SCENARI

Dinamiche geopolitiche, evoluzione demografica e innovazione tecnologica: i tre megatrend della società del futuro

Lo studio “Verso la Società del Futuro: come vivremo, lavoreremo, ci relazioneremo e le energie della trasformazione”, realizzato da Edison e The European House – Ambrosetti presentato a Cernobbio, identifica tre mega trend che impatteranno sullo sviluppo della Società fino al 2050: le dinamiche geopolitiche ed economiche globali, la demografia e l’evoluzione tecnologica.

Pubblicato il 04 Set 2023

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Si intitola “Verso la Società del Futuro: come vivremo, lavoreremo, ci relazioneremo e le energie della trasformazione” lo studio realizzato da Edison e The European House – Ambrosetti presentato nell’ambito del 49° Forum di The European House – Ambrosetti. Attraverso un’analisi dei principali fattori di cambiamento, lo Studio ha identificato tre mega trend che impatteranno sullo sviluppo della Società fino al 2050 – le dinamiche geopolitiche ed economiche globali, la demografia e l’evoluzione tecnologica – e alcuni fattori chiave.

L’energia, che ha sempre accompagnato ogni evoluzione della società, costituisce il fattore abilitante chiave per sostanziare il percorso verso una società del futuro che esprima il raggiungimento di un pieno progresso sociale, culturale ed economico coniugando transizione ecologica, sostenibilità, uguaglianza e inclusività.

Da questo studio, dal forte valore di indirizzo strategico e che porta a sistema le evidenze di una estensiva attività di ascolto dei protagonisti del cambiamento, quali i giovani e le imprese del Paese, emergono importanti messaggi positivi.

Da un lato, la condivisione dell’opportunità legata alla transizione ecologica: 7 giovani su 10 e 6 imprese su 10 ritengono che sia la priorità per la Società del Futuro.

Dall’altro lato, la fiducia nel ruolo dell’innovazione tecnologica in un contesto in cui 7 giovani su 10 vedono il digitale come parte integrante della loro quotidianità. Condivisione dell’obiettivo della transizione ecologica e fiducia nella tecnologia sono quindi la migliore risposta alla crisi permanente degli ultimi anni.

I tre mega-trend che impatteranno sullo sviluppo della società fino al 2050

Attraverso un’analisi dei principali fattori di cambiamento, lo Studio ha identificato tre mega trend che impatteranno sullo sviluppo della Società fino al 2050: le dinamiche geopolitiche ed economiche globali, la demografia e l’evoluzione tecnologica.

La bipolarizzazione in atto nel sistema internazionale

La tendenza più evidente legata all’attuale contesto geopolitico riguarda la bipolarizzazione in atto nel sistema internazionale tra blocco occidentale e blocco sino/russo. Questa dinamica è stata rafforzata dal confitto in Ucraina che, oltre ad aver riportato il conflitto armato in territorio europeo, ha spinto ulteriormente la Russia verso l’orbita cinese. Tra i due blocchi si inserisce un eterogeneo gruppo di Paesi che prediligono partnership a “geometria variabile” e multidimensionali a seconda degli interessi strategici di volta in volta in gioco.

A sua volta, l’evoluzione del sistema internazionale comporta anche una riorganizzazione delle catene globali del valore, a partire dai settori industriali ritenuti strategici e ad alta intensità tecnologica. La tendenza in atto, dunque, appare la ridefinizione degli scambi internazionali all’interno di una globalizzazione frammentata e divisa tra aree geografiche di competenza.

Il contesto demografico: l’invecchiamento della popolazione nelle economie mature

In parallelo, il contesto demografico vede la combinazione di due diversi fattori. Da un lato è visibile un forte cambiamento nei pesi demografici delle diverse regioni del mondo. Da oggi al 2050, la popolazione dell’Africa subsahariana dovrebbe quasi raddoppiare, superando i 2 miliardi di abitanti entro la fine del 2040, mentre l’India, secondo le proiezioni, dovrebbe proseguire il superamento della Cina (come è già avvenuto nel 2023) come Paese più popoloso del mondo fino al 2050 (1,7 miliardi vS 1,3).

