo è colmare il profondo gap di competenze tecnologiche che l’Italia sconta rispetto ad altri Paesi, e dare un futuro di crescita e sviluppo a giovani e aziende.

Il divario digitale di cui il nostro Paese e il mondo imprenditoriale soffrono è ormai noto e da tempo sotto i riflettori”, sottolinea Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform, l’associazione italiana per l’ICT, “per questo con Confindustria abbiamo deciso di realizzare questo progetto che vuole dare un contributo importante e concreto alla formazione e al re-skilling di giovani e meno giovani, diplomati e laureati ma anche lavoratori che devono aggiornarsi e riqualificarsi”.

L’approccio è molto pratico e concreto, un aspetto da non dare mai per scontato, anzi, molti progetti di innovazione restano poi nel limbo tra le Slide di presentazione e le buone intenzioni.

La nuova piattaforma per promuovere la formazione digitale individua i 16 profili professionali ICT più richiesti dal mercato – individuati sulla base dell’analisi condotta dal Centro studi Anitec-Assinform a partire dai dati dell’Osservatorio Competenze digitali –, e mette a sistema le iniziative di formazione delle aziende associate, fornendo un punto di accesso unico, strutturato e interrogabile, per cercare nuovi profili e per mettere in contatto domanda e offerta di lavoro.

Per ciascun profilo sul portale online sono presenti: una descrizione delle caratteristiche e dei requisiti minimi richiesti dalle imprese, i corsi di formazione collegati e le opportunità di lavoro oggi disponibili presso le aziende del settore: per ogni profilo sono centinaia le posizioni che al momento restano scoperte.

I servizi della piattaforma ‘Formati con noi’

La piattaforma in concreto punta a: far conoscere i programmi di formazione relativi alle competenze specialistiche ICT erogati dalle aziende associate ad Anitec-Assinform; mettere in evidenza le opportunità di lavoro oggi disponibili nel mondo ICT; fornire supporto a tutte le persone interessate ad acquisire nuove competenze.

Alla presentazione di ‘Formati con noi’, presso la sede romana di Confindustria e in streaming online, ha partecipato anche Vittorio Colao, ministro (uscente) per la Trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica, che rimarca: “di questo progetto – una piccola gemma che può diventare una grande gemma nel panorama italiano – mi piacciono innanzitutto tre cose: la sua praticità e concretezza; la definizione dei profili professionali richiesti e che vengono formati, fatta in modo preciso e specifico; la varietà dell’offerta formativa che viene fornita”.

Colao: “il settore privato deve contribuire a recuperare il gap”

Colao riassume e ricorda poi alcune iniziative in questo campo avviate dal governo Draghi uscente: “abbiamo raddoppiato i fondi per la digitalizzazione previsti nel PNRR rispetto ai programmi iniziali, con una grande attenzione al tema delle competenze; è stato avviato il Servizio civile digitale, e un altro progetto per Reti di facilitazione digitale, che prevede 3mila punti di formazione sul territorio nazionale; e abbiamo creato il Fondo Repubblica digitale, con Acrea, che stanzia oltre 300 milioni di euro per la formazione nei settori delle tecnologie e dell’innovazione”.

Fa notare il manager Tlc e ministro: “il settore privato, le aziende e le associazioni di categoria, devono però contribuire molto a recuperare il gap digitale del Paese, e questa di ‘Formati con noi’ è un’iniziativa valida che va in questa direzione”. Poi scherza: “tra un paio di settimane, quando il governo Draghi verrà sciolto, magari mi iscriverò anch’io a qualche corso di re-skilling del portale”.

Ma torna subito serio: “la formazione è una questione cruciale, non possiamo permetterci di vendere falsi sogni ai nostri giovani. Per questo, invito i promotori di ogni iniziativa formativa a misurare poi l’impatto di ogni attività, perché non possiamo sprecare risorse in questo ambito, che dà un futuro ai giovani e alle imprese”.

Il digitale è un acceleratore di competitività

Del resto, l’ultimo Digital Economy and Society Index (DESI) 2022 mostra che, se da un lato l’Italia migliora la propria posizione salendo al 18esimo posto sui 27 Paesi europei, dall’altro presenta ancora forti carenze alla voce relativa alla diffusione di competenze digitali di base e avanzate.

Un dato che anche l’ultimo Osservatorio sulle competenze digitali 2021 – realizzato da Anitec-Assinform insieme ad Aica, Assintel e Assinter Italia – ha rilevato, mostrando come nel primo semestre 2021 fossero quasi 52mila le posizioni aperte per figure professionali nel mondo ICT solo considerando gli annunci via web.

“Questa di ‘Formati con noi’ è un’iniziativa di particolare rilevanza per tutto il nostro Paese. Le competenze digitali sono un asset straordinario per le imprese e le pubbliche amministrazioni”, rileva Agostino Santoni, vice presidente per il Digitale di Confindustria: “questo deve essere l’inizio di un grande progetto che mette al centro le persone e la fattiva collaborazione tra pubblico e privato. Il digitale è un grande acceleratore di produttività e competitività. Un plauso va a tutte le aziende che da tanti anni investono sul capitale umano in Italia”.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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