Un passo in più verso la fusione con Assolombarda: il via libera è arrivato dal consiglio generale di Confindustria Pavia, domani toccherà alla controparte. Poi, l’11 e il 13 febbraio 2020 le assemblee delle due associazioni dovranno dare l’approvazione definitiva al progetto. Assolombarda già riunisce le realtà imprenditoriali di Milano, Lodi e Monza e Brianza. Con Pavia, l’associazione verrà potenziata e rappresenterà la metà dell’industria lombarda.
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Gli obiettivi
Il progetto di fusione si inserisce in un più ampio contesto di snellimento degli organi territoriali di Confindustria, che attualmente sono settantuno (inizialmente erano centocinque). In Lombardia, oltre all’ampliamento di Assolombarda, si sono già fuse tra loro anche le realtà di Sondrio e Lecco.
Confindustria Pavia conta 446 aziende associate, dato in crescita dal 2014, quelle di Assolombarda sono 6.300: in tutto, queste imprese danno lavoro a circa quattrocentomila persone.
Le cariche
Il progetto è stato avviato poco dopo il via all’iter per nominare il nuovo presidente di Confindustria. L’attuale presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, con l’ingresso di Pavia vedrebbe rafforzata la sua posizione in caso di un’eventuale candidatura. Al momento, per il ruolo è candidato Giuseppe Pasini, il presidente dell’Associazione degli industriali di Brescia.
A livello locale invece, il presidente pavese diventerò anche vicepresidente di diritto di Assolombarda. La realtà di Pavia sarà rappresentata anche nel Consiglio Generale di Confindustria nazionale, oggi è assente.
La reazione
Soddisfatto Nicola De Cardenas, attuale presidente di Confindustria Pavia. De Cardenas ha spiegato di considerare il progetto “innovativo e strategico per il nostro territorio e per le nostre imprese”, con l’obiettivo di poter contare su una realtà associativa maggiormente autorevole, su più servizi per le imprese e, ovviamente, anche un vasto network.