Un calo del fatturato del 3% rispetto al mese di novembre con una riduzione dello 0,6% nel quarto trimestre rispetto ai tre mesi precedenti. Sono questi i risultati dell’industria italiana nel mese di dicembre secondo l’indice reso noto da Istat. Vanno meglio gli ordinativi che segnano, invece, un incremento dell’1,4% rispetto al mese precedente, con un aumento congiunturale pari all’1,9% anche nel quarto trimestre. Numeri positivi che non bastano, però, a recuperare il calo sensibile registrato in tutto il 2019.
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Istat: “Nel 2019 fatturato per la prima volta in calo dal 2015”
“Per il 2019 si rileva una diminuzione rispetto allo scorso anno sia del fatturato dell’industria sia dei nuovi ordinativi”, sottolinea l’istituto di statistica nel commento. “Per il fatturato, al netto degli effetti di calendario, si tratta del primo calo in termini annui dal 2015, per gli ordinativi della prima diminuzione dal 2014. In termini congiunturali il fatturato complessivo è aumentato solo nel primo trimestre, mentre è rimasto sostanzialmente stabile nel secondo. Gli ultimi due trimestri dell’anno sono stati caratterizzati entrambi da diminuzioni. Gli ordinativi, invece, hanno mostrato un andamento negativo o stazionario in quasi tutti i trimestri del 2019, con l’eccezione dell’ultimo, in crescita. Anche il fatturato al netto della componente di prezzo del settore manifatturiero evidenzia, in media d’anno, un calo, il primo dal 2014”.
A dicembre calano i beni strumentali, nel manufatturiero cresce il farmaceutico
Per quanto riguarda il fatturato, a dicembre cedono sia il mercato interno (-2,9%) che quello estero (-3,1%), con un risultato complessivo di -3%.
Per gli ordinativi , invece, l’incremento congiunturale dell’1,9% rappresenta la sintesi di una crescita del 6,9% per le commesse provenienti dal mercato interno, che compensano la riduzione del 6,4% di quelle provenienti dall’estero.
Per quello che riguarda i raggruppamenti principali di industrie, si sono registrati, nel mese di dicembre, decrementi su base mensile per tutti gli indici destagionalizzati del fatturato. Il calo più consistente – 5,2% riguarda i beni strumentali, – 3,0% per i beni intermedi, – 2,7% per l’energia e – 0,9% i beni di consumo. Con riferimento al comparto manufatturiero, il settore farmaceutico registra la crescita tendenziale più rilevante (+15,4%), mentre l’industria dei computer e dell’elettronica mostra il calo maggiore (-7,7%).
Cresce il mercato interno ma cala la domanda estera
Segnale negativo anche in termini tendenziali (anno su anno) visto che a dicembre, corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale è diminuito dell’1,4% sullo stesso mese del 2018, con riduzioni dell’1,8% per il mercato interno e dello 0,7% per quello estero.
Sempre rispetto allo scorso anno, invece, l’indice grezzo degli ordinativi aumenta sensibilmente, con un +6,0%, trainato dall’ampio incremento delle commesse pervenute dal mercato interno (+12,6%), in particolare di quelle relative agli altri mezzi di trasporto. Una variazione negativa, del 3,6%, si registra, invece, per le commesse provenienti dal mercato estero. La maggiore crescita tendenziale si rileva per i mezzi di trasporto (+55,0%), mentre l’industria delle apparecchiature elettriche mostra il peggior risultato (-13,9%).