Europa e America del Nord raggiungeranno, invece, il loro picco demografico e inizieranno a sperimentare un declino demografico alla fine del 2020. In particolare, il peso dell’Europa sulla popolazione globale dovrebbe raggiungere il 7% al 2050, in calo di 13 punti percentuali rispetto al 1960 (20%) e di 2 punti rispetto al 2022 (9%).

Nelle economie mature lo scenario demografico implica anche l’invecchiamento della popolazione: in Italia la popolazione over-65 è oggi il 23,5% del totale e potrebbe salire fino al 34,9% del totale al 2050.

L’accelerazione tecnologica: il processo di digitalizzazione

Il terzo mega trend identificato nello Studio riguarda l’accelerazione tecnologica legata, in primis, al sempre più pervasivo processo di digitalizzazione. Nel periodo più recente l’accelerazione tecnologica è stata associata allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale generativa, ovvero quella in grado di creare testi, immagini, video e audio tramite algoritmi apprendendo autonomamente.

ChatGPT è stata l’app che ha raggiunto più rapidamente i 100 milioni di utenti mensili, impiegando solo 2 mesi. Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale è divenuto, nel corso degli ultimi anni, un tema centrale nello scenario internazionale con tutti i maggiori Paesi impegnati a ottenere un vantaggio competitivo dalla sua applicazione.

Se l’Intelligenza Artificiale ha ricevuto molta attenzione, nell’ambito della cosiddetta Data Economy, c’è un ulteriore fattore di cambiamento radicale che è rappresentato dalla capacità computazionale. Le applicazioni di IA sono, infatti, lo strumento attraverso il quale estrarre valore dai dati e ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. Tuttavia, per sfruttare appieno le potenzialità dell’IA è necessario disporre di una potenza di calcolo adeguata, superiore a quella dei sistemi tradizionali.

In questo senso, l’High Performance Computing offre la potenza computazionale adeguata a processare ed elaborare grandi quantità di dati in tempo reale o quasi reale ed abilitare diverse tecnologie quali I’IoT, il 3-D imaging, Automated Guided Vehicle (AGV), Digital Twin, ecc. Grazie all’esecuzione massiva e coordinata dei dati e al calcolo parallelo di massa si ottiene una forte accelerazione sui tempi di esecuzione.

Le sfide trasformative

La combinazione dei 3 citati mega trend relativi a diverse dinamiche (geopolitiche e geoeconomiche, demografiche e tecnologiche) sta progressivamente determinando delle sfide trasformative visibili a livello internazionale e domestico.

Si tratta di questioni dal carattere spiccatamente multidimensionale, il cui impatto si articola su diversi livelli di analisi (nazionale ed internazionale), e che impongono un ripensamento dei modelli economici e sociali sin qui adottati.

La figura sotto rappresenta in modo schematico come le diverse sfide trasformative oggi visibili (ad esempio la mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, la gestione delle risorse e la sostenibilità, l’instabilità e resilienza dei sistemi economici oppure la salute globale) siano, di fatto, riconducibili ai mega trend analizzati nello Studio.

I risultati della survey rivolta a giovani e imprese

Per qualificare al meglio la concezione di futuro e la percezione delle priorità d’azione dell’Italia sono state realizzate due survey dirette agli attori chiave in questo processo di cambiamento, ovvero i giovani (16-26 anni) e le imprese del Paese.

Da un lato, i giovani di oggi sono gli adulti nella società del futuro e ne misureranno evoluzione e risultati ottenuti a partire dalle loro attuali aspettative. Le imprese, invece, hanno un ruolo essenziale in questo processo evolutivo in quanto chiamate, già oggi, a promuovere investimenti e cambiamenti necessari a costruire il nuovo contesto di riferimento.

Dalle analisi realizzate per lo Studio e dalla survey a campioni rappresentativi di 500 imprese e 500 giovani italiani emergono 5 evidenze che rappresentano alcuni fattori
chiave della società del futuro.

