Dal World Manufacturing Forum 2024 arriva un accorato invito a tutti gli stakeholder del mondo manifatturiero – l’industria in primis, ma anche i governi e la società – perché tutti si mettano all’opera subito per affrontare le sfide e cogliere le opportunità poste da un contesto globale in rapida trasformazione.
Ospitato al Mind di Milano, il World Manufacturing Forum 2024 è l’evento che riunisce leader del settore, politici, accademici e ricercatori per affrontare le sfide e le tendenze che plasmano il panorama manifatturiero globale.
Momento centrale della prima giornata è la presentazione del Report 2024 il cui tema è “Nuove Prospettive per il Futuro della Manifattura: Outlook 2030”: un documento che analizza i trend geopolitici, economici, sociali, tecnologici, legali e ambientali che influenzeranno il settore fino al 2030 e oltre, che si propone di fornire un quadro strategico per aiutare i decisori politici e i leader industriali a preparare il settore manifatturiero alle sfide e alle opportunità future.
“In un mondo in cui i cambiamenti nelle dinamiche geopolitiche, economiche e sociali sono sempre più improvvisi la capacità di un’impresa di anticipare questi shock diventa strategica”, ha commentato Marco Taisch, Scientific Chairman del WMF. “La scelta di traguardare le analisi del Report WMF al 2030 ha quindi l’intento di offrire alle imprese degli spunti di riflessione e delle possibili azioni di mitigazione degli imprevisti, dando così gli strumenti per affrontare questi cambiamenti con un atteggiamento proattivo e anticipatorio”.
Indice degli argomenti
Quattro scenari
Il World Manufacturing Report 2024 disegna quattro possibili scenari per il futuro del settore manifatturiero dopo il 2030. Questi scenari, sviluppati come esercizi di “strategic foresight”, non sono previsioni ma “esplorazioni immaginative” che aiutano a visualizzare diverse traiettorie evolutive e a prepararsi alle sfide e alle opportunità che potrebbero presentarsi.
L’obiettivo di questi scenari non è prevedere il futuro, ma fornire un quadro di riferimento per la discussione e la pianificazione strategica delle aziende, chiamate a comprendere le diverse traiettorie evolutive possibili e a sviluppare strategie orientate alla resilienza.
Ecco i quattro scenari delineati dal report:
Scenario 1: La trasformazione verde come motore di crescita
In questo scenario la sostenibilità ambientale diventa il principale motore di crescita per il settore manifatturiero. Le aziende adottano i principi dell’economia circolare, si concentrano sui mercati verdi emergenti e si impegnano a generare un impatto positivo sull’ambiente.
Scenario 2: Divergenza tecnologica
Questo scenario prevede un aumento del divario tecnologico tra le aziende. L’innovazione e le tecnologie all’avanguardia diventano fattori discriminanti, creando leader e ritardatari nel settore.
Scenario 3: Rifocalizzazione sulle competenze chiave
In questo scenario il settore manifatturiero si concentra sulle competenze chiave, come la scienza dei materiali e i processi di produzione avanzati, per migliorare le prestazioni e la sostenibilità dei prodotti.
Scenario 4: Frammentazione normativa e focus sull’efficienza
Questo scenario è caratterizzato da una crescente frammentazione normativa a livello globale. Le aziende devono adattarsi a un contesto regolatorio complesso, concentrandosi sull’efficienza operativa e trasformando le sfide in vantaggi competitivi.
Agire ora per un futuro prospero e sostenibile
Il World Manufacturing Report 2024 si concentra poi sui “tipping point”, soglie critiche o punti di non ritorno che, una volta superati, innescano cambiamenti significativi, accelerati e spesso irreversibili nell’industria, nella società e nell’ambiente.
Questi tipping point possono essere sia positivi (ad esempio l’adozione diffusa di tecnologie green, l’accelerazione dell’innovazione o la creazione di nuovi modelli di business sostenibili) sia negativi (ad esempio il cambiamento climatico, la carenza di talenti, l’instabilità geopolitica o l’aumento delle disuguaglianze).
Il World Manufacturing Report 2024 ne identifica diversi e li divide in punti geopolitici ed economici che potrebbero “rivoluzionare” il settore manifatturiero nei prossimi anni.
Sul fronte geopolitico, il report mette in guardia contro il rischio di guerre commerciali, con l’aumento di dazi e barriere commerciali che potrebbero frammentare le catene di approvvigionamento globali. L’isolamento economico tra blocchi di paesi rappresenta un’altra minaccia, così come l’aumento dei cyberattacchi che prendono di mira le infrastrutture critiche. Il nazionalismo delle risorse, con i paesi che cercano di assicurarsi il controllo delle materie prime strategiche, e la sovranità tecnologica, con la competizione per il dominio nelle tecnologie chiave, contribuiscono a creare un clima di incertezza. Infine, la frammentazione normativa, con la proliferazione di regole e standard diversi tra paesi, rischia di complicare ulteriormente il panorama globale.
