Il Consiglio dei Ministri ha approvato un importante disegno di legge interamente dedicato alle piccole e medie imprese (PMI). Proposto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il provvedimento introduce una serie di misure strategiche volte a rafforzare il tessuto produttivo italiano, incentivando l’aggregazione, l’innovazione e l’accesso al credito.
Ricordiamo che i disegni di legge di iniziativa governativa, a differenza dei decreti legge che sono immediatamente operativi perché dettati da ragioni di necessità e urgenza, sono delle proposte di provvedimento che l’esecutivo presenta al Parlamento. Saranno poi le Camere a lavorare sulla proposta arrivando all’approvazione di una vera e propria legge.
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Urso: “Una svolta nella politica industriale”
L’approvazione del disegno di legge rappresenta “Una svolta per la politica industriale del nostro Paese”, ha dichiarato il Ministro Urso, sottolineando come il provvedimento rappresenti la prima attuazione dell’articolo 18 della Legge 180 del 2011, che prevedeva l’adozione di una legge annuale per la tutela e lo sviluppo delle PMI: “Un impegno disatteso da tutti i governi che ci hanno preceduto e che noi intendiamo rispettare puntualmente ogni anno”, ha aggiunto Urso.
Le misure chiave per la crescita delle PMI
Le misure introdotte mirano a rafforzare la competitività delle imprese, promuovere l’innovazione e facilitare l’accesso al credito, gettando le basi per una crescita sostenibile e duratura.
A tal fine, il provvedimento prevede l’introduzione dei Mini Contratti di Sviluppo per il settore Moda, stanziando 100 milioni di euro per sostenere programmi di investimento e favorire l’aggregazione.
Vengono introdotte le “Centrali consortili”, nuovi enti giuridici che coordineranno le PMI organizzate in consorzi di filiera, promuovendo la cooperazione e l’innovazione.
Sono previsti incentivi fiscali per le reti d’impresa, con la sospensione d’imposta sugli utili destinati a investimenti previsti dal programma comune di rete, per un totale di 45 milioni di euro dal 2027 al 2029.
Per semplificare l’accesso al credito il disegno di legge riordina la disciplina dei Confidi, rivedendo i requisiti di iscrizione all’albo e ampliando le attività loro consentite.
Per favorire il ricambio generazionale il provvedimento introduce incentivi per le imprese fino a 50 dipendenti che agevolano il pensionamento flessibile dei lavoratori anziani e l’assunzione di giovani under 35.
Viene affrontato anche il problema delle false recensioni online, con l’obbligo di verificarne l’attendibilità nel settore della ristorazione e del turismo per garantire una concorrenza leale.
Il disegno di legge delega infine al Governo la redazione di un testo unico per startup, incubatori e PMI innovative, che coordini le norme vigenti e consolidi la figura del Garante.