Digitale, transizione energetica e PNRR: il Presidente Mattarella sottolinea l’importanza di guidare il processo di innovazione

Nel suo discorso di fine anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito la necessità di guidare il processo di innovazione per rispondere alle sfide globali e modernizzare il Paese. Tra i tanti temi affrontati, Mattarella ha sottolineato tre investimenti cruciali per l’Italia: transizione energetica, digitalizzazione e PNRR.

Pubblicato il 03 Gen 2023

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Tecnologia, ricerca, transizione energetica, PNRR e cambiamento climatico: non è mancato il riferimento all’innovazione e al digitale come risposta alle grandi sfide che il nostro Paese sta affrontando nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Un discorso in cui il Presidente ha sottolineato le difficoltà che il Paese ha affrontato nel 2022 (a livello nazionale, europeo e globale), soffermandosi sui suoi punti di forza – come la capacità delle imprese di rinnovarsi, riuscendo così a trainare la ripresa economica dopo la pandemia – e i tanti divari che ancora dividono l’Italia e la qualità di vita offerta ai cittadini.

Leggere il presente con gli occhi di domani e avere una visione per il futuro: è questo l’approccio che, ha sottolineato Mattarella, l’Italia deve adottare per vincere le grandi sfide globali. E per farlo, sono tre i grandi investimenti necessari su cui il Presidente Mattarella si è voluto soffermare nel suo discorso: transizione energetica; digitale; scuola, università e ricerca scientifica.

Necessario promuovere una cultura del digitale

“Pensare di rigettare il cambiamento, di rinunciare alla modernità non è soltanto un errore: è anche un’illusione. Il cambiamento va guidato, l’innovazione va interpretata per migliorare la nostra condizione di vita, ma non può essere rimossa”, ha commentato il Presidente.

Ed è proprio l’urgenza di comprendere e saper guidare queste trasformazioni ad emergere dal messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. A cominciare dalla transizione digitale di cui, sottolinea Mattarella, “probabilmente fatichiamo tuttora a comprendere la portata”.

Ma sono proprio le tecnologie digitali – la quantità dei dati raccolti attraverso esse e la velocità in cui questi dati “viaggiano”–, che invece possono essere messe al servizio delle persone e della comunità per superare arretratezze e divari, modernizzare la società italiana e semplificare la vita dei cittadini.

“Occorre compiere scelte adeguate, promuovendo una cultura digitale che garantisca le libertà dei cittadini” ha sottolineato il Presidente.

PNRR: occasione unica per il Paese

Ed è in questo contesto che si inserisce un altro grande investimento di cui il Paese ha bisogno, vale a dire quello sulla scuola, l’università, la ricerca scientifica, luoghi in cui avviene la formazione dei professionisti del domani che avranno il compito di confrontarsi, su scala globale, su queste e altre grandi sfide.

E per farlo, ricorda il Presidente, occorrono competenze adeguate. Competenze che in un Paese dove più della metà della popolazione non è in grado di utilizzare internet e inviare un’email, occorrerà saper costruire. Ed è qui che si inserisce il PNRR, che ha il compito di traghettare il Paese verso gli investimenti e le riforme necessarie a raggiungere questi traguardi.

“Non possiamo permetterci di perdere questa occasione. Lo dobbiamo ai nostri giovani e al loro futuro”, ha ricordato il Presidente. 

La sfida della transizione energetica

Proprio ai giovani il Presidente Mattarella si è rivolto più volte nel suo discorso, sottolineando non solo come l’aumento delle ineguaglianze sociali li abbia duramente colpiti – la povertà minorile in Italia si è quadruplicata dal 2008 –, ma ponendo l’accento su come essi stiano affrontando le grandi trasformazioni (digitali e green) con sensibilità diverse rispetto al resto della popolazione. 

La trasformazione digitale, in primo luogo, che vede tanti giovani già pienamente padroni di questa nuova realtà in cui le tecnologie permettono di remotizzare e svolgere nel virtuale attività che prima non erano ritenute possibili; la transizione energetica, con i movimenti ecologisti in cui “non a caso registriamo la mobilitazione e la partecipazione da parte di tanti giovani”.

“Mettere al sicuro il pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell’umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica. L’energia è ciò che permette alle nostre società di vivere e progredire. Il complesso lavoro che occorre per passare dalle fonti tradizionali, inquinanti e dannose per salute e ambiente, alle energie rinnovabili, rappresenta la nuova frontiera dei nostri sistemi economici”, ha spiegato il Presidente Mattarella.

“Facciamo sì che il futuro delle giovani generazioni non sia soltanto quel che resta del presente ma sia il frutto di un esercizio di coscienza da parte nostra. Sfuggendo la pretesa di scegliere per loro, di condizionarne il percorso”, ha concluso.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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