A Bruxelles Conte spinge sul Green Deal e su un patto di “crescita e stabilità” (e dietro le quinte lavora per Ilva e Fincantieri)

Conte a Bruxelles spinge sul green deal e chiede di poter usare le risorse del fondo per la Just Transition per l’ex Ilva di Taranto. Il premier chiede di rivedere il patto di stabilità spiegando che la crescita è premessa per la stabilità. Sull’ipotesi del blocco della fusione Fincantieri-Stx da parte dell’Antitrust sottolinea che, nell’era del mercato globale, le regole sulla concorrenza devono essere applicate “con prudenza e ragionevolezza”.

Pubblicato il 05 Feb 2020

Giuseppe Conte incontra Ursula von der Leyen

Per lo stabilimento ex Ilva di Taranto potrebbero essere invocate le risorse del fondo per la Just Transition, che l’Unione Europea ha messo a disposizione per aiutare i paesi membri nel passaggio verso un’economia più sostenibile, a emissioni zero. A dirlo il premier Giuseppe Conte che, dopo aver incontrato a Londra il numero uno di Arcelor Mittal Lakshmi Mittal, è arrivato a Bruxelles, dove ha avuto un colloquio con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, incentrato principalmente sui temi del green deal.

Conte, incontrando i giornalisti, ha fatto accenno all’incontro avuto oggi a Londra con i Mittal, servito “per riafferrare gli obiettivi di questo negoziato“. E ha anticipato che: “Già nei prossimi giorni lavoreremo perché si possa per Taranto e altre aree di crisi utilizzare i fondi del Just Transition“. Per poter beneficiare di questi fondi, infatti, gli Stati membri dovranno individuare i territori ammissibili, di concerto con la Commissione, attraverso piani territoriali per una transizione equa.

“Puntare su investimenti verdi”

L’incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che il Premier ha definito “molto cordiale e proficuo”, è stato incentrato, principalmente, sulle strategie legate alla transizione energetica. “Abbiamo parlato dei principali punti che sono nell’agenda politica della Commissione e dell’Unione europea – ha sottolineato Conte – e ci siamo ritrovati molto consonanti, innanzitutto sul green new deal. Sia la Commissione sia il mio governo puntano molto sugli investimenti verdi che favoriscono la transizione energetica”.

Green Deal, Conte: “Facilitare investimenti a tutti i 27 paesi”

Il contributo dell’Italia, ha sottolineato il Presidente del Consiglio, “sarà sicuramente nella direzione di facilitare gli investimenti verdi. Questo dovrà essere consentito a tutti i 27 Paesi, perché se non avvenisse si creerebbe un divario ancora maggiore tra nazioni che hanno più facilmente accesso e avranno realizzato maggiore transizione energetica e industriale e altri che rimarrebbero indietro. Dobbiamo mettere tutti nella condizione di poter avere delle facilitazioni. E proprio perché la commissione fa del Green Deal un pilastro della propria politica economica e sociale dobbiamo mettere a disposizione un budget adeguato per raggiungere questo obiettivo”.

Crescita e stabilità

Il premier ha sottolineato che, nel corso del colloquio, sono stati affrontati anche i temi legati alla possibilità di rivedere il Patto di stabilità e crescita. “A me piacerebbe rivederlo addirittura invertendo i poli concettuali e renderlo Patto di crescita e stabilità. Dobbiamo lavorare, e lavoreremo – ha spiegato – verrà lanciata una consultazione pubblica, tutti quanti potremo dare un contributo”.

Il premier ha poi parlato anche della discussione sul prossimo bilancio pluriennale dell’Unione: “Siamo in una fase di dialogo costruttivo – ha sottolineato Conte – ma l’Italia non rinuncia a far valere le proprie ragioni e a pretendere un piano finanziario che sia ambizioso. A questo riguardo – conclude il Premier – riteniamo la proposta finlandese modesta, mentre troviamo più equilibrata la proposta della Commissione”.

Fincantieri-STX: “Regole sulla concorrenza siano applicate con prudenza e ragionevolezza”

Nel corso del colloquio con la presidente della Commissione Ue, von der Leyen, si è parlato anche di Fincantieri. L’Antitrust infatti potrebbe bloccare la proposta di fusione con la francese STX nel timore che possa nascere un operatore troppo grande per il mercato unico europeo. Conte ha sottolineato che “le norme sulla concorrenza sono state elaborate tanto tempo fa, quando non c’era ancora il mercato globale. Riproporre quelle regole adesso, e continuare ad applicarle in modo pedissequo, è un errore perché diventa autolimitativo per i nostri campioni industriali, chiamati a operare nel mercato globale. Dobbiamo favorire la crescita e metterli in condizione di competere, e per questo le regole sulla concorrenza le dobbiamo applicare con prudenza e ragionevolezza“.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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