Dopo il primo decreto legge e il provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha sospeso il versamento di tasse, ritenute e contributi nei comuni della “zona rossa”, arriverà venerdì un nuovo decreto legge contenente misure urgenti per aiutare le imprese a superare le difficoltà connesse all’emergenza Coronavirus, come la priorità automatica di accesso al Fondo di Garanzia per le aziende dell’area rossa e la sospensione dei pagamenti delle bollette elettriche, idriche e del gas. E la settimana prossima sarà poi la volta di un’ulteriore misura, stavolta per tutto il sistema economico: l’anticipazione di quel Decreto Crescita 2 sul quale il Governo era già al lavoro, per rispondere anche ai danni diretti e indiretti subiti dalle imprese a causa dell’emergenza Coronavirus.
Se ne è discusso martedì in un vertice al Ministero dello Sviluppo Economico che ha visto attorno al tavolo da una parte tra il Ministro Stefano Patuanelli, il Vice Ministro Stefano Buffagni, i sottosegretari Gian Paolo Manzella, Alessandra Todde, Mirella Liuzzi e il Vice Ministro dell’Economia e Finanza Laura Castelli e dall’altra i rappresentanti di Regione Lombardia e Regione Veneto e quelli delle imprese: Alleanza Cooperative, Casartigiani, CNA, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confprofessioni, Confimpreseitalia.
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Le misure allo studio per garantire liquidità alle imprese
Il Ministro Patuanelli ha confermato lo sforzo del Governo per fronteggiare la crisi provocata dal Coronavirus e mitigarne gli effetti sulle imprese, attraverso alcune proposte che faranno parte del pacchetto a cui sta lavorando il Governo, per supportare il sistema produttivo nelle aree interessate dall’emergenza sanitaria.
Il decreto, che dovrebbe vedere la luce venerdì, intende permettere alle imprese ubicate nei comuni colpiti dal virus di disporre della liquidità necessaria a far fronte all’emergenza, con una serie di aiuti, anticipati in un post su Facebook dal Ministro Patuanelli:
- Rafforzamento del Fondo di Garanzia per le PMI: potenziamento del fondo a 750 milioni di euro, con priorità automatica di accesso alle imprese site all’interno della zona rossa, riconoscendo il massimo della garanzia concepibile (80%) e prevedendo la gratuità degli oneri della pratica
- Sospensione dei pagamenti dei premi assicurativi
- Sospensione dei pagamenti di bollette elettriche, idriche e gas
- Sospensione dei diritti di segreteria e del diritto annuale dovuti alla Camera di Commercio
- Sospensione del versamento corrisposto ai fondi mutualistici del 3% degli utili di esercizio
- Proroga dell’entrata in vigore delle procedure di allerta per tutte le PMI
- Sospensione dei pagamenti nei confronti di Invitalia sul rientro di finanziamenti e contributi agevolati, relativi soprattutto a imprenditoria giovanile e femminile
- Proroga di tutti i bandi aperti per l’accesso alle misure incentivanti del Ministero dello Sviluppo Economico
- Sospensione, in accordo con Abi (Associazione Bancaria Italiana) e Ministero dell’Economia e Finanza, delle rate dei mutui bancari per imprese e famiglie
Inoltre, sono allo studio alcune forme di contributi per la ripresa delle attività delle imprese direttamente danneggiate e per il sostegno alle imprese vittime di danni indiretti.
Il Ministro Patuanelli ha garantito l’impegno volto a trovare strumenti di sostegno per i settori maggiormente in difficoltà, come GDO, trasporti, logistica e forniture e turismo. “Dobbiamo far fronte, ad esempio, al problema delle molte prenotazioni cancellate, alcune di lungo durata, come nel caso di quelle per il periodo estivo”, ha detto il ministro. “Ci sono anche viaggi già pagati, relativi a questi giorni, che le società di turismo dovranno risarcire agli utenti: per questo dovremo garantire disponibilità economica a queste imprese”.
Arriva quindi la conferma dal Ministero dello Sviluppo Economico, in coordinamento col Ministero dell’Economia e con Abi (Associazione Bancaria Italiana), della sospensione delle rate dei mutui per le imprese coinvolte dall’emergenza Coronavirus, mentre il Ministro ha confermato l’impegno del Governo nel rinviare l’utilizzo degli Isa (Indici Sintetici di Affidabilità) e l’entrata in vigore del Decreto Legislativo sulla Crisi di Impresa (prevista per il 15 agosto 2020), due richieste pervenute, tra le altre, dalla CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa).
Verso un nuovo Decreto Crescita
Per quanto riguarda il nuovo Decreto Crescita, dovrà essere, nelle intenzioni del Governo, un “terapia d’urto” che incentivi fortemente investimenti e semplificazioni. L’auspicio è che si possa contare sulla benevolenza dell’Unione Europea che, data la calamità, potrebbe concedere margini di manovra più ampi.