I cinque fattori chiave della società del futuro

In una fase di sfide trasformative emerge una grande opportunità di cambiamento: la transizione ecologica è oggi una priorità condivisa da giovani e imprese italiane. 7 giovani su 10 e 6 imprese su 10 vedono nella transizione ecologica l’elemento determinante per il passaggio alla Società del Futuro. I giovani, inoltre, abbinano alla priorità per la sostenibilità un’evoluzione valoriale che metta al centro l’inclusività, il senso di comunità e la promozione del bene comune.

La priorità assegnata alla transizione ecologica da giovani e imprese si lega al fatto che per oltre due terzi delle imprese del Paese l’attuale modello economico non abbia contribuito ad uno sviluppo sostenibile, mentre 6 imprese su 10 reputano insufficiente l’attenzione posta verso l’inclusione, la crescita economica, la tutela ambientale e la resilienza dei sistemi produttivi.

La traiettoria evolutiva verso la Società del Futuro è percepita da 6 giovani su 10 come lontana rispetto ai loro ideali. L’urgenza di agire per ridurre questa distanza si traduce nei giovani in impegno e senso di responsabilità verso la comunità e il territorio: 3 giovani su 4 vedono nel ruolo del sistema pubblico (scuola e istituzioni) un pilastro di riferimento per affrontare i prossimi anni. In parallelo, anche le imprese stanno affrontando il cambiamento: quasi 1 azienda su 2 sta già portando avanti piani per declinare la transizione ecologica, anche se un maggiore impegno politico e supporto istituzionale per la transizione è richiesto da 4 imprese italiane su 10.

La tecnologia rappresenta un fattore positivo di cambiamento: per oltre 7 giovani su 10 il digitale è parte integrante della quotidianità ed è un potente strumento di interazione sociale. Per guidare il cambiamento verso la «Società 5.0» che mette al centro il benessere dell’uomo tramite la convergenza tecnologica – occorre pero un potenziamento del sistema educativo (per quasi 2 giovani su 3), con una maggiore focalizzazione sui temi di etica, tecnologia e sostenibilità e sulle competenze tecniche (citate da quasi un’azienda su 2), necessarie a cogliere appieno le opportunità della digitalizzazione.

Il settore energetico, primo per impatto trasversale sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (6 SDG e 28 target) e primo settore economico in Europa e in Italia per intensità degli investimenti (pari al 39% del valore aggiunto generato), potrà abilitare nuove filiere produttive, modelli di coinvolgimento diffuso responsabile, e una transizione ecologica sostenibile e sicura.

La «Società 5.0»

Lo Studio identifica un possibile paradigma di sviluppo (la «Società 5.0») che si pone l’obiettivo di essere prospera avendo al centro il benessere dell’essere umano («human-centered society») secondo principi di equità, sicurezza, sostenibilità e inclusività. Significa ripensare i modelli operativi connessi a città (come vivremo), modelli produttivi e organizzativi (come lavoreremo), e comunità (come ci relazioneremo).

In questo quadro multidimensionale, l’energia costituisce il fattore abilitante di gran parte dei paradigmi evolutivi presentati, e quindi dei benefici connessi. Guardando al 2050, emerge la progressiva affermazione di un modello di energia sostenibile (economicamente, ambientalmente, socialmente, tecnologicamente), sicura, diffusa e partecipata, con il coinvolgimento diretto di tutti gli stakeholder pubblici e privati, collettivi ed individuali con impegni crescenti di dialogo strutturato, e il pieno sviluppo delle fonti rinnovabili, delle nuove tecnologie e dei servizi energetici e ambientali con una rinnovata potenzialità di questi sistemi di alimentare proprio i nuovi modi di vivere, lavorare e relazionarsi.

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Daniela Garbillo

Giornalista pubblicista con 30 anni di esperienza di redazione, coordinamento e direzione maturata presso case editrici, gruppi e associazioni in diversi settori, dalle tecnologie innovative alle energie rinnovabili, dall'occhialeria al beauty, all'architettura. All'attivo anche importanti esperienze in comunicazione, organizzazione di eventi e marketing.

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