Sul fronte economico, il report evidenzia l’obsolescenza dei modelli di business e la necessità di adattarsi a un contesto in rapida evoluzione. L’inflazione salariale nei principali hub manifatturieri, l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, e i costi logistici in crescita rappresentano sfide significative per le aziende. A questo si aggiungono i cambiamenti nei modelli di domanda globale e il rischio di un rallentamento economico globale.
Comprendere i tipping point è quindi fondamentale per sviluppare strategie resilienti e guidare il settore manifatturiero verso un futuro prospero e sostenibile: il settore manifatturiero – spiega il Report – ha una finestra di opportunità limitata per affrontare questi tipping point e governare la transizione verso un futuro sostenibile. È quindi fondamentale intraprendere subito azioni concrete per ridisegnare prodotti, processi e sistemi e garantire la resilienza di fronte alle sfide globali.
Dieci raccomandazioni chiave per un futuro resiliente
Il report individua quindi dieci raccomandazioni chiave per aiutare le imprese e i governi a navigare in questo contesto volatile, incerto, complesso e ambiguo.
Ognuna di queste raccomandazioni si traduce in azioni concrete che coinvolgono tre dimensioni: competenze, tecnologie e cultura aziendale.
Abbracciare il cambiamento
Competenze: sviluppare agilità, adattabilità, resilienza e capacità di problem-solving nel team di leadership e nella forza lavoro.
Tecnologie: adottare piattaforme di apprendimento e strumenti digitali per la formazione continua e la condivisione delle conoscenze.
Cultura: creare una cultura aziendale che incoraggi la flessibilità, la sperimentazione e l’apprendimento continuo.
Sfruttare la business intelligence e l’analisi dei dati
Competenze: formare “detective dei dati” con competenze analitiche, di data storytelling e di interpretazione dei dati.
Tecnologie: implementare sistemi di business intelligence, analisi predittiva e machine learning.
Cultura: promuovere una cultura data-driven, in cui le decisioni strategiche si basano su dati e analisi.
Promuovere l’innovazione
Competenze: sviluppare creatività, pensiero critico, capacità di collaborazione e di risoluzione dei problemi.
Tecnologie: investire in ricerca e sviluppo, tecnologie emergenti e processi di automazione.
Cultura: creare un ambiente di lavoro che incoraggi la sperimentazione, l’assunzione di rischi e la condivisione di idee.
Pianificare strategicamente
Competenze: rafforzare le capacità di analisi, previsione e pianificazione strategica.
Tecnologie: utilizzare software di pianificazione e simulazione per supportare il processo decisionale.
Cultura: diffondere una visione a lungo termine e promuovere un approccio proattivo alla gestione del cambiamento.
Implementare solide pratiche di gestione del rischio
Competenze: sviluppare competenze di analisi e valutazione del rischio.
Tecnologie: implementare sistemi di monitoraggio e gestione del rischio.
Cultura: promuovere una cultura della prevenzione e della responsabilità.
Identificare e adottare le best practice
Competenze: sviluppare capacità di analisi critica dei processi e benchmarking.
Tecnologie: adottare soluzioni digitali per l’ottimizzazione dei processi.
Cultura: incoraggiare la condivisione delle best practice e il miglioramento continuo.
Considerare la sostenibilità come un’opportunità
Competenze: sviluppare competenze in ambito di sostenibilità, economia circolare e green innovation.
Tecnologie: implementare tecnologie pulite e processi eco-compatibili.
Cultura: promuovere una cultura aziendale orientata alla sostenibilità e alla responsabilità sociale.
Esplorare nuove tecnologie
Competenze: formare la forza lavoro sulle tecnologie digitali e green (IoT, AI, robotica, stampa 3D, ecc.).
Tecnologie: investire in infrastrutture digitali e tecnologie per l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni.
Cultura: creare una cultura che abbracci la trasformazione digitale e la sostenibilità ambientale.
Investire nello sviluppo dei talenti
Competenze: attrarre, sviluppare e trattenere talenti con competenze chiave per l’industria 4.0.
Tecnologie: utilizzare piattaforme di talent management e analisi dei dati per la gestione delle risorse umane.
Cultura: creare un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo che favorisca la crescita professionale.
Costruire partnership strategiche
Competenze: sviluppare competenze di negoziazione, collaborazione e gestione dei conflitti.
Tecnologie: utilizzare piattaforme digitali per la collaborazione e la condivisione delle informazioni.
Cultura: promuovere una cultura di apertura e fiducia nei confronti dei partner.
Il Report del World Manufacturing Forum 2024
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