EuroHPC, inaugurato Leonardo: il quarto supercomputer più potente al mondo si trova in Italia

È stato inaugurato il supercomputer Leonardo, tra i sistema di supercalcolo fra i migliori al mondo, situato presso il Tecnopolo di Bologna. Leonardo, parte dell’iniziativa europea EuroHPC, avrà una potenza di calcolo di quasi 250 petaflop una volta pienamente operativo e sarà, pertanto, il quarto supercomputer più potente al mondo. Permetterà di svolgere importanti progetti di ricerca inerenti alla cura del cancro, e allo sviluppo della medicina personalizzata, oltre che progetti di ricerca inerenti al clima e alla sostenibilità.

Pubblicato il 24 Nov 2022

supercomputer

È stato inaugurato il supercomputer Leonardo, tra i sistema di supercalcolo fra i migliori al mondo, situato presso il Tecnopolo di Bologna. Sviluppato e assemblato in Europa, Leonardo rientra nell’ambito di EuroHPC, l’impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo,

Quando sarà pienamente operativo, Leonardo avrà una potenza di calcolo di quasi 250 petaflop (250 milioni di miliardi di calcoli al secondo) che lo rende, attualmente, il quarto supercomputer più potente al mondo.

Il supercomputer è il risultato di un investimento congiunto di 120 milioni di euro, di cui la metà proviene dalla Commissione e l’altra metà dal Ministero italiano dell’Università e della Ricerca e dal consorzio Cineca, composto da altri cinque paesi partecipanti all’EuroHPC (Austria, Grecia, Ungheria, Slovacchia e Slovenia).

Leonardo è il secondo supercomputer europeo pre-esascala ad essere messo in funzione, dopo Lumi a Kajaani, Finlandia. Combina componenti all’avanguardia per il calcolo ad alte prestazioni e l’uso dell’intelligenza artificiale per svolgere compiti estremamente complessi.

In quanto tale, consentirà di condurre un’attività senza precedenti di ricerca sul cancro e scoperta di farmaci, permetterà di comprendere il funzionamento del cervello umano, scoprire tecnologie energetiche pulite, elaborare modelli climatici più precisi, nonché contribuire alla previsione e al monitoraggio delle catastrofi naturali e delle pandemie.

Il sistema di supercomputer Leonardo si concentra sulla sostenibilità ambientale ed è dotato di strumenti che consentono un adeguamento dinamico del consumo energetico, garantendo così un equilibrio intelligente e ottimale tra risparmio energetico e prestazioni. Utilizza, inoltre, un sistema di raffreddamento ad acqua per una maggiore efficienza energetica.

I servizi di calcolo forniti da Cineca con Leonardo saranno ulteriormente rafforzati dall’integrazione di un computer quantistico, dato che Cineca è stato anche selezionato come soggetto ospitante per uno dei primi computer quantistici di costruzione europea.

La realizzazione dell’infrastruttura europea di prim’ordine di calcolo ad alte prestazioni e di dati prosegue con l’installazione, attualmente in corso, del supercomputer a petascala Deucalion in Portogallo e del terzo supercomputer europeo pre-esascala MareNostrum 5 in Spagna.

“Con il supercomputer Leonardo, che figura tra i primi quattro a livello mondiale, e altri sei supercomputer avanzati già realizzati e operativi in tutta Europa, abbiamo iniziato a promuovere per i prossimi decenni una formidabile infrastruttura di calcolo all’avanguardia, che fungerà da catalizzatore per rafforzare ulteriormente la nostra eccellenza scientifica e la nostra creatività industriale e rendere l’Europa un luogo di prima scelta per attrarre e produrre una ricerca e un’innovazione rivoluzionarie”, commenta Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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