Tra le situazioni tenute sotto controllo dal Ministero c’è anche l’export dei prodotti italiani, per cui si è già avviata un’importante fase di promozione all’estero. Si cercherà anche di favorire il reshoring, il rientro in patria di attività produttive, attraverso il sostegno agli investimenti di quelle aziende che intendono riportare le proprie produzioni nel nostro Paese.
“Quello di oggi è stato un primo confronto costruttivo”, ha continuato il Ministro Patuanelli. “È stata fatta una prima valutazione sugli impatti economici, diretti e indiretti, derivanti dall’emergenza del Coronavirus sulle attività produttive presenti nelle zone interessate e sull’intero sistema Paese. Siamo quindi impegnati a definire in maniera sinergica il quadro, sia degli strumenti da utilizzare, che della migliore destinazione delle risorse già individuate, a cui se ne potranno aggiungere altre con i provvedimenti all’esame del Governo”.
Dato il numero definito di fondi, infatti, per il Ministro “non si può rischiare di allocare risorse su azioni che non abbiano una ricaduta diretta sulle imprese che in questo momento si trovano in difficoltà”. Difficoltà per cui il Ministero dello Sviluppo Economico è pronto ad avanzare richieste specifiche all’Unione Europea. “È un’emergenza che si manifesta in un momento economico generale già molto complesso per il nostro Paese”, ha continuato Patuanelli. “Potrà quindi emergere la possibilità di stipulare un Patto per la Crescita e lo Sviluppo davvero incisivo con misure che vadano a colmare la differenza di attrattività dell’Italia nelle produzioni industriali. Non parlo solo di un intervento sull’Ires ma anche di altri aspetti del costo del lavoro nella penisola”.
Confindustria: “Pensiamo anche alle imprese esterne all’area rossa”
“Un incontro positivo”, quello con il Ministro Patuanelli, secondo il Direttore Generale di Confindustria Marcella Panucci, intervistata dall’emittente Class CNBC. “Assieme alle altre associazioni imprenditoriali”, ha detto Panucci, “abbiamo dato un quadro molto coincidente sulle priorità e sulle criticità sperimentate in questo periodo. Abbiamo sottolineato l’esigenza di evitare allarmi che possono creare più danni di quanti non ne crei il virus. Serve riportare equilibrio e ragionevolezza nella comunicazione, insieme a una governance accentrata tra Regioni e Ministero affinché si evitino provvedimenti non coerenti tra loro”.
Confindustria ha apprezzato i provvedimenti finora approvati e chiede di pensare ora a misure per sospendere i versamenti contributivi e i pagamenti delle utenze, per rafforzare gli ammortizzatori sociali e sostenere le imprese nell’accesso al credito in virtù del timore di un calo contingente di liquidità. “Servono misure che non siano limitate alle sole imprese interne all’area rossa”, ha concluso il Direttore Generale di Confindustria, “ma che siano rivolte anche a chi nel territorio abbia subito danni diretti o indiretti a causa di questa emergenza”.
Le richieste della CNA
Anche la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, presente all’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, si dichiara soddisfatta dalla tempestività dell’intervento pubblico e dal metodo di continuo confronto con le parti sociali, senza nascondere la forte preoccupazione generata dal freno che l’economia italiana sta sperimentando in numerosi settori a causa dell’emergenza Coronavirus.
Inoltre, la CNA ricorda come la cancellazione di ordini ed eventi fieristici a causa del Coronavirus abbia provocato danni alle imprese, chiedendone il contenimento attraverso misure efficaci. Queste le priorità indicate dalla CNA:
- Mantenere aperta la circolazione delle merci e degli automezzi per garantire rifornimenti e approvvigionamenti alle imprese
- Contrastare blocchi alle frontiere e nell’import export
- Lasciare liquidità alle imprese per far fronte al bisogno di circolante, attraverso la sospensione dei pagamenti di contributi, imposte, tasse e moratorie delle rate dei mutui (misure da estendere, dopo il decreto del Mef del 23 febbraio, anche ai comuni esterni all’area rossa)
- Accelerazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione
- Potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI (provvedimento contenuto nelle anticipazioni del Ministro Patuanelli)
- Tutele per i lavoratori dipendenti attraverso l’estensione della cassa integrazione per tutti (per l’artigianato attraverso il Fondo di Solidarietà Bilaterale) e indennità per autonomi e professionisti
- Ristoro dei danni diretti per le imprese la cui attività dovesse essere sospesa per effetto dei dispositivi di legge
- Rinvio degli adempimenti e alleggerimento degli oneri a carico delle imprese
- Slittamento dell’entrata in vigore degli Isa (Indici Sintetici di Affidabilità) e delle norme sulle crisi di impresa (che entrerebbero in vigore il 15 agosto 